Focus IdV del 15 Marzo

GOVERNO. DI PIETRO: A VERTICE SI PARLI DI LOTTA A CORRUZIONE
Roma, 15 mar. – “Al primo posto tra gli argomenti che verranno trattati al vertice di maggioranza di stasera, secondo Alfano, deve esserci ancora l'economia. Lui lo dice solo pro domo sua, cioe' per non parlare della Rai e della giustizia, ma se il presidente del Consiglio gli dara' retta, sara' come cadere dalla padella nella brace. Perche' oggi il problema numero uno dell'economia nel nostro Paese si chiama corruzione”. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

GOVERNO: DI PIETRO, A VERTICE SI PARLI DI LOTTA A CORRUZIONE = Roma, 15 mar – “Al primo posto tra gli argomenti che verranno trattati al vertice di maggioranza di stasera, secondo Alfano, deve esserci ancora l'economia. Lui lo dice solo pro domo sua, cioe' per non parlare della Rai e della giustizia, ma se il presidente del Consiglio gli dara' retta, sara' come cadere dalla padella nella brace. Perche' oggi il problema numero uno dell'economia nel nostro Paese si chiama corruzione”. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Un altro di quei temi di cui il Popolo della liberta' vuole parlare solo nell'anno del mai – aggiunge Di Pietro – non lo dico io. Lo hanno detto ieri l'Ocse e l'altro ieri la Corte dei Conti. L'elevata corruzione e' una delle principali cause che spiegano perche' l'Italia non riparte e, anzi, e' ormai anche tecnicamente in recessione. Idem per quanto riguarda i famosi investimenti delle aziende estere, quelli che il governo cita come scusa per togliere ai lavoratori l'art. 18. Tra le molte aziende estere che noi dell'Italia dei Valori abbiamo incontrato nei mesi scorsi, nemmeno una ha nominato l'art. 18 come impedimento per eventuali investimenti in Italia”.

GOVERNO: DI PIETRO, A VERTICE SI PARLI DI LOTTA A CORRUZIONE (2)= Roma, 15 mar – “Ma tutte, nessuna esclusa – ha sottolineato il leader IdV – hanno citato al primo posto la corruzione. Ieri, solo grazie alla nostra determinazione, il Senato ha deciso, dopo ben 13 anni, di approvare la Convenzione di Strasburgo contro la corruzione. Abbiamo puntato i piedi e resistito a tentativi di un ulteriore rinvio ma, alla fine, ce l'abbiamo fatta. E' un passo avanti di cui siamo fieri, anche se manca ancora il voto della Camera e bisognera' tenere gli occhi aperti. Ora pero', se vuole raggiungere risultati e non solo farsi bello a parole, il governo deve mettersi sotto gia' dal vertice di stasera e produrre un pacchetto di leggi e misure efficaci contro la corruzione e l'evasione fiscale, molte delle quali l'IdV ha gia' indicato e proposto. Da oggi e' in discussione alla Camera il ddl anticorruzione gia' approvato al Senato. Con gli emendamenti, molti dei quali firmati dall'IdV, sull'introduzione di nuove fattispecie di reato e sul prolungamento dei termini della prescrizione puo' diventare uno strumento valido ed efficace. Proprio per questo il Popolo della liberta' vuole affossarlo a tutti i costi e per la stessa ragione il governo ha il dovere di non essere neutrale e spingere per la sua approvazione, con tanto di emendamenti”. “Se l'Italia non si scrolla di dosso questo vampiro – conclude – che le succhia il sangue, non ci sara' sacrificio o taglio che tenga. Finche' non si batte la corruzione, la crescita restera' un miraggio”.

SINDACO PALERMO: DI PIETRO, CI SONO BROGLI NON ACCETTO RISULTATO = Roma, 15 mar. – “Mi hanno assicurato anche gli 'arbitri' che ci sono stati brogli e interventi anomali. Quando si bara il risultato non puo' essere accettato”. Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, ospite di “24 Mattino” su Radio 24, sull'esito delle primarie del centro-sinistra a Palermo. “L'Idv, buona parte del Pd, Sel, Rifondazione comunista e Verdi hanno constatato i trucchi – ha aggiunto Di Pietro -. Il Comitato dei garanti ha rimesso la decisione al tavolo politico per verificare se trovare una unitarieta' su una figura condivisa. Rita Borsellino? Magari fosse lei, per lei ho stima e rispetto. Ma non spetta a me decidere. Se dovessi decidere io propenderei per una figura di quel genere li', e' un nome e una garanzia”.

LAVORO: DI PIETRO, ART. 18 NON RISOLVE CRISI, BANCHE AIUTINO = Roma, 15 mar. – La riforma dell'articolo 18 non combatte la crisi, sarebbe preferibile maggiore impegno da parte delle banche. Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, ospite di “24 Mattino” su Radio 24, “Io ho rispetto e stima per Fornero, sulle modalita' con cui si propone non ho molto da sindacare, ma contesto il merito delle proposte che fa. Non e' che cambiando l'articolo 18 che si combatte la recessione, ma rilanciano e dando incentivi alle pmi, contrastando la corruzione, il malaffare. Io avrei preferito rilanciare l'economia dicendo alla Bce che quando le banche vanno a prendere le 'paccate di miliardi' all'1% non le devono ridare al sistema produttivo al 5-7% o non devono comprarci i Bot facendo speculazione finanziaria”. Infine il leader Idv ha parlato della sua salute, essendo reduce da un intervento al cuore: “E' un consiglio che do a tutti quelli che raggiungono una certa d'eta'. Fatevi una controllatina al cuore, il mio e' stato un caso di prevenzione primaria,áho evitato di avere infartini e cose varie”.

EDITORIA. DI PIETRO: SOLIDARIETA' A 'RIFORMISTA' E 'MANIFESTO' Roma, 15 mar. – “La paventata chiusura de Il Riformista e' una brutta notizia. Ogni testata giornalistica che chiude toglie spazi vitali alla democrazia. Purtroppo questa crisi economica sta incidendo, in primis, su quei settori che, al di la' dei risultati commerciali, costituiscono un arricchimento della cultura e dell'informazione di questo Paese. Ai giornalisti e ai lavoratori de 'Il Riformista' e de 'Il Manifesto', quest'ultimo in corso di liquidazione coatta amministrativa, vanno la solidarieta' e la vicinanza dell'Italia dei Valori”. Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

SANITA': DI PIETRO-PALAGIANO, RIPULIRE P.A. DA CORRUZIONE
GRAVE SITUAZIONE NEL LAZIO – ROMA, 15 MAR – “Fuori dalla pubblica amministrazione tutti coloro che sono stati condannati, in via definitiva, per corruzione e concussione. Per questo, i ministri si adoperino, con urgenza, per promuovere una norma che impedisca a tali soggetti di svolgere funzioni direttive o programmatiche nelle strutture e nelle unità operative”. Lo chiedono il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile Sanità del partito, Antonio Palagiano, in un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'istruzione, Francesco Profumo, della Salute, Renato Balduzzi, e della Pubblica amministrazione e Semplificazione, Filippo Patroni Griffi. “Oggi, la corruzione nella pubblica amministrazione colpisce soprattutto la Sanità. E' il caso della regione Lazio dove si registrano le peggiori performance d'Italia, e dove la tassazione ha raggiunto livelli insostenibili. Così che i cittadini si trovano costretti a pagare per l'incapacità di arginare disorganizzazione e fenomeni di corruzione. E proprio nel Lazio si evidenziano casi di funzionari o dirigenti che, pur essendo stati condannati per comportamenti illeciti ai danni dell'ente pubblico nel quale operavano, continuano a ricoprire incarichi apicali, facilitando la reiterazione del reato. Un'amministrazione attenta ha il dovere di rimuovere, dalle posizioni dirigenziali, gli autori accertati di episodi corruttivi e di concussione, in modo da scongiurare il ripetersi di fenomeni delittuosi. Prevenire e combattere episodi di corruzione devono essere tra le priorità di una pubblica amministrazione, a maggior ragione quando c'è di mezzo la salute dei cittadini”. Di Pietro e Palagiano chiedono ai Ministri, nell'ambito delle proprie competenze, di intervenire “per rimuovere tali anomalie e per ripulire le istituzioni e gli enti pubblici italiani dalla piaga della corruzione e della concussione”.

FIAT: BELISARIO (IDV), DA FORNERO INFORMATIVA DAVVERO MISERA = Roma, 15 mar. – L'informativa del ministro del Lavoro Elsa Fornero in aula al Senato sulla situazione della Fiat “e' stata assolutamente inutile, non ha dato alcuna risposta alle questioni piu' preoccupanti: produttivita', difesa dei posti di lavoro, rispetto dei diritti e rilancio degli stabilimenti”. Lo afferma il capogruppo dell'Idv a palazzo Madama Felice Belisario. “Ci assumeremo -aggiunge- noi la responsabilita' di chiarire gli aspetti che il ministro non ha voluto affrontare nella conferenza stampa che terremo oggi in Senato con i tre operai di Melfi che la casa torinese non fa rientrare in fabbrica. Se il Lingotto ha avuto valanghe, o meglio, 'paccate' di miliardi da parte dello Stato, abbiamo tutti il diritto di pretendere garanzie e rispetto della legalita'. Non si tratta solo di politica industriale, e' politica dell'occupazione. Troppo comodo dire che le imprese fanno le imprese e il governo fa il governo, cosi' come ha sostenuto il ministro Fornero, si tratta di un' affermazione davvero misera e offensiva nei confronti del Parlamento”. “L'esecutivo deve governare i processi di sviluppo del Paese e dal primo gruppo industriale italiano deve pretendere il rispetto delle sentenze della magistratura. Il governo deve agire per far cessare la politica discriminatoria e antisindacale che Marchionne adotta in tutti gli stabilimenti. Il ministro Fornero deve convocare i vertici per chiedere un piano industriale, trasparente e dettagliato, per il futuro degli investimenti. Temiamo che Fiat si appresti a trasferire i centri decisionali fuori dall'Italia: sarebbe gravissimo se si venisse a sapere, a babbo morto, che qualche esponente di questo o di altri governi ne fossero a conoscenza”, conclude Belisario.

LAVORO. FIAT, IDV: FORNERO RETICENTE, MANDI ISPETTORI IN FABBRICA SENATORI INCONTRANO OPERAI MELFI: LEGALITÀ DA CONQUISTARE Roma, 15 mar. – Dal ministro Elsa Fornero e' arrivata una “risposta sollecita ma insufficiente, reticente e goffamente rassicurante nei confronti del parlamento”. Cosi' il presidente dei Senatori dell'Idv Felice Belisario commenta l'informativa di stamattina sulla Fiat. Incontrando gli operai della Fiat di Melfi licenziati e poi reintegrati il senatore osserva che Fornero non al Senato “non ha detto nulla. Da un ministro tecnico con competenze sull'occupazione, non vorrei sulla disoccupazione come il precedente ministro, ci aspettavamo di piu'”. Rispetto al caso di Melfi Belisario osserva che si tratta di una situazione “emblematica del fatto che la legalita' sia un principio da conquistare. Gli operai sono stati licenziati e reintegrati ma la Fiat non li fa rientrare in fabbrica, ne offende la dignita'”. Per questo l'Italia dei valori ha presentato un interrogazione al ministro Fornero affinche' “mandi gli ispettori” nelle fabbriche del lingotto e in cui si chiede “quali azioni concrete il ministro intenda porre in essere al fine di ottenere- si legge nel documento- da parte di Fiat il rispetto delle sentenze e per ottenere la cessazione degli atteggiamenti vessatori e discriminatori nei confronti dei lavoratori”. Il dipietrista poi si augura che il governo “non faccia alcun pastrocchio sull'articolo 18. Abbiamo presentato un interrogazione per chiedere di toglierlo dal tavolo ma Schifani e' duro d'orecchio e non l'ha ancora calendarizzata”. Infine l'operaio Giovanni Barozzino chiede che “la politica si faccia carico della sentenza. Lo stato ci faccia tornare alla nostra normalita', al nostro posto di lavoro”.

ART.18: BELISARIO, SCHIFANI NON CALENDARIZZA MOZIONE IDV ROMA, 15 MAR – ''Il governo si e' gingillato sull'articolo 18, ci auguriamo non facciano pastrocchi. Non a caso abbiamo presentato una mozione ma Schifani e' duro d'orecchi e ancora non la calendarizza''. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama a sostegno dei tre operai Fiom della Fiat di Melfi, Marco Pignatello, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte, licenziati e reintegrati dal giudice e tenuti fuori dall'azienda anche se stipendiati. La mozione sull'art 18 dell' Idv impegna il governo a tenere la questione fuori dalle trattative sulla riforma del lavoro. Se messa in votazione probabilmente non passa ma sicuramente mette in difficolta' il Pd.

RIFIUTI: IDV, DL PESSIMO FIGLIO DELLA CULTURA DELL'EMERGENZA = Roma, 15 mar. – “Un dl pessimo figlio della cultura, tutta italiana, dell'emergenza”. Boccia cosi' il dl ambiente all'esame della Camera, il capogruppo dell'Idv, Massimo Donadi. Ed osserva: “non si danno competenze ed autonomia ai comuni e alle province”, si accentra “secondo una logica che non ha mai portato a nulla”.

Rifiuti: Donadi (Idv), maggioranza sempre piu' divaricata = Roma, 15 mar – ''Al di la' del singolo voto e del singolo ordine del giorno e' sempre piu' evidente che la maggioranza che sostiene questo governo si sta giorno dopo giorno divaricando'' Lo afferma il presidente dei deputati dell'Idv, Massimo Donadi, parlando con i cronisti a Montecitorio a proposito della battuta d'arresto del governo che e' andato sotto due volte sugli ordini del giorno al decreto legge Ambiente.

GOVERNO: DONADI, VERTICE SARA' DIALOGO TRA SORDI = ORTICARIA PER ALFANO TRA RAI E GIUSTIZIA Roma, 15 mar. – Il vertice in programma stasera tra Monti e i leader dei partiti maggiori “sara' un dialogo tra sordi, perche' quando si parla di Rai e di anti-corruzione ad Alfano viene l'orticaria. Ma il governo non puo' essere a sovranita' limitata”. Cosi' il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, sul confronto tra il premier, Bersani, Alfano e Casini.

BANCHE: DONADI,GOVERNO IGNORA LAVORO, ASCOLTA SOLO BANCHIERI
– ROMA, 15 MAR – ''Il governo ignora lavoratori e piccole e medie imprese, ma e' sensibilissimo alle richieste delle banche''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''La norma sui conti correnti senza spese, come abbiamo denunciato sin dal primo momento, e' stato un tentativo scomposto e raffazzonato di mascherare il fatto che il governo, a introdurre principi di liberalizzazioni reali sulle banche, manco ci aveva provato. Il ritiro della norma oggi dimostra un'altra cosa ancora piu' grave: gli agricoltori di tutta l'Italia possono anche scendere in piazza, cosi' come i precari, gli operai, gli artigiani o i commercianti e tutti le categorie di lavoratori e piccoli imprenditori senza smuovere il governo di un solo millimetro dalle proprie scelte, per quanto inopportune ed improvvide. E' bastato, invece, che qualche dirigente dell'Abi minacciasse le dimissioni per indurre il governo a una retromarcia immediata. Dopo tutto cio', il governo non pretenda che gli si creda quando parla di equita''', conclude.

LIBERALIZZAZIONI: DONADI (IDV), GOVERNO IGNORA IMPRESE, ASCOLTA SOLO BANCHE = Roma, 15 mar. – ''Il governo ignora lavoratori e piccole e medie imprese, ma e' sensibilissimo alle richieste delle banche”. E' quanto sostiene il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “La norma sui conti correnti senza spese, come abbiamo denunciato sin dal primo momento, e' stato -aggiunge Donadi- un tentativo scomposto e raffazzonato di mascherare il fatto che il governo, a introdurre principi di liberalizzazioni reali sulle banche, manco ci aveva provato”. “Il ritiro della norma oggi dimostra un'altra cosa ancora piu' grave: gli agricoltori di tutta l'Italia possono anche scendere in piazza, cosi' come i precari, gli operai, gli artigiani o i commercianti e tutti le categorie di lavoratori e piccoli imprenditori senza smuovere il governo di un solo millimetro dalle proprie scelte, per quanto inopportune ed improvvide”, sottolinea Donadi. “E' bastato, invece, che qualche dirigente dell'Abi minacciasse le dimissioni per indurre il governo a una retromarcia immediata. Dopo tutto cio', il governo non pretenda che gli si creda quando parla di equita''', conclude Donadi.

GAY: CASSAZIONE; DONADI, POLITICA SEMPRE IN RITARDO – ROMA, 15 MAR – ''E' possibile che in questo paese, quando si parla di temi etici e di diritti civili, la politica arrivi sempre in ritardo? E' accaduto nel recente passato con la vicenda di Eluana Englaro. Stavolta, sul tema della coppie gay, e' la Cassazione a prendere atto dei cambiamenti sociali e ad esprimersi in base al diritto'': cosi' il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Non pretendiamo leggi rivoluzionarie – aggiunge – ma che il Parlamento sia almeno in grado di leggere la realta' sociale, comprenderne i mutamenti, e legiferare in maniera conseguente. E' necessaria una legge che tuteli le coppie omosessuali, come stabilito dalla Cassazione''.

AGRICOLTURA: DONADI (IDV), IN PIAZZA PER DIRE NO ALL'IMU SUI GRANAI E AGLI OGM Roma, 15 mar – “Siamo qui in piazza per una grande battaglia in difesa dell'agricoltura italiana, contro un Governo che non ne sta azzeccando una. Hanno equiparato le rimesse agricole ad attività industriali costringendole a pagare l'Imu. Siamo qui anche per dire no agli Ogm contro un Governo e un ministro che stamattina ha dimostrato di non sapere cosa è Ogm e cosa no”. Così Massimo Donadi (Idv), a margine della manifestazione organizzata questa mattina dalla Coldiretti in Piazza Montecitorio, per la difesa del Made in Italy.

BCE: LANNUTTI (IDV), CON 'CURA MONTI' CROLLO FIDUCIA CONSUMATORI – Roma, 15 mar – “La 'cura Monti', che sta risanando i bilanci delle banche a danno di famiglie, lavoratori, pensionati e risparmiatori traditi con l'aumento delle accise, dell'Iva sui generi di prima necessità e dei carburanti, sta sortendo i suoi effetti nella fiducia dei consumatori italiani, che alla fine del 2011 e' scesa a livelli che non si registravano dall'esplosio ne della crisi dei mutui nel 2008”. Lo afferma il Capogruppo IdV in Commissione Finanze al Senato commentando il bollettino mensile della Bce. “Il Governo deve dimostrare di non essere al servizio degli interessi dei potentati economici e finanziari, smetta di assecondare le finte dimissioni congelate di Mussari, che certo i consumatori non rimpiangerebbero: si preoccupi piuttosto delle gravissime difficoltà delle forze produttive del Paese, famiglie e imprese strozzata dal mancato accesso al credito da
parte di un sistema bancario che – conclude Lannutti – continua a generare ostilità e sfiducia”.

Banche/ Idv: Conti correnti non obbligatori se non gratuiti Lannutti: Gravissimo preoccuparsi istituti anzichè povera gente Roma, 15 mar. – “Se il governo dovesse revisionare il decreto liberalizzazioni intervenendo sulla gratuità dei conti correnti per i pensionati che percepiscono una pensione fino a 1.500 euro al mese, allora ha il dovere di cancellare la norma che li obbliga ad aprire un conto corrente o ad utilizzare una carta di credito per continuare ad ingrassare i banchieri”. Lo ha sottolineato il Capogruppo IdV in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. “E' gravissima – aggiunge – l'affermazione di Gianfranco Polillo, il quale ha il coraggio di dire che la misura rischia di essere un danno per le banche. Sottosegretari all'Economia e partiti di maggioranza sono tutti in ansia per 'poveri' oligarchi della finanza, infischiandosene delle ragioni di famiglie e imprese costrette a pagare tassi di interessi e costi di gestione dei conti correnti più alti d'Europa”. “La smentita del Sottosegretario De Vincenti non basta, alle parole devono seguire i fatti per dimostrare di non essere Abi-dipendenti e di non farsi condizionare dalla recita a soggetto delle banche. L'IdV – ha concluso Lannutti – non si arrende, continuando a stare al fianco delle forze produttive del Paese: lasciamo la responsabilità politica e morale, che rischia di diventare complicità delle malefatte, ad altri soggetti che vanno a braccetto coi banchieri mentre i cittadini sono in ginocchio”.

AFGHANISTAN: CAFORIO (IDV), GOVERNO ACCOLGA RICHIESTA RITIRO KARZAI – Roma, 15 mar – “La richiesta del Presidente Karzai conferma quello che l'Italia dei Valori afferma da tempo: in Afghanistan siamo impegnati in una missione di guerra e veniamo percepiti come colonizzatori e non come operatori di pace. E' significativo che sia il Governo afghano a diffidarci dal rimanere oltre il 2013, l'Esecutivo venga in Aula a spiegarci se intende accogliere o meno la richiesta di ritiro delle truppe. E' evidente che a questo punto ostinarci a prolungare la nostra permanenza sarebbe gravemente irresponsabile”. Lo dichiara il Capogruppo IdV in Commissione Difesa al Senato, Giuseppe Caforio. “La missione in Afghanistan -aggiunge – sta costando al nostro Paese un prezzo inaccettabile, soprattutto in termini di vite umane. Il Presidente Karzai ha manifestat o la propria volontà di gestire autonomamente la sicurezza del Paese, il che rende ancora più ingiustificabile la presenza militare sul territorio. Ora che è venuto meno anche il pieno sostegno del Governo locale, i rischi per i nostri soldati aumenteranno esponenzialmente e la tensione sociale nel Paese potrebbe diventare incontrollab ile. Il Governo deve riflettere seriamente sull'incolumità dei nostri ragazzi, ora più in pericolo che mai: l'Esecutivo – conclude Caforio – ponga subito fine ad una missione di guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare per il bene di tutti”.

EDITORIA: EVANGELISTI (IDV), VICINI A RIFORMISTA. TAVOLO PER TESTATE IN CRISI – Roma, 15 mar – “Quando chiude un giornale ci si dovrebbe rammaricare, quando chiuderà il Riformista ce ne faremo una ragione>>. Parola di Maurizio Gsparri (Capogruppo Pdl al Senato). Ora, non è certamente colpa del senatore Gasparri se il Riformista sta per chiudere. Ma le sue parole sono l'ennesima triste conferma del “senso di Gasparri per il pluralismo dell'informazione”, quel Gasparri padre della legge sul conflitto di interessi. Noi ci faremo una ragione quando quel monumento al conflitto di interessi, che porta la sua firma, sarà abbattuto per sempre. Allora si che potremmo gioire davvero e farcene una bella ragione!” lo scrive Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo IDV alla Camera, sulla sua pagina facebook. “Quando un giornale chiude, invece, ci si deve rammaricare. Punto e basta. Perché, ci piaccia o no, è un contributo in meno al dibattito politico-culturale che in questi anni, da quando è nato, il Riformista ha contribuito ad arricchire. Ci piaccia o no è una voce per la democrazia che si spegne. Dunque, oggi, esprimiamo solidarietà alla redazione e a quanti prestano la loro opera al Riformista, augurandoci che possa essere trovata una via d'uscita ed esperita ogni via per salvare il quotidiano ed il futuro dei suoi lavoratori, così come per il Manifesto e Liberazione”. Facciamo nostro l'appello della redazione “ci si provi ancora!”. Non si spenga la luce arancione di quel giornale.

OGM: MESSINA (IDV),A CHE GIOCO GIOCA CLINI? CATANIA RISPONDA – ROMA, 15 MAR – ''Clini sta tentando di indorare l'amara pillola degli OGM. Ci chiediamo a che gioco stia giocando il ministro dell'ambiente che, per statuto, dovrebbe tutelare e valorizzare la biodiversita' del nostro Paese''. Lo dichiara Ignazio Messina, deputato IdV in Commissione Finanze e Responsabile Nazionale Dipartimento IdV Agricoltura e Pesca. ''Possiamo discutere molto sul principio di precauzione e sulla validita' economica degli OGM ma alla fine – aggiunge il deputato – la realta' e' che rendono l'agricoltore obbligato a rimanere collegato ad una multinazionale che lo usa come terminale del suo business''. Prosegue Messina: ''Clini parla di ricerca, ma non possiamo confondere la ricerca, che e' di per se' da favorire, con l'impiego di OGM per la produzione agricola. Gli OGM non sono soltanto un insulto alla biodiversita' ma sarebbero un suicidio commerciale per la nostra agricoltura italiana fatta di piccole aziende e di una varieta' incredibile di prodotti e di sapori''. ''Le mille agricolture italiane – continua il deputato – che hanno costruito un brand a livello planetario, vendono non solo un prodotto o un sapore. Con il nostro vino o la nostra pasta o il nostro olio, noi vendiamo anche e forse sopratutto un territorio, un modo di vivere e di fare agricoltura. Ma chi verrebbe piu' nelle Crete Senesi se fossero seminate con prodotti OGM? Chi comprerebbe piu' i nostri vini se intorno a quei profumi si seminassero OGM?''. Conclude il Responsabile IDV Agricoltura: ''Chiediamo al Ministro Catania di intervenire sulla questione affinche' si eviti di subire le pressioni di qualche multinazionale perche' per l'Italia, utilizzare OGM, significherebbe la rovina del nostro sistema agricolo''.

OGM, DI NARDO (IDV): APERTURA CLINI PERICOLOSA E SCONCERTANTE
Roma, 15 mar – “L'apertura del ministro Clini sugli ogm è pericolosa e sconcertante. Purtroppo, è la ciliegina sulla torta dell'operato di un governo che ci riserva ogni giorno una brutta sorpresa. Se si dà il via libera in Italia ai prodotti geneticamente modificati, e che possono quindi essere realizzati ovunque, non ci potrà essere competizione per noi. Le sementi devono essere semplicemente ogm free”. Lo dichiara il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Agricoltura, che aggiunge: “Tra l'altro, fino a quando dalla ricerca non arriverà l'assoluta certezza che gli Ogm non sono dannosi per la salute, per il principio di precauzione, l'Italia dei Valori andrà avanti con la battaglia contro gli organismi geneticamente modificati. Non si può mai e per nessun motivo prescindere dalla sicurezza alimentare. Il ministro dell'ambiente e dell'agricoltura ha davvero esagerato, che almeno specifichi il divieto assoluto di sperimentazione in campo aperto. La nostra agricoltura va difesa con meccanismi di tutela, perché la forza dell'Italia – conclude Di Nardo – sta proprio nell'essere diversi e non omologati”.

Ogm/ Idv: Da Clini parole più simili a lobbista che a un ministro Mura: Dovrebbe governare Paese, non sponsorizzare settori Roma, 15 mar. (TMNews) – “A che è servito esiliare i lobbisti da Camera e Senato se poi qualche ministro, come Clini, invece di governare, sponsorizza alcuni settori come gli Ogm?” Lo ha sritto su Twitter Silvana Mura, deputata di Idv.

OGM: DI GIUSEPPE (IDV), CUI PRODEST LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI ?
– Roma, 15 mar – “Ritengo incredibile quanto espresso dal Ministro Clini sugli OGM nel corso della sua intervista.” – cosi, in una nota, l'on. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Agricoltura, al termine dei lavori di Commissione – “La sua posizione di apertura è inspiegabile sia da un punto di vista tecnico che politico; mi domando se non ci siano interessi dietro queste dichiarazioni che tra l'altro non competono al Suo Ministero, perché dovremmo sacrificare il Made in Italy per aprire agli OGM, cui prodest? La strategia su cui puntare – prosegue l'On. Di Giuseppe – è quella del rispetto per la tradizione valorizzando la diversità biologica e curando i riconoscimenti di denominazione a marchio DOP e IGP italiane, ma per far ciò bisogna valorizzare il territorio e le produzioni tipiche, invece di favorire gli interessi economici delle multinazionali, preoccupandoci anche delle incognite per la salute dei cittadini che gli OGM possono nascondere. A tal proposito desidero ricordare, alcuni aspetti scientifici per cui gli OGM sono oggi considerati pericolosi per la salute, in primis la depauperazione di complessi vitaminici e pro-vitaminici non più presenti negli alimenti, con conseguente possibile incremento delle malattie degenerative come ad esempio il Cancro. Poi i rischi connessi alle mutazioni genetiche delle piante ed ancora l'intossicazione cronica di cibi a causa di sostanze tossiche insetticide contenute nelle piante per renderle resistenti ai parassiti. A questi dati allarmanti si aggiunge il rischio di una graduale ed irreversibile scomparsa delle diversità biologiche, cioè della normale flora naturale. Le coltivazion i transgeniche arrecheranno infatti una gravissima minaccia alle zone ricche di biodiversità.Ecco perché noi dell'Italia dei Valori siamo contrari agli OGM. I consumatori italiani oggi sono più informati,- conclude la Di Giuseppe- conoscono queste criticità e per questo non vogliono OGM sulle loro tavole”.

BANCHE: MURA (IDV), CHI SA SE QUESTA VOLTA GOVERNO E' D'ACCORDO CON POLILLO? – Roma, 15 mar – “Il sottosegretario Polillo ha dichiarato che il governo cancellerà la norma sui conti correnti gratuiti per le pensioni fino a 1500 euro. Chi sa se questa volta il governo è d'accordo?” Lo scrive su twitter l'on. Silvana Mura deputata di Idv

GIUSTIZIA: IDV, TESTIMONI ABBANDONATI DALLO STATO – ROMA, 15 MAR – “Ho presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno affinché il governo intervenga immediatamente e non abbandoni i testimoni di giustizia al loro destino”. E' quanto ha affermato il deputato dell'Italia dei Valori, Pierfelice Zazzera, dopo aver incontrato in Piazza Montecitorio Francesco Di Palo, testimone chiave di uno dei processi più importanti in Puglia che riguarda l'intreccio tra criminalità, imprenditoria e politica nella città di Altamura, la cui indagine è stata condotta dai magistrati antimafia Digeronimo e Pennisi, che sta proseguendo lo sciopero della fame. “Francesco Di Palo – aggiunge Zazzera – è stato completamente abbandonato dallo Stato – in quanto sono tre anni che continua ad essere un testimone di giustizia fantasma, poiché ancora in un programma di protezione provvisorio. Mi chiedo perché dopo tre anni non gli sia stato ancora riconosciuto il programma di protezione definitivo, considerato che il processo si giocherà proprio sull'attendibilità del testimone?” “Perché – conclude – non sono stati ancora rimossi gli inspiegabili ostacoli burocratici che impediscono a Di Palo di svolgere nella totale pienezza e serenità il ruolo di testimone di giustizia?”.

GAY: ASSOCIAZIONI, SU FAMIGLIA OK CASSAZIONE; POLITICA AGISCA = Roma, 15 mar. – Le coppie omosessuali hanno il “diritto alla vita familiare” anche se l'attuale legislazione non prevede la possibilita' del matrimonio gay. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione in una sentenza secondo quanto riferiscono le associazioni gay. La pronuncia, secondo il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini, “La Cassazione ha ragione. La sostanza della vita di coppia tra due persone dello stesso sesso è omogenea alla vita di coppia di due persone coniugate. Cio' dimostra quanto il mancato riconoscimento delle coppie omosessuali sia una brutale discriminazione che va al piu' presto rimossa. L'IdV ha presentato una proposta di legge, a prima firma Di Pietro, sui Patti civili di solidarieta', che sull'onda dell'enorme successo della legge in Francia, riconosce diritti alle coppie conviventi omosessuali ed etero. Una legge di civilta' che dovrebbe essere discussa e approvata dal Palamento per far si' che l'Italia sia finalmente considerata un Paese europeo non solo per la moneta, ma anche per i diritti”.

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