Rinviare per la terza volta le elezioni per il rinnovo di Comites e CGIE è un grave errore: non si può congelare la democrazia per mancanza di risorse”. Lo ha detto Laura Garavini, deputata del Partito Democratico eletta nella Circoscrizione Europa, consegnando in aula il suo intervento scritto, poiché impossibilitata da una bronchite a tenerlo oralmente.
“I Comites e il CGIE sono una parte importante della struttura democratica per gli italiani nel mondo. Obbligarli a un raddoppio del mandato naturale, dopo che a causa dei tagli apportati dal precedente Governo sono stati costretti ad abbandonare le sedi e a interrompere le attività, significa di fatto decretarne la fine”, ha denunciato Laura Garavini. “Con questo decreto è mancato il rispetto per i bisogni e gli interessi dei connazionali nel mondo, che i Comites e il CGIE difendono direttamente sul territorio”.
“Questo decreto rimette in discussione anche un’ulteriore conquista degli italiani nel mondo: il voto per corrispondenza”, ha aggiunto la deputata PD. “Il sistema di voto ipotizzato per il 2014 è un pastrocchio: un misto tra voto al seggio e voto elettronico. Il voto al seggio lo abbiamo sperimentato per anni e lo abbiamo cancellato a suo tempo per buoni motivi. Il voto telematico, dal canto suo, è molto lontano dalle realtà delle nostre comunità italiane all’estero, in gran parte ancora estranee all’uso del computer”, ha spiegato la deputata PD.
Per ribadire l’importanza del voto per corrispondenza, Laura Garavini ha presentato un ordine del giorno, accolto dal Governo. “Il voto per corrispondenza rappresenta l’unico strumento capace di assicurare l’esercizio effettivo del diritto di voto degli italiani all’estero”, ha detto la deputata. “Le operazioni di voto vanno perfezionate attraverso l’introduzione di alcuni accorgimenti tecnici che ne garantiscano la correttezza. Accorgimenti che come Pd abbiamo già raccolto nella proposta di legge presentata, sia alla Camera che al Senato, dai nostri capigruppo”, ha concluso la deputata