MODIFICATE LE LETTERE DI PROPOSTA DI ACQUISTO PRIME SIGNIFICATIVE RETTIFICHE – IMPORTANTI VARIAZIONI ANCORA POSSIBILI LOTTA CONTRO IL TEMPO

1. VENDITE
Sono state già recapitate, a cura della competente Direzione Generale dei Lavori e del Demanio, a firma del Direttore Generale, le prime lettere di rettifica e chiarimento che nel contempo, azzerano i termini di 60gg. di tempo per decidere e rispondere alla proposta di acquisto. Questa nuova lettera raccomandata, che riportiamo integralmente in Allegato 1, recepisce in toto quanto richiesto da CASADIRITTO già con quanto riportato su “ECCO LE LETTERE” (Allegato 2) nella parte Allegato C alla lettera – Usufrutto.
Si tratta di questo.
Viene finalmente stabilito, nel caso di scelta dell’usufrutto previsto all’articolo 404, lettera a . DPR n. 90 del 15 marzo 2010, per coloro con almeno 65 anni che rientrano nei criteri previsti dal Decreto di Gestione Annuale, non è più previsto il versamento di alcuna caparra, ma il pagamento dell’intero usufrutto a vita, viene assolto con rateizzazione di un importo nella misura “fino al 20% del reddito mensile”. Questo importante distinguo, viene ora esplicitato anche nella parte allegati, inserendo appunto, come richiesto, un ulteriore allegato C 1. Quindi in questo caso, niente caparra del 5% dell’intero valore dell’usufrutto, come veniva evidenziato nella prima lettera raccomandata, e nuova decorrenza dei termini.
Questo è un risultato importate, anche alla luce dei scandalosamente esagerati, posti a base delle vendite. Non potendo comprare l’alloggio, visto gli altissimi prezzi, molte famiglie, dentro i requisiti, potranno salvarsi solo con l’usufrutto. Nella nuova lettera, di massima attenzione è la parte che recita “Eventuali necessità di ulteriore adattamento si rendano indispensabili all’esito della formalizzazione dell’intervento modifica normativa o di altra variazione di riferimento, saranno immediatamente comunicate alla S.V. da questa Direzione Generale.”
Quale “ Altra Variazione”?
E’ qui che potrebbe finalmente avverarsi quanto da sempre proposto da CASADIRITTO e cioè che l’usufrutto sia esteso alle stesse condizioni anche al coniuge convivente, qualora, successivamente all’atto notarile, il titolare del diritto dell’usufrutto, decedesse. Attualmente la norma prevede che per l’altro coniuge, venga previsto solo l’usufrutto legale, norma molto onerosa e difficilmente accessibile in quanto:
– le banche non accendono mutui per l’usufrutto;
– ad esempio per una persona 60 enne, l’usufrutto legale ha un costo pari al 60% dell’intero costo dell’immobile in vendita.
Una pura follia, alla quale occorre porvi rimedio.
IMPORTO FINO AL 20% DEL REDDITO MENSILE
Ancora da chiarire, magari con un nota applicativa, la norma che lega il pagamento “fino al 20% dell’importo mensile del reddito”. E’ importantissimo quanto si richiede e cioè che l’importo sia calcolato su un reddito al netto delle imposte. Questi redditi interessati alla norma sono medio bassi, si riferiscono a vedove, pensioni d’annata, personale escluso dal servizio per motivi di salute e andati in pensione molto prima del tempo, pensioni o redditi familiari monoreddito, reversibilità che normalmente “navigano da 800 a 1.800 euro al mese. Su tali importi anche la differenza tra netto e lordo, che è fatta dalle imposte dirette, IRPEF, IRPEF REGIONALE E COMUNALE e altre imposte, diventa decisivo. Tale precisazione non necessita di alcuna variazione normativa ma solo di una nota applicativa. Ma appunto, bisogna farla.
PREZZI INACCESSIBILI
Rimane inalterata la formulazione dei prezzi inaccessibili, già precedentemente evidenziata, e non documentata. Ritorniamo a chiedere che venga giustificata almeno da una scheda tecnica.
2. CANONI
Decreto del 16.3.2011 art. 2 comma 6. Variazione annuale ISTAT al 100%. Sappiamo come, su questo argomento dei canoni di mercato, quanto impegno ha profuso CASADIRITTO, anche in perfetta solitudine, in antitesi con quella parte della Difesa che va sotto il nome di “Obiettivo9”. Sono in corso e pendono presso i TAR di tutta Italia, con massima concentrazione presso il TAR del Lazio, oltre mille ricorsi. Il problema più grosso dei canoni folli, è concentrato sulle più importanti città del Centro Nord, quanto al Sud i canoni applicati si avvicinano con approssimazione e fatte le dovute eccezioni, all’importo derivante con la vecchia maggiorazione del 50%. Vedremo, aspettando con ansia le sentenze del TAR, che è prevista per il 30 maggio p.v. , facendo tanti auguri per le famiglie interessate. Ciò non toglie che in questa fase, si continui ad insistere, chiedendo che l’applicazione della variazione ISTAT sia ricondotta al 75%, come peraltro già era in vigore precedentemente.
3. DECRETO DI GESTIONE ANNUALE REDDITI 2010.
Ora art. 306 comma 2 D. Lgs. N. 66 del 15.3.2010.
Il Decreto, come noto, già firmato dall’ex Ministro La Russa, non è mai andato alla Corte dei Conti. E’ stato messo su un binario morto. Ciò rende impossibile una corretta applicazione dei redditi 2010 ed altre normative collegate, a meno che non si vogliano aprire altri scenari con prevedibili conseguenze ed implicazioni di carattere amministrativo, economico, giuridico e giudiziario, derivanti da applicazioni indebite di canoni di mercato, irriguardose non applicazioni della Legge 104, con contenziosi insostenibili sia per gli utenti che per la stessa Amministrazione tramite i Comandi Periferici sui quali in alcuni casi sorgono forti dubbi sulla loro capacità gestionale, con il loro comportamento imbarazzante.
Ricordiamo ancora quanto è accaduto presso un Comando della Capitale presso il quale sono accaduti almeno due episodi che vede come protagonista un suo componente i cui atteggiamenti sono stati sottoposti in seguito a rilievi e pesanti osservazioni da parte dei suoi superiori. Tutto questo ci fa ritenere a rischio, l’applicazione corretta di più decreti annuali ( quello del 2010 e del 2011 di prossima emanazione) nel groviglio amministrativo che ne deriverebbe. Per paradosso potrebbero essere emessi anche recuperi forzosi indebiti per “sfondamento” del reddito. Solo un tempestivo intervento in extremis potrebbe evitare il peggio, considerando che già si è in piena consegna dei CUD relativi ai redditi del 2011.
QUEL POMERIGGIO……
Dopo quel pomeriggio, molto impegnativo, verso sera due persone ritornavano a casa, verso la Via Prenestina. Forse qualcosa si era mosso, altro si poteva ancora muovere. Fermarsi, fare una manutenzione possibile delle norme, poteva rappresentare un segnale non trascurabile di saggezza. Poi domani, sarebbe stato un altro giorno…. Ma si profilava un altro pericolo: il tempo, non certo quello meteorologico, che non giocava a favore.
Sergio Boncioli
14 marzo 2012.

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