MARO’: PORTIAMOLI A CASA

Mi congratulo con il nostro Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi, per aver convocato l'ambasciatore indiano, ma a quanto mi sembra, forse dobbiamo usare altri mezzi per portare a casa ai nostri marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ormai è passato molto tempo e sembrerebbe che la diplomazia non funzioni con l'India. Forse sarebbe opportuno sospendere ogni cooperazione con l'India e programmare un'esercitazione militare vicino alle coste dell'India, ma sempre in acque internazionali, direi di programmare l'esercitazione con la nostra marina militare presente nella base antipirateria sul Corno d'Africa, naturalmente la porta del dialogo e della diplomazia resterebbe sempre aperta, se in caso l'India darebbe segnale di dialogare e cooperare.

Basta ricordare quanto segue: il 3 aprile, i nostri due marò sono stati interrogati dalla polizia indiana con l'autorizzazione del giudice di Kollam, e grazie al valore dei nostri due marò, non hanno risposto alle domande, giacché con giusta ragione hanno detto che non riconoscono la giurisdizione indiana.

Il governo centrale dell'India, dovrebbe ascoltare meglio ai suoi cittadini, visto che i cittadini indiani che vivono regolarmente nel nostro Paese, hanno consegnato oltre 4 mila firme per chiedere la liberazione dei nostri due marò.

il 20 aprile, l'avvocato dello Stato indiano ha criticato durante un'udienza presso la Corte suprema di new delhi, l'operato della polizia del kerala che ha bloccato la nave Enrica Lexie, pur non avendone l'autorità perché l'incidente era avvenuto in acque internazionali, insomma, l'avvocato dell'india aveva riconosciuto finalmente la nostra posizione, però al giorno dopo, il 21 aprile, la versione dell'avvocato, viene smentita dal ministro indiano della marina mercantile.

A questo punto, si potrebbe dire che, urge adottare altre misure oltre alla diplomazia per portarli a casa ai nostri due marò, intanto, usare l'appoggio ottenuto dall'Unione Europea e dal G8 di Washington, per fare pressione al governo indiano e programmare un'esercitazione militare della nostra Marina Militare nelle acque internazionali, però, vicino alla costa dell'india e del territorio indiano, vale a dire, nel confine.

Credo che il nostro Ambasciatore in india, Giacomo Sanfelice, ha fatto molto bene a passare la Pasqua con i nostri due marò. Mi auguro una pronta liberazione, e che finalmente i nostri due marò possano ritornare a casa loro.

Alberto Calle – Collaboratore di Sintesi Dialettica e Redattore di Politicamente Corretto ( Italia )

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