In un’epoca di completa sfiducia nei partiti, quando la gente si interroga sulla necessità o meno di tenerli ancora in vita, quando le liste civiche invece trovano il favore dell’opinione pubblica, Salvatore Ferrigno fonda il suo movimento “INSIEME”.
Insieme alla gente dunque, insieme uniti per il raggiungimento di obiettivi comuni all’estero sui territori di residenza ed in Italia.
“INSIEME” è un movimento che si distingue dagli altri per una ragione principale: non racconta fandonie alla gente. Questa abitudine è abbastanza comune invece nell’operare di quanti seguendo un famoso comando, vero o presunto che fosse, contenuto nel Regolamento da impiegare a bordo dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841 da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno recitava così:
Facite Ammuina (che in napoletano significa fate confusione) «All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta: tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à”.
N.B.: da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.»
Forse leggenda metropolitana, ma esatta e puntuale spiegazione scherzosa e penetrante di un finto ed inutile “darsi da fare”, di un dare la sensazione a tutti i costi di movimento, di essere affaccendati comunque in un sacco di faccende senza mai affrontare né costrutti, né merito. E’ un po’ quello che sta avvenendo con una serie di iniziative connotate politicamente perché travestite sotto le mentite spoglie di indipendenti ma con il cappellini del partito e le sue direttive. Tutti nessuno escluso perché non mostrano affatto quella onestà intellettuale che è non solo necessaria, ma deontologicamente obbligatoria da adottare nei riguardi della buona fede e delle aspettative degli elettori a maggior ragione per quelli residenti all’estero. Si nominano coordinatori ovunque e quando nomini coordinatori è come se appiccassi una stella di latta al petto del destinatario prendendolo letteralmente per i fondelli. Questi movimenti non esistono in Italia, nessuno li conosce ed a maggior ragione nessuno conosce questi presidenti, vice presidenti onorari e non, segretari, consiglieri e chi più ne ha più ne metta. Quindi se non esistono perché affannarsi in tutto questo nominare ossessivo in tutto il mondo ed ora addirittura anche in Italia? Perché quando non hai contenuti e quando non sei intellettualmente onesto, non ti resta da fare che “Ammunina” per dare il resoconto a quanti te lo chiederanno prima o poi. Questi movimenti non esistono, cari coordinatori, perché i residenti all’estero praticamente non votano in Italia e quindi non esistono perché non incidono sulle istituzioni esercitando un diritto costituzionale rappresentato dal voto. Non votano perché per farlo dovrebbero recarsi in Italia pagando il biglietto di aereo andata e ritorno ed in moltissimi casi anche il soggiorno. Questi movimenti fanno solo “Ammuina” perché non hanno programmi e non raccontano la verità alla gente. A questa nascondono quali siano i veri equilibri all’interno del parlamento e si abbandonano a promesse che non potranno mai mantenere perché un deputato è solo una piccola particella che acquista dignità forse e solo forse in una saletta all’estero piena di connazionali di prima e di seconda generazione che ossequiano “l’onorevole” venuto in visita, non certo in Parlamento dove sono addirittura ignorati.
Salvatore Ferrigno non fa “Ammuina” ma prospetta novità di caratura e portata politica di stazza e di livello mostrando non solo pulizia nella sua politica, ma l’approccio onesto e cordiale che gli vieta di raccontare bugie ai suoi connazionali. Il programma di Ferrigno è articolato e si basa fondamentalmente su tre questioni di punta che nessuno degli eletti all’estero aveva mai osato affrontare prima d’ora in nessuna delle due legislature. Completo disimpegno dai partiti. Quella di Ferrigno sara’ una lista che si definisce civica senza connotazioni di carattere politico già conosciute. I numeri per essere rieletto vi sono tutti e le istanze per i suoi connazionali all’estero saranno da lui perorate dagli scranni del gruppo misto. Primo tra tutti egli ha l’obiettivo di fare una battaglia per concedere il voto con sostanza di diritto e parità con quello degli italiani in Italia. Lasciando così com’è la circoscrizione estero. Egli chiederà che i suoi connazionali possano scegliere tra il votare per la circoscrizione estero oppure per un collegio italiano con il sistema attualmente vigente: per corrispondenza. Infatti, senza chiedere una cosa impossibile, cioè del doppio passaggio costituzionale per l’abolizione della circoscrizione vuole mettere in condizione la gente residente all’estero di incidere sulle istituzioni italiane votando in Italia per tutte le elezioni per corrispondenza alla stessa stregua di come avviene oggi per la circoscrizione estero. Allora sì che tutti questi movimenti non avranno bisogno di fare più“Ammuina” inutile ed ingannevole per prendere per i fondelli la gente. Allora sì che la voce degli italiani all’estero diventerebbe strumento con una portata di fuoco tangibile. Intervenire sulle istituzioni con l’esercizio del voto è la quinta essenza della democrazia. Il solo specificarlo ci fa vergognare per una affermazione tanto fondamentale e scontata che invece con veemenza e mala fede moltissimi omettono di specificare, anzi negano con tutte le loro forze. Perché? Ma perché essi sono avvinti dal terrore che aprendo a questo nuovo quadro elettoralistico potrebbero perdere il proprio spazio sul territorio che stanno gestendo solo a fini propri.
Secondo, Ferrigno siederà nel gruppo misto in caso di elezione ed il suo obiettivo sarà quello di formare un gruppo parlamentare autonomo composto, non solo ovviamente di eletti all’estero, con la forza del quale raggiungere accordi che politicamente siano dotati di un peso. Le esperienze passate e quelle recenti in Parlamento gli hanno insegnato che non basta essere eletti, occorre avere considerazione a livello di voti alle Camere. L’iniziativa e le sue dichiarazioni in questo senso rappresentano la vera novità strategica della sua azione politica che rifugge da populismi facili e da promesse impossibili ma che descrive esattamente lo stato dei fatti. A nulla poi serve dire e parlare di coalizioni con i partiti in parlamento perché se non hai numeri nessuno di questi accetterà di allearsi e poi perché è assai chiara l’assoluta mancanza di rispetto e considerazione per gli italiani residenti all’estero. Nessuno dei partiti che siede in Parlamento ha mai mostrato con incontrovertibile politica uno straccio di interesse. Piuttosto siamo sicuri di poter affermare, e non temiamo smentite, che al primo posto nel loro pensieri c’è l’abolizione della Circoscrizione Estero e che gli italiani all’estero altro non sono che un problema da eliminare. Salvatore Ferrigno dice dunque papale papale e con l’onestà politica ed intellettuale che lo contraddistingue che ciò che conta non è “l’Ammuina” che ci propinano i vari “operatori” sui territori, ciò che conta sono i fatti i numeri, un gruppo parlamentare che incida e che abbia una forte base contrattuale in sede legislativa per farsi appoggiare i programmi alla soluzione dei problemi ed alla programmazione degli interessi della gente residente all’estero. Parimenti non temiamo di essere smentiti forti di un minimo di diritto costituzionale e di anni di politica ideologica esercitata anche a livello professionale che tutto ciò detto altro non è e non può essere che corrispondente alla verità. Le chiacchiere che ci propinano i vari organizzatori di cosiddetti movimenti sono solo demagogia spicciola che purtroppo fa presa sulla gente di una certa età che affolla, davanti ad un piatto di penne all’arrabbiata, le salette dove i parolai di turno vanno a dare aria alla bocca. Terzo, la formazione e la radicalizzazione del movimento INSIEME avrà una ossatura di carattere lobbystico all’americana. Cosa buona e giusta se si considera anche che l’obiettivo mira ad una tutela specifica il cui oggetto sono i suoi connazionali sparsi in tutto il mondo. Ciò consentirà di tutelarli proprio all’estero per poter fare le giuste pressioni e risolvere le problematiche insorte sul territorio. Eccole qui le novità senza trasformismi di comunisti divenuti democratici cristiani nascondendo alla gente una sfacciataggine ed una ambiguità veramente deprecabili. Eccole qui le novità salienti nel programma politico di Salvatore Ferrigno per le prossime elezioni che non si limitano a promettere “cosette” ma che pongono le basi per poter poi programmare il futuro dei nostri connazionali all’estero in una fase crescente progettuale di proposte una volta risolti i problemi che hanno assillato ed ancora assillano la nostra gente all’estero.