SULL’ICI IMBOSCATA DEL GOVERNO CONTRO GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Al gravissimo danno si aggiunge la più cocente beffa. Non solo l’abolizione dell’ICI non è stata estesa dal Governo Berlusconi agli italiani residenti all’estero ma incredibilmente è stata abrogata anche l’ulteriore detrazione sull’imposta comunale fino a 200 euro introdotta dalla Finanziaria 2008 del Governo Prodi.
Uno schiaffo economico e politico alle collettività italiane residenti all’estero che lascia un segno indelebile.
La inspiegabile “imboscata” contro gli emigrati italiani è contenuta nel Decreto Legge n.93 del Governo entrato in vigore lo scorso 29 maggio recante disposizioni urgenti per salvaguardare (sic!) il potere di acquisto delle famiglie.
Il Decreto, che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni ed è quindi suscettibile di modifiche, prevede la totale esclusione dell’imposta comunale sugli immobili e si applica a tutte le abitazioni principali così come definite dalla legge n.504 del 1992 che non include tuttavia le unità immobiliari possedute in Italia dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato. Infatti nella definizione di abitazione principale il legislatore ha omesso di inserire il riferimento alla normativa che ha equiparato gli immobili posseduti dagli italiani residenti all’estero a quelli posseduti dagli italiani residenti in Italia e cioè la legge n.75 del 1993. Inoltre nell’elenco delle esenzioni previste dal Decreto non sono contemplate le case degli italiani residenti all’estero.
Il Decreto ha altresì abrogato l’ulteriore detrazione introdotta dal Governo Prodi che era stata estesa anche ai residenti all’estero e che aveva praticamente esonerato così la stragrande maggioranza dei nostri connazionali dal pagamento dell’ICI.
Ci chiedevamo in un precedente comunicato: si tratta di una semplice disattenzione da parte del Governo di centrodestra oppure di una consapevole esclusione? Il dilemma è stato sciolto quando abbiamo letto la relazione illustrativa del Decreto ove si dice esplicitamente che per l’unità immobiliare posseduta in Italia, a titolo di proprietà o di usufrutto, dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, è riconosciuta solo la detrazione di base peraltro in vigore già dal 1993.
Una esclusione consapevole quindi che qualifica in maniera estremamente negativa la politica del Governo Berlusconi per gli italiani all’estero.
A meno che quindi l’Agenzia delle Entrate decida di dare con una forzatura improbabile una interpretazione molto estensiva della normativa in questione disconoscendo così la lettera della stessa, solo un intervento legislativo potrà modificare l’orientamento restrittivo.
Proprio per questo abbiamo predisposto un emendamento al Decreto legge n.93 (Emendamento Bucchino-Fedi) che estende l’abolizione dell’ICI in maniera esplicita anche agli italiani residenti all’estero e che speriamo sarà approvato dal Parlamento italiano.

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