“Uno Stato che non garantisca, riconosca e non tuteli i diritti fondamentali e inviolabili dell’ uomo, come il lavoro, casa, eguali opportunita’ sociali e rimozione dei limiti economici del Paese non e’ democrazia”.
Quindi secondo il “nostro” modesto parere, la madre di tutte le riforme resta ancora una volta quella storica, ossia la riforma della Politica. Per un popolo taratassato e dissossato e’ facile passare dal salto della quaglia attuale a quello del gabbiano.
Badate bene che l’ insofferenza dei cittadini non e’ verso i partiti, bensi’ verso una malapolitica decennale, che ha condotto lo Stato nel baratro economico e finanziario odierno e futuro. Il popolo e’ stanco delle parabole, buone novele e i sermoni del professor Monti e i suoi seguaci.
L’ attuale governo dei cosidetti “tecnocratici” si sta comportando come il medico che ti prescrive una ricetta per il mal di panza, dandoti una un nuovo farmaco con molti effetti collaterali che comporta tre fasi di guarigione, la prima ti causa solo effetti collaterali ma ti tieni il mal di panza, nella seconda fase avrai un leggero miglioramento ma ti causa un forte mal di testa, nella fase finale il medico finalmente ti comunica la buona novella, che il dolore passera’ si’ ma dopo un anno, ma dovrai vivere con il mal di testa tutta la vita. Chi ha capito batta un colpo…
Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra / Italy
