PARTITI: DI PIETRO, PRONTI AD APPOGGIARE PROPOSTA 'ABC' MA FISSARE TETTO,RINUNCIARE A SECONDA RATA E PREVEDERE AUTORITA' – ROMA, 11 APR – ''L'Italia dei Valori e' disposta ad appoggiare la proposta della maggioranza sui partiti a condizione che si decida una riduzione forte dello stanziamento, si elimini l'ultima rata di giugno (da destinare all'assistenza sociale) e si preveda una autorita' indipendente che certifichi la validita' delle spese, autorita' che identifichiamo nella Corte dei Conti'': cosi' Antonio di Pietro leader di Idv in una conferenza stampa a Montecitorio. ''Idv non fa differenza tra ddl e decreto, ci interessa l'obiettivo'', ha sottolineato Di Pietro che per accelerare i tempi ha fatto sapere che oltre al referendum per abrogare il finanziamento (e che ha tempi lunghi) e' partita, su iniziativa dell'Idv, anche una parallela raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare che recepisce i contenuti del referendum stesso. ''Ma se intanto il Parlamento avvia una legge emergenziale noi siamo pronti a dare il nostro contributo. Purche' nel contempo – ha sottolineato – si fissi un tetto sulla base delle spese dei partiti, con un versamento che avvenga a posteriori e che sia documentato (per il controllo c'e' gia' un organismo che e' la corte dei conti)''. Di Pietro ha quindi annunciato che anche il suo partito si affidera' ad una societa' di revisione indipendente per la verifica del bilancio.
PARTITI: DI PIETRO, SI' AL 5 PER MILLE, MA NO CALDERONE – ROMA, 11 APR – ''Siamo favorevoli alla formula del 5 per mille per i partiti cosi' come accade per la chiesa, ma non deve essere un calderone, bisogna sapere chi li fa e a chi'': cosi' Antonio Di Pietro in una conferenza stampa a Montecitorio''.
PARTITI. DI PIETRO: NORME SU TRASPARENZA NON BASTANO TAGLIARE RATEFINANZIAMENTO IN ATTO Roma, 11 apr. – “La via legislativa se la posso scordare se le misure si limitano alle sole norme sulla trasparenza, perche' solo quelle ora non bastano piu'. Il nostro via libera e' legato a due punti: non solo ridurre drasticamente, per poi eliminarlo, il finanziamento pubblico dei partiti, ma tagliare anche in modo cospicuo le rate di quello in atto”. E' quanto afferma al quotidiano a 'La Repubblica' il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
RIFORMA PARTITI: DI PIETRO, DEVOLVERE ULTIMA RATA 2008 A SOCIALE = – Roma, 11 apr. – Restituire l'ultima rata dei rimborsi elettorali dei partiti, relativa al 2008, al governo che potra' utilizzare il tesoretto cosi' accumulato per arginare l'emergenza sociale nel nostro Paese. A questa condizione, Antonio Di Pietro assicura il sostegno dell'Italia dei Valoria una “legge emergenziale” che venga presentata in Parlamento per riformare il sistema di finanziamento ai partiti. Il leader dell'Idv lo ha spiegato nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio durante la quale ha annunciato anche la partenza, da domani, della raccolta firma per una legge di iniziativa popolare che verra' presentata tra 30-40 giorni. “L'ultima rata vale 100 milioni per ogni partito”, ha spiegato Di Pietro, “e con quei soldi si possono fare tante cose”. Per i partiti non sara', comunque, un grande sacrificio, ha aggiunto, anche perche' “tutti i partiti hanno presentato bilanci in attivo”, ovvero hanno speso, per le campagne elettorali, meno di quanto ricevuto.
PARTITI: DI PIETRO, NO A RATA RIMBORSO GIUGNO, DESTINARLA A FINI SOCIALI = Roma, 11 apr. – – “Proponiamo che il rimborso di giugno di 100mln di euro non venga consegnato ma usato dal governo per interventi urgenti in materia sociale”. Antonio Di Pietro sollecita i partiti ad andare oltre una 'semplice' riforma per l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione. “Noi abbiamo avviato un percorso autonomo: un referendum abrogativo dell'attuale legge sul finanziamento e una legge di iniziativa popolare che va nella stessa direzione”, ha spiegato il leader Idv. “Se il Parlamento nel frattempo interviene noi siamo disponibili a dare il nostro contributo -ha aggiunto-. Non fa differenza se con un Ddl con una corsia preferenziale, con le commissioni in sede legislativa o con un decreto. Ci interessa l'obiettivo”. Nel merito, e chiedendo una “rivisitazione completa della legge sui rimborsi elettorali”, Di Pietro ha chiesto di “prevedere come una tantum, visto che tutti i partiti hanno speso meno di quanto incassato, che il rimborso di giugno di 100mln non venga consegnato. Siamo in attivo, ce lo possiamo permettere specificando che i soldi vengano usati dal governo a fini sociali”. A regime, e' andato avanti il leader Idv, “bisogna introdurre un tetto ai rimborsi: per il referendum sono previsti 500mila euro. Inoltre, il versamento dei rimborsi deve avvenire a posteriori e a condizione che sia documentato e verificato della Corte dei conti”. Per quel che riguarda i sistemi di finanziamento, Di Pietro ha spiegato: “Va bene un meccanismo come quello del 5xmille ma si deve introdurre il divieto per le societa' pubbliche e la soglia di 5mila euro per i privati”.
Partiti/ Di Pietro: Se non affrontiamo problemi ripetiamo il '92 “O si risolvono in pochi giorni o rischio bancarotta democratica” Roma, 11 apr. – L'errore “più grande” che la politica rischia di correre “è tornare a come si comportò dal 1992 al 1994”, secondo Antonio di Pietro, oggi leader dell'Italia dei valori (Idv), all'epoca magistrato del pool di Milano che si occupò di tangentopoli. In una conferenza stampa a Montecitorio per presentare le iniziative dell'Idv sulla riforma del meccanismo di finanziamento dei partiti, Di Pietro ha detto che all'epoca la politica “per un po' rimase a bocca aperta di fronte a quello che facevano i magistrati, poi optò per la soluzione di coprire tutto con una lenzuolata di leggi che sono servite a rendere impossibile scoprire certi reati”. In questo senso, per l'ex pm, è necessario “attuare l'articolo 49 della Costituzione” sui partiti, perché “o si risolvono questi problemi in pochi giorni, o si rischia la bancarotta democratica”.
Partiti, Idv: Tutti rinuncino a 100 mln rimborso Proposta “una tantum” di Di Pietro, secondo il quale “a regime” va stabilito un tetto alle spese elettorali, con stanziamenti solo a posteriori Roma, 11 APR – Tutti i partiti, avendo spesso meno di quello che hanno incassato dallo Stato a rimborso delle spese elettorali, rinuncino alla rata di giugno, pari a 100 milioni, cosi' da permettere che quei fondi restino nella disponibilita' del governo per interventi urgenti in materia sociale. E' la proposta “una tantum” lanciata – in conferenza stampa alla Camera – dal leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. Il leader Idv assicura la disponibilita' del suo partito a interventi legislativi in materia, ma non rinuncera' a un “doppio binario”, perseguendo lo stesso obiettivo – riformare il finanziamento alle formazioni politiche eliminando gli abusi – anche con lo strumento dell'iniziativa popolare (referendum abrogativo e proposta di legge di iniziativa popolare). “Conta l'obiettivo, non lo strumento”, dice Di Pietro, secondo il quale il contenuto del provvedimento potrebbe essere veicolato indifferentemente con un disegno di legge da collocare su una corsia preferenziale o con un decreto-legge. Per il leader Idv occorre inoltre, “a regime”, fissare un tetto alle spese elettorali, sul modello di quello vigente per le campagne referendarie, e consentire versamenti ai partiti “solo a posteriori”, quando le formazioni politiche avranno fornito documentazioni in grado di superare le verifiche di un controllore indipendente.
PARTITI: DI PIETRO, ECCO LA POSIZIONE DELL'IDV – Roma, 11 apr – “Nella situazione attuale, l'errore più grave della politica sarebbe quello di tornare al periodo '92-'94, quando rimase a guardare l'azione dei magistrati senza curare la malattia, per poi coprire tutto senza favorire un ricambio della classe dirigente. L'Idv vuole quindi esprimere la sua posizione su alcune questioni fondamentali, da risolvere in pochi giorni per evitare la bancarotta democratica”. Così Antonio Di Pietro, in una conferenza stampa alla Camera, inizia ad illustrare la posizione dell'Idv sul finanziamento ai partiti. “C'è bisogno di attuare l'art. 49 della Costituzione e di dare ai partiti personalità giuridica. Questo comporterebbe una serie di diritti e di doveri e lancerebbe un segnale forte di cambiamento. Non facciamo differenza tra i tipi di provvedimento che si vorranno adottare, a noi interessa solo l'obiettivo. Ci interessa così tanto che abbiamo avviato l'iter per un referendum abrogativo contro i finanziamenti ai partiti, e stiamo raccogliendo firme per una legge di iniziativa popolare che va nella stessa direzione. In questo modo, il Parlamento non potrà dire di non avere avuto indicazioni dai cittadini. Se il Parlamento ritiene di intervenire prima che le nostre iniziative giungano a compimento, siamo disponibili a collaborare, purché il contenuto riguardi l'entità dei rimborsi elettorali e i controlli”. “Noi proponiamo due tipi di intervento – continua Di Pietro – Il primo è una tantum: chiediamo che i partiti rinuncino all'ultima rata di giugno, affinché quei 100 milioni vengano spesi per interventi urgenti nel sociale. Il secondo intervento è di regime: stabilire un tetto che decurti gli attuali rimborsi, far sì che il versamento avvenga solo a posteriori, sia documentato e poi verificato da un controllore totalmente indipendente, come la Corte dei Conti. Il bilancio dei partiti, infine, deve essere certificato da una società di revisione indipendente, secondo una prassi che abbiamo deciso di adottare anche noi dell'Idv”. ” L'ultima questione – conclude il leader dell'Italia dei valori – è quella dei finanziamenti, da rivisitare completamente. Noi siamo favorevoli ai finanziamenti privati, ma secondo alcune regole. Il 5 per mille va bene, purché ci sia una chiara indicazione di chi lo versa. Le società pubbliche, inoltre, non devono poter finanziare i partiti. Infine, i finanziamenti privati non possono superare i 50.000 euro e devono avvalersi di una dichiarazione congiunta. Queste sono le nostre posizioni: chiediamo collaborazione al Parlamento, ma anche ai cittadini, affinché diano il loro impulso alla classe politica”.
CORRUZIONE: DI PIETRO – PALOMBA, GOVERNO RIPRISTINI FALSO IN BILANCIO – ROMA, 11 APR – ''In attesa che il ministro Severino presenti anche a noi le sue idee in materia di anticorruzione, vogliamo farle conoscere il pensiero dell'Italia dei Valori. Per togliere ogni dubbio abbiamo ritirato l'emendamento 9.7 al fine di rendere evidente che non vogliamo la soppressione del delitto di concussione, ne' intendiamo lasciare dubbi sul fatto che non vogliamo ora una modifica normativa che possa incidere su processi in corso, quali quelli per i casi Ruby e Penati, attenuando le posizioni''. Lo affermano in una nota congiunta il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il capogruppo IdV in commissione Giustizia alla Camera, Federico Palomba, che aggiungono: ''Anzi, proponiamo negli altri nostri emendamenti che corruzione e concussione siano riuniti in un'unica previsione criminosa, con punizione anche del concusso-corruttore. Inoltre, proponiamo che i termini di prescrizione siano modificati nel senso del loro aumento o della loro decorrenza dal momento della notitia criminis (per uniformarci alle direttive dell'Ue per cui la lotta alla corruzione deve essere efficace), che siano inserite altre fattispecie criminose, quali la corruzione tra privati, l'autoriclicaggio, il traffico di influenze illecite e che i condannati per tali reati non possano essere candidati e le imprese non possano piu' concorrere ad appalti pubblici''. Di Pietro e Palomba concludono: ''Ci aspettiamo che il governo si esprima in modo favorevole sul ripristino del delitto di falso in bilancio, come proposto dall'Italia dei Valori, e su cui e' in atto la discussione nella commissione Giustizia che deve riprendere dopo le audizioni. L'IdV ha chiesto che la prima delle audizioni sia quella di Francesco Greco''.
Partiti/ Idv: Rinunciare a rata giugno, controllo a Corte Conti Di Pietro: Referendum e iniziativa popolare,ok legge a condizioni Roma, 11 apr. – Rinunciare alla prossima rata di 100 milioni di euro prevista a giugno per il rimborso elettorale. Stabilire, a regime, un tetto per i rimborsi del futuro, che devono comunque essere versati solo a posteriori. Sono due punti della legge di iniziativa popolare che l'Italia dei valori intende promuovere in tempi brevi, con una raccolta di firme contestuale a quella che già nei prossimi giorni verrà avviata per un referendum abrogativo dell'attuale legge per il finanziamento pubblico dei partiti. A presentarla, in una conferenza stampa che si è svolta oggi a Montecitorio, il leader dell'Idv Antonio di Pietro, affiancato dai due capigruppo di Camera e Senato, Massimo Donadi e Felice Belisario. “Se il Parlamento nel frattempo ritiene di intervenire con una legge emergenziale, siamo disponibili a dare il nostro contributo”, ha detto Di Pietro, che però ha condizionato il sostegno dell'Idv ad una serie di “condizioni”. Oltre a quelle sull'entità dei rimborsi elettorali, per quanto riguarda il controllo dei bilanci dei partiti l'Italia dei valori prospetta di affidare il compito alla Corte dei conti. Non prima, però, di aver ingaggiato società indipendenti di revisione contabile per un primo vaglio, come – ha preannunciato Di Pietro – l'Idv farà prossimamente. L'ex pm ha poi detto di essere “tendenzialmente favorevole” all'idea di introdurre un finanziamento tramite il meccanismo fiscale del cinque per mille e “contrario” ai contributi di società a partecipazione pubblica. Quanto alle donazioni dei privati, esse non devono superare i 5mila euro o, con dichiarazione congiunta, i 50mila euro.
PARTITI: DONADI (IDV), REFERENDUM SE GOVERNO INCAPACE DI RIFORMA – Roma, 11 apr – Massimo Donadi, in un'intervista per l'Unità, parla dell'attuale situazione dei partiti e della necessità di rivedere le regole dei rimborsi elettorali: “Si preveda un sistema di controlli che sia affidato a un'autorità terza e indipendente, come la Corte dei Conti che svolge già egregiamente questo compito per le campagne elettorali. E su questo non pare che ci siano grandi dissidi. Poi – prosegue Donadi – è necessario affrontare la riduzione dei rimborsi. La proposta di legge dell'Idv parla di un taglio del 50 per cento, ma a questo punto mi sembra anche poco. Per questo, vediamo con interesse la proposta di introdurre il 5 o il 4 per mille come eventuale contributo volontario nelle dichiarazioni dei redditi; una misura che sarebbe accompagnata con la fissazione dei limiti di spesa in campagna elettorale – così da superare l'obiezione che, senza soldi dello Stato, la politica la farebbero solo i ricchi”. Altro fondamentale è prevedere, secondo il capogruppo dell'Idv: “Uno statuto dei partiti, per attuare l'art.49 e legare i finanziamenti alla trasparenza e democrazia delle associazioni politiche”. Tuttavia, conclude Donadi: “se, alla fine, nella legge dovessero rimanere il controllo della Corte dei conti e poco altro: in questo caso voteremmo no”. In quel caso, la strada da percorrere sarebbe, secondo l'analisi dell'Idv, il referendum.”Diamo tempo alla politica – quindi anche a noi stessi – di far vedere di cosa è capace. Poi se il Parlamento avrà provveduto in maniera insufficiente, faremo partire la raccolta firme”, conferma Donadi.
LAVORO: BELISARIO, OSTRUZIONISMO IDV? DIPENDE DA GOVERNO – ROMA, 11 APR – ''Chiediamo tempi giusti per l'esame del provvedimento e se il governo sara' sordo alle nostre richieste allora valuteremo tutti gli spazi che ci offrono i regolamenti parlamentari''. Cosi' il capogruppo dell'Italia dei Valori Felice Belisario replica ai cronisti che gli chiedono se l'Idv sia pronto a fare ostruzionismo durante l'esame del ddl sulla riforma del lavoro.
Ddl lavoro/ Idv: Va riscritto da A a Z, ci metteremo di traverso Belisario: In commissione salamelecchi tra Fornero e relatori Roma, 11 apr.- “Oggi in commissione ho assistito a salamelecchi tra il ministro Fornero e i due relatori Castro e Treu, quasi ci trovassimo dinnanzi ad una riforma del lavoro che favorisca occupazione e stabilità. A nome dell'Idv ho ribadito il parere assolutamente negativo sulla riforma”. Ad affermarlo il capogruppo in Senato dell'Idv, Felice Belisario, il quale ha annunciato che l'Idv “si metterà di traverso”. “Ho depositato a nome del gruppo dieci domande al ministro Fornero, a partire da come intende gestire la questione degli esodati, come pensa di far rispettare le sentenze alla Fiat, quale destinazione avranno le risorse derivanti dall'aumento dell'età pensionabile delle donne, che fine faranno tutti i precari impiegati presso la pubblica amministrazione e, infine, se intende smantellare il sistema pubblico dei servizi per l'impiego, regalandoli ai soggetti privati. E' evidente la nostra netta contrarietà al ddl che non va corretto ma semplicemente riscritto dalla A alla Zeta”, ha detto Belisario.
LAVORO, CARLINO (IDV): GOVERNO ASCOLTI PAESE REALE, NON POTERI FORTI
Roma, 11 apr – “Modificare le regole in modo così iniquo non significa riformare il lavoro, ma perseverare in una logica sballata che porterà solo ad avere più precarietà e disoccupazione”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “La riscrittura dell'art.18 ha reso complicato quello che prima era facile e sensato: un lavoratore licenziato ingiustamente deve essere sempre reintegrato. Punto. Oggi in commissione lavoro ho consegnato una richiesta di audizioni, perché è arrivata l'ora di sentire i problemi reali delle fasce più deboli, non i ricatti dei poteri forti. Fino ad oggi il ministro Fornero ha ascoltato solo i potentati economici e non i tanti soggetti interessati dalle nuove norme, questo vuol dire governare con arroganza e supponenza. E' ora di ascoltare la società civile, i sindacati isolati come la Fiom, i lavoratori che sono stati penalizzati come gli operai della Fiat di Melfi, le associazioni critiche come Rete degli Studenti, i precari dell'Università e il movimento delle donne 'Se Non Ora Quando'. E' troppo facile basarsi solo su chi è favorevole alla riforma, è necessario invece – conclude Carlino – che alla discussione partecipi il Paese reale affinché sia riscritto radicalmente un provvedimento iniquo e quindi per noi inaccettabile”.
LAVORO: IDV, SINPA SARA' AUDITO E LA FIOM NO; CGIL INTERVENGA – Roma, 11 apr. – “Il Sinpa viene ascoltato in commissione, mentre la Fiom no, chiedero ' alla Cgil che mandi un rappresentante della Fiom”. Cosi' la senatrice dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino, punta il dito contro i criteri di scelta della commissione Lavoro del Senato che ha deciso il calendario delle audizioni per l'esame del ddl sulla riforma del lavoro. Carlino sottolinea che il sindacato dei metalmeccanici della Cgil non e' stato convocato, a fronte, invece, della convocazione del sindacato padano di Rosi Mauro. Non solo: a margine della seduta della commissione Lavoro, la senatrice dell'Idv ha voluto sottolineare anche l'assenza, tra le parti sociali convocate, di un'associazione di donne e fa sapere che sara' richiesta l'audizione della consigliera nazionale delle pari opportunita'.
LAVORO: EVANGELISTI (IDV), FORNERO APRA INCHIESTA SU CHIUSURA SITO – Roma, 11 apr – “Le parole della Fornero sulla chiusura dell'importante sito della direzione provinciale del lavoro di Modena non sono quelle che ci si aspettano da un ministro. Una difesa d'ufficio senza alcuna autocritica né alcun provvedimento per capire come mai un sito d'informazione così importante sia stato oscurato. Invitiamo il ministro Fornero ad avviare un'indagine interna per verificare le responsabilità di questa decisione ingiusta, sciatta e incomprensibile”. Lo afferma il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Fabio Evangelisti.
GIUSTIZIA: LI GOTTI, SEVERINO IN COMMISSIONE MA AVVOCATI E TOGHE? = Roma, 11 apr. – La Commissione Giustizia del Senato, “su mia richiesta” annuncia il dipietrista Luigi Li Gotti, ha deliberato l'audizione urgente del ministro della Giustizia “per riferire circa la costituzione di un tavolo permanente, presso il ministero, per interventi di modifica della procedura civile in materia di esecuzioni”. Il capogruppo Idv in commissione Giustizia al Senato aggiunge che “stupisce che detto tavolo veda la partecipazione delle banche, di Confindustria, di Alleanza delle Cooperative, delle assicurazioni, ma non delle associazioni dell'avvocatura e della magistratura”. “Non e' per nulla giustificabile l'esclusione di avvocati e magistrati, in una sede ove si studia come riformare la procedura civile in materia di esecuzioni mobiliari e immobiliari. Non e' comprensibile – conclude – che temi riguardanti la giustizia vengano affrontati dalle banche e dalle assicurazioni”.
DE TOMASO: BUGNANO (IDV), TROPPE OPACITA', INTERROGAZIONE A FORNERO E PASSERA – Roma, 11 apr – “Il caso De Tomaso e' la rappresentazione plastica che i sistemi di controllo e verifica per la concessione della CIG straordinaria per ristrutturazione aziendale non funzionano, così come i meccanismi decisionali da parte delle istituzioni a sostegno dell'imprenditoria”. Lo ha dichiarato il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Industria al Senato, Patrizia Bugnano, in relazione alla vicenda della fabbrica ex Pininfarina acquistata da Rossignolo. “Ho presentato in commissione un'interrogazione urgente ai ministri Fornero e Passera – ha aggiunto – per avere risposte sulle troppe opacità che connotano questa vicenda. Voglio capire chi ha avvallato un'operazione come quella di Rossignolo, che di tutto sa tranne che di una operazione industriale. Oltre 900 dipendenti da due anni in cassa integrazione senza nessuna prospettiva per il futuro, soldi pubblici buttati alle ortiche per il rilancio di una azienda che ha nel 2009 aveva evidentemente presentato un piano industriale fantasma, finanziamenti dello Stato ricevuti per una formazione praticamente inesistente, un fondo TFR sull'esistenza del quale i lavoratori ancora si interrogano. Insomma un vero buco nero sul quale bisogna fare piena luce. Sembra che il Ministero dello Sviluppo abbia presentato un esposto in Procura per accertare le responsabilità di questa situazione assurda. Se così non fosse sarei pronta a farlo io, perché solo la magistratura potrà capire fino in fondo cosa e' successo. In tutta questa vicenda – conclude Bugnano – desta amarezza anche il ruolo dei sindacati, che evidentemente hanno sbagliato le loro valutazioni quando hanno acconsentito all'inizio dell'operazione Rossignolo”.
Università/ Idv: Ricerca allo stremo,sì a mobilitazione sindacale Rodano a ministro Profumo: E' possibile reperire le risorse Roma, 11 apr. – “Sui tagli alla ricerca delle università e degli enti pubblici sta salendo un allarme diffuso, pienamente comprensibile. Il blocco delle assunzioni e degli investimenti sta infatti determinando una vera e propria emergenza sociale: a causa dei definanziamenti e delle riforme dell`era Gelmini, migliaia di dottorandi e di ricercatori rischiano di essere espulsi dal sistema, creando così sia una dispersione di talento che un impoverimento del Paese. La mobilitazione sindacale di domani è quindi doverosa e merita senz`altro il sostegno di tutte le forze che ritengono la ricerca un fattore di sviluppo, non uno spreco di bilancio”. Lo ha dichiarato in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori. “Su questo tema – si legge nella nota – l`Italia dei Valori ha chiesto pubblicamente al ministro Profumo un cambio di rotta rispetto a quanto si è verificato negli ultimi anni. Esiste la possibilità concreta di reperire le risorse: si può innalzare l`aliquota fiscale sui giochi e convogliare le risorse su cultura e istruzione; il programma di acquisto degli aerei F35 può essere annullato e i fondi redistribuiti sul welfare; l`asta delle frequenze televisive, che il governo Monti ha opportunamente deciso di svolgere, genererà dei proventi che devono essere investiti sulle vocazioni produttive di questo Paese, quali cultura e ricerca scientifica. Abbiamo formulato queste proposte in una mozione di indirizzo – ha concluso Rodano – che ci auguriamo sia messa all`ordine del giorno dei lavori parlamentari già nelle prossime settimane: anche la convocazione della manifestazione di domani ci ricorda infatti che il comparto dell`economia della conoscenza è ormai allo stremo”.
POLIZIA:IDV IN PIAZZA CON MANIFESTANTI. GOVERNO RISPONDA A INTERROGAZIONE – Roma, 11 apr – “Oggi eravamo in piazza accanto alla Polizia di Stato ed oggi stesso chiediamo che venga calendarizzata al più presto la nostra interrogazione indirizzata al Ministro dell'Interno, che da diverso tempo è giacente alla Camera. E' insensato che con il bisogno impellente che abbiamo di giovani in Polizia, 1700 ragazzi siano fatti irragionevolmente “stagionare” nelle caserme”. E' quanto dice in una nota Giovanni Paladini, responsabile Sicurezza di Italia dei Valori. “Basterebbe un semplice decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – aggiunge paladini – come già fatto in passato, per sbloccare immediatamente la situazione a vantaggio della sicurezza dei cittadini, degli operatori della Polizia di Stato sovraccarichi di lavoro e della dignità professionale di questi giovani che sin dall'inizio del loro percorso lavorativo hanno manifestato l'assoluto interesse a far parte della Polizia di Stato. Tutto questo è veramente indegno per un Paese civile”.
Difesa: Idv, passo avanti in Commissione su rischio uranio = – L'Aquila, 11 apr – Per Augusto Di Stanislao, capogruppo IdV in Commissione Difesa della Camera, ''l'approvazione della risoluzione sui rischi e sui problemi connessi all'uranio impoverito, pur se 'mutilata' in alcune parti nella premessa e negli impegni, rappresenta un primo tassello verso la presa in carico delle criticita' relative all'uranio e non solo''. ''Oggi questo atto approvato all'unanimita' in Commissione – sottolinea – e' un importante passo politico, ma anche di conoscenza che si situa tra scienza e coscienza e chiama a responsabilita' tanto il Governo quanto il Parlamento. Non parliamo di vittoria – precisa l'esponente IdV – bensi' di verita' che finalmente attraverso l'Italia dei Valori progressivamente si va affermando''. ''Bene il riscontro positivo unanime alla risoluzione – riconosce – ma noi andiamo avanti, depositando una mozione sul tema tesa a coinvolgere il Parlamento affinche' conosca e si faccia sentire su una questione troppo spesso 'colpevolmente' dimenticata''. Di Stanislao anticipa che, a breve, l'IdV promuovera' una manifestazione pubblica ''per rendere partecipi i cittadini e stare vicino con i fatti ai tanti militari coinvolti e alle loro famiglie''.
RIFIUTI: MARUCCIO (IDV), BENE MINISTRO, ROMA NON HA BISOGNO DI DISCARICHE = Roma, 11 apr. “Il ministro Clini sbugiarda ancora una volta la Polverini. Una Capitale moderna ed europea non ha bisogno di nuove discariche”. Lo scrive su Twitter il segretario regionale dell'Italia dei Valori del Lazio, Vincenzo Maruccio.
SALUTE: RINALDI (IDV) SU GIORNATA MONDIALE PARKINSON, SERVE PIU' RICERCA – Roma, 11 apr – “L'11 aprile é la Giornata mondiale del Parkison e la EPDA, l'Associazione europea per il Morbo di Parkinson, ha presentato al Parlamento europeo il Protocollo di “consenso europeo sugli standard assistenziali per la cura e il trattamento del Parkinson”, un documento che per la prima volta descrive come le persone affette da tale malattia dovrebbero essere curate, suggerendo un modello di gestione ottimale che, qualora fosse adottato dagli organi decisionali politici, migliorereb be gli standard di cura in tutta Europa”. Lo ha dichiarato in una nota Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo. “Alla persona affetta da Parkinson deve essere infatti garantito l'accesso a medici specializzati nella cura e trattamento della patologia, la possibilità di ricevere da subito una diagnosi più accurata possibile, così come la garanzia di cure continuative e di un coinvolgimento del paziente stesso nell'affrontare gli stadi della malattia”. “L'Italia e l'Europa – ha concluso Rinaldi – dovrebbero prendere in seria considerazione questi pochi ma fondamentali punti, che dovrebbero poi essere integrati con uno sforzo istituzionale maggiore in termini di investimento nella ricerca, di sensibilizzazione nei confronti della malattia e di riduzione delle disuguaglianza nel trattamento di questa patologia”.
RIFIUTI: RINALDI (IDV), APPREZZIAMO LINEA MINISTRO AMBIENTE PER ROMA = Roma, 11 apr. – “Apprezziamo che il ministro dell'Ambiente Corrado Clini insista nella sua linea per la quale le discariche sono da superare. Si tratta di una rivoluzione culturale per la gestione dei rifiuti''. Lo ha detto Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo. ''Da anni insistiamo dall'Europa affinche' Roma abbandoni la logica del passato e segua gli altri modelli europei in cui la discarica e' residuale. Dopo le affermazioni a sostegno delle pratiche di riciclo, ora bisogna passare ai fatti, insistendo su differenziata e microimpianti, e per questo occorrono dei fondi. Il governo – aggiunge Rinaldi – potrebbe quindi mobilitare alcune risorse non utilizzate”. “Nel Lazio non c'e' solo la realta' di Malagrotta: la Valle del Sacco, a confine tra Frosinone e Roma, e' notoriamente compromessa, ormai da anni, da un inquinamento devastante: rifiuti tossici interrati illegalmente, industrie belliche, la mega discarica di Colle Fagiolara, due inceneritori, piu' quelli industriali, l'apertura a breve di una turbogas. Tutti questi elementi hanno portato alla classificazione dell'area come 'zona di emergenza nazionale ambientale' al pari di Seveso. Sono tante – ha concluso Rinaldi – le realta' investite da questo problema, con il rischio di distruggere il nostro patrimonio ambientale”.