Rassegna dell’Arpa Viggianese

Viggiano (PZ) – da mercoledì 1 a domenica 5 agosto 2012 – V edizione

Non c'è solo l'arpa delle grandi orchestre o dei salotti sfarzosi, ne esiste anche un'altra capace di avvicinarsi alla sensibilità popolare. È quella che sceglie di ascoltare i racconti degli individui, le loro sofferenze, le loro gioie e la loro storia. Viggiano, città dell’arpa e della musica situata nel cuore della Val d’Agri, ospita come consuetudine dall’1 al 5 agosto 2012 la V edizione della “Rassegna dell’Arpa Viggianese”. Un evento che celebra la secolare tradizione arpistica lucana con concerti, workshop, performance artistiche, seminari e aperitivi musicali. Se in passato la rassegna è stata caratterizzata dall’incontro di stili e sonorità differenti, con artisti provenienti da tutto il mondo, quest’anno focalizza la sua attenzione sulla tradizione popolare del Sud Italia, ponendo l’accento su quella matrice folk e ancestrale che è alla base della cultura musicale della Lucania. E così, accanto ad arpisti di fama internazionale, l’evento diretto da Vincenzo Zitello e organizzato dall’assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Viggiano, accoglie le esibizioni di Peppe Barra, Riccardo Tesi, Teresa De Sio e Hulan. Artisti che nella loro luminosa carriera hanno saputo tramandare musiche, suoni, epoche e umori di quel prezioso passato che sa proiettarsi senza snaturarsi nel presente, evolvendosi. Con loro, gruppi folcloristici della Basilicata come Lu Chiccirichi, Laetimusici e Amarimai. Ovviamente grande spazio viene riservato ai concerti dello strumento principe della rassegna. Ecco in scena allora Cecilia Chailly, il paraguayano Lincoln Almada, Davide Burani e il francese Dominig Bouchaud. Senza dimenticare le esibizioni degli allievi dell’Orchestra da Camera e della scuola di Arpa Popolare di Viggiano che rappresentano il fulcro di tutto l’evento. Da anni, infatti, si tengono corsi rivolti ai giovani musicisti, diretti da Anna Pasetti, Daniela Ippolito e lo stesso Almada, che suggellano quel legame ancora intatto con la propria storia. Le prime tracce di arpisti a Viggiano risalgono, infatti, alla prima metà del 1700. La tradizione è certa e documentata solo nel secolo successivo, quando il terribile terremoto del 1857 distrusse il paese, che fu ricostruito solo grazie al benessere dei tanti musicisti girovaghi. I quali, suonando nelle principali città d'Europa e degli Stati Uniti – come testimoniato dai pastori che imbracciano arpe portative presenti nei presepi del ‘700 napoletano custoditi nel Museo di San Martino – inviarono i loro risparmi alle famiglie. Grazie alla musica quindi, Viggiano “trasformò in casa ogni tugurio” e ogni musicante espresse la gratitudine verso il proprio strumento inserendo nella chiave di volta del portale il simbolo del suo benessere: l’arpa!

il paese non è grande ma nemmeno piccolo. l’aria ottima,

pittoreschi i dintorni, le rovine di Grumento a pochi passi…

arpeggiamenti per tutto che fanno di Viggiano l’Antissa della Lucania

lettera di Giovanni Pascoli a Giosué Carducci, 26 luglio 1884

Ho l'arpa al collo, son viggianese, tutta la terra è il mio paese. Come la rondine che lascia il nido passo cantando di lido in lido: e finchè in seno mi batte il cor, dirò canzoni d'armi e d'amor…

www.arpaviggianese.it

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: