I docenti CASCI stanno ancora – pazientemente e con senso del dovere – aspettando una risposta del MAE alla richiesta avanzata nel corso dell'incontro tenutosi presso la Cancelleria di Berna il 20 marzo 2012.
Nel frattempo la situazione si è aggravata e l'Ente CASCI è stato costretto, suo malgrado, ad attuare – a poche settimane dalla chiusura dell'anno scolastico – un drastico piano di ristrutturazione che ha comportato la riduzione da 2,5 a 2 delle ore di lezione per corso, l'accorpamento di numerosi corsi (ora quasi tutti pluriclassi) e lo spostamento di sede di altri corsi, con una ricaduta assolutamente negativa sotto ogni punto di vista presso gli alunni, i genitori e le autorità scolastiche svizzere.
La responsabilità di questa assurda situazione ricade su chi ha deciso la riduzione del contributo statale e le conseguenze gravano solo sulle spalle degli insegnanti dell'ente CASCI, ancora una volta.
Come già richiesto nella e-mail del 23.03.2012, attendiamo una risposta urgente e risolutoria da parte delle autorità italiane preposte.
Qualora la risposta tardasse o non contenesse alcuna prospettiva certa e positiva – almeno per quanto riguarda le garanzie all'ente CASCI per il pagamento degli stipendi in sospeso – ci vedremo costretti a ricorrere a ogni forma di denuncia e protesta permessa dalla locale legislazione, compresa la sospensione del servizio a tempo indeterminato a partire dall'inizio di giugno 2012, con l'interessamento dei locali mezzi di informazione.
A nome dei Docenti CASCI di Berna
Il coordinatore
Francesco Margarone
Kornhausgasse 2
CH 3400 Burgdorf
+41(0)79 428 85 36