L'appello alla responsabilità e ai sacrifici che sembra la nota dominante diquesta terribile fase che stiamo attraversando, non può non riguardare anchegli italiani all'estero. Il legame che persiste con il paese d'origine, neimomenti più difficili della nostra storia, si è sempre tramutato indisponibilità e sostegno. Sarà così anche questa volta. Per quello che ci riguarda come parlamentari, da tempo abbiamo cercato dinon smarrire il filo delle responsabilità generali, evitando propagandismi erichieste insostenibili. Senza rinunciare, tuttavia, all'interno di un lealesostegno allo sforzo di risanamento dell'attuale Governo, ad alcune scelteessenziali, dirimenti di ogni seria politica verso gli italiani all'estero. In questo percorso due priorità si sono evidenziate: il mantenimento diadeguati livelli di offerta linguistica e culturale dell'Italia nel mondo eil funzionamento del sistema di partecipazione democratica degli italianiall'estero alla vita del paese. Siamo oggi di fronte ad una situazione seria e grave. Sono diventateinsistenti le voci di un ulteriore rinvio – il terzo in tre anni – delrinnovo dei Comites e del CGIE. Una conferma di esse, tanto inaspettataquanto inquietante, sembra riscontrarsi nella risposta che il MinistroGiarda ha dato ad una interrogazione di alcuni parlamentari, uno dei qualieletto all'estero. Il Ministro Giarda per la verità avrebbe fatto meglio aprecisare quale sia il costo reale delle operazioni elettorali e in qualitempi il governo intenda reperire tali risorse. Per rendere più accettabile questa svolta, che contraddice le stesseaffermazioni fatte dal Ministro Terzi al CGIE, si fa intravedere lapossibilità che qualcosa dei fondi distratti dal rinnovo elettorale possaandare ai corsi di lingua e cultura italiane, pesantemente falcidiatinell'ultimo anno. Un baratto sconcertante, oltre che sgradevole sul pianodel metodo politico. Con chiarezza e con fermezza, al Governo e al Ministro degli Esteri vogliamoribadire tre cose: 1) l'esercizio della democrazia garantito dalla legge ela promozione della cultura italiana nel mondo non sono né fungibili nébarattabili; sono esigenze primarie che vanno assicurate con fondiintegrativi, sia pure in un quadro di severe compatibilità finanziarie; 2)le elezioni di rinnovo di Comites e CGIE vanno indette subito perché sipossano svolgere entro l'anno, se non si vuole il completo svuotamento diquesti organismi di rappresentanza; 3) in ogni caso, va assolutamenteevitata la coincidenza del rinnovo con le elezioni politiche generali, checomporterebbero la perdita irreparabile dell'autonomia e della natura deiComites di strumenti di rappresentanza diretta delle nostre comunità.
Bucchino, Farina, Fedi, Garavini, Narducci, Porta