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Basta con i contributi all’editoria, si può fare libera informazione anche senza
L’Italia dei Valori ha votato no al decreto legge sull’editoria, il provvedimento con cui il governo pensa di ridisegnare i requisiti di accesso ai contributi pubblici per cooperative editrici e giornali di partito. Un no obbligato di fronte all’occasione sprecata per mettere finalmente un po’ d’ordine e di raziocinio in una materia molto controversa. Il provvedimento approvato oggi dal Senato è infatti solo un pannicello caldo. Un decreto scritto in maniera strampalata e confusa che è in tutta evidenza figlio di una serie di spinte trasversali per provare ancora a mungere la vacca dello Stato, anche in tempi di carestia.
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