Focus Idv del 16 Febbraio

CORRUZIONE. DI PIETRO: RATIFICARE SUBITO CONVENZIONE STRASBURGO
Roma, 16 feb. – “E' dal 1999 che l'Italia attende la ratifica della Convenzione di Strasburgo contro la corruzione. Non dobbiamo perdere altro tempo”. Lo dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Basterebbe l'approvazione di un solo articolo con un solo comma per ottenere la ratifica e metterci in linea con il resto d'Europa- aggiunge- cosi' si potrebbero risparmiare circa sessanta miliardi all'anno, visto che tanto si spreca per la corruzione. Non ci vuole molto. E' una normativa che conoscono tutti, persino la stragrande maggioranza dei delinquenti”.

CORTE CONTI: DI PIETRO, DDL ANTI-CORRUZIONE E' LETTERA MORTA – ROMA, 16 FEB – “L'Italia dei Valori condivide l'allarme lanciato dal presidente della Corte dei Conti sulla corruzione. In Parlamento abbiamo presentato diverse proposte di legge contro l'evasione, la mala amministrazione che giacciono da anni nei cassetti delle commissioni”. E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Il nostro disegno di legge per contrastare la corruzione, presentato da oltre un anno, è rimasto lettera morta, perche nessuna forza politica lo vuole mettere all'ordine del giorno della discussione del Parlamento. Purtroppo la politica continua a rimaner sorda e spesso fa parte di quel sistema denunciato oggi, basti notare l'altissimo numero di inquisiti e condannati per reati gravi presenti fra i banchi del Parlamento”. “In un momento di crisi economica cosi grave – sottolinea ancora il leader IdV – occorre riproporre con forza la questione morale in modo da contrastare quel connubio fra corruzione ed economia che paralizza qualunque crescita e sviluppo, tarpando le ali al futuro del nostro Paese. E' il momento di dire basta alla gara delle ipocrisie e chiediamo a tutte le altre forze politiche di esaminare e condividere al più presto le proposte in materia. Per dare il buon esempio servirebbe solo un giorno, tanto basta infatti per ratificare la convenzione di Strasburgo del 1999 in materia di lotta alla corruzione”. “Questa è già operativa negli altri Paesi dell'Unione europea, mentre in Italia, dove imperversa la corruzione, chissà perché il Parlamento di qualsiasi colore politico si è sempre rifiutato di ratificarla”, conclude.

FREQUENZE TV: DI PIETRO, GOVERNO PRIGIONIERO DI BERLUSCONI ROMA, 16 FEB – ''Oggi con la bocciatura dell'emendamento dell'Italia dei Valori, che imponeva di mettere subito all'asta le frequenze televisive, abbiamo avuto la conferma che questo Governo continua ad essere prigioniero di Berlusconi e dei suoi sodali''. Lo afferma il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, commentando l'inammissibilita' dell'emendamento al decreto sulle liberalizzazioni per cancellare il beauty contest. ''Mentre si chiedono sacrifici alla povera gente, ai giovani, ai pensionati, ai precari, si fanno lauti regali a Mediaset e alla Rai. In fondo – continua – siamo stati gli unici a denunciarlo sin dal primo momento, quest'esecutivo e' in vita grazie agli accordi sottobanco fatti anche di scambi tra frequenze regalate a Berlusconi e voti di fiducia da parte del Pdl. Anche questa volta, lo spot del Governo sul blocco del Beauty Contest si e' rivelato solo una bolla di sapone: fumo negli occhi dei cittadini che pagheranno sulla loro pelle. E' uno schiaffo agli italiani e l'ennesimo favore ai soliti noti. L'IdV non si arrende e proseguira' in solitudine questa battaglia, visto che questa pseudo maggioranza al completo continua a fare orecchie da mercante e a tacere rendendosi complice''.

===DI PIETRO, DA VATICANO NESSUNA COLLABORAZIONE SOSTANZIALE MOZIONE PER SAPERE COME MONTI VUOLE RAPPORTARSI CON LA CHIESA – ROMA, 16 FEB – 'Nell'inchiesta Mani Pulite la banca vaticana era un canale preferenziale, anzi il luogo di occultamento finale preferito per molto denaro frutto di corruzione. La stessa tangente Enimont, in parte, e' finita in Vaticano, come altre'. Antonio Di Pietro intervistato dal Fatto quotidiano parla delle gerarchie vaticane e dello Ior. 'Ho avuto rapporti istituzionali, anche da magistrato con le autorita' giudiziarie del vaticano – dice Di Pietro – e ho capito che ci sono due Chiese. C'e' la Chiesa di popolo, di servizio, di fede e c'e' la Chiesa degli Affari, degli intrighi e soprattutto dell'omerta''. ''Tra le centinaia di rogatorie in tutto il mondo – ricorda Di Pietro – le risposte piu' insufficienti, anzi le piu' ipocrite le abbiamo ricevute dal vaticano. Non che ci raccontassero menzogne. Semplicemente non raccontavano'. Quanto alle imposte sugli immobili non di culto Di Pietro osserva: 'La Chiesa ha detto ha detto di essere disposta a collaborare. Di nuovo lo stesso meccanismo, grandi proclami, grande rispetto per le istituzioni, ma poi? La sostanza?'. 'Stiamo preparando una mozione per invitare il governo a chiarire come intende rapportarsi con la Chiesa se in rapporto di parita' o di subalternita'. Il rispetto di due Stati sovrani e' una cosa, la sudditanza e' un'latra. E parlo da cattolico. Ma si puo' essere buon cattolico soltanto se si vive in uno Stato laico'.

TANGENTOPOLI: DI PIETRO “SE NESSUNO SEMINA LE ERBACCE RICRESCONO” ROMA – “Per me Mario Chiesa ha rappresentato la chiave di accensione per far partire una macchina che stavamo preparando da 2-3 anni. La particolarita' e' stata che il nuovo codice penale, l'informatica e l'invenzione del fascicolo virtuale ci hanno permesso di aggregare una serie di dati”. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ospite a “Omnibus” su La7, e' tornato sull'inchiesta Mani Pulite a 20 anni dall'arresto di Mario Chiesa che la proietto' agli onori della cronaca. “Cossiga – ha aggiunto – non mi ha mai tolto la volonta' di andare avanti nelle indagini, anzi si aspettava molto dall'inchiesta perche' sapeva della degenerazione della politica. Lui ha avuto una grande attenzione, un grande rispetto e la speranza che si arrivasse a una soluzione”. Quindi sul significato dell'inchiesta e di quel periodo: “Cos'ha prodotto Mani Pulite? C'e' un campo pieno di erbacce, il contadino lo ara ma se nessuno lo semina poi le erbacce ricrescono. E' un ruolo che non spetta al magistrato ma alla politica: rifiuto che Mani Pulite abbia prodotto la Seconda Repubblica, se la politica non ha fatto quello che doveva fare e' perche' i protagonisti o sono quelli di una volta o sono i loro portaborse”.

OLIMPIADI. DI PIETRO: STOP NON COLPA MONTI MA DEL SISTEMA MALATO Roma, 16 feb. – “Sulla rinuncia alla candidatura di Roma per le Olimpiadi non mi sento di dare la colpa a Monti perche' non si puo' mettere la firma su una cambiale in bianco senza avere i soldi. In Italia purtroppo non c'e' ancora un rilancio etico della gestione della cosa pubblica: prendersela con Monti e non con il sistema malato e' assurdo”. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ospite questa mattina di Omnibus, su La7.

RIFORME. DI PIETRO: COMINCIAMO O E' COITUS INTERRUPTUS Roma, 16 feb. – “Non so se Monti in persona, ma il suo gruppo non finisce con le prossime elezioni. Alcuni continueranno a fare politica. Alle prossime elezioni i nuovi protagonisti proverranno in parte da questo governo, in parte da diversi movimenti, in parte dai sindaci. Ma deve cambiare la legge elettorale, altrimenti non si puo' andare al voto”. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, ospite questa mattina di Omnibus, su La7. “In questo sistema ogni volta uno lancia una riforma c'e' un altro che rilancia. Dobbiamo cominciare dal finanziamento ai partiti? Facciamolo. Dobbiamo cominciare dalla riduzione dei parlamentari? Facciamolo. Dobbiamo cominciare dalla legge elettorale? Facciamolo. Ma cominciamo, senno' e' un coitus interruptus!”.

ICI CHIESA, DI PIETRO (IDV): STIAMO PREPARANDO MOZIONE Roma, 16 feb – “Sono d'accordissimo sul fatto che determinate attività legate al culto siano esentate dall'Ici, ma questo – va da sé – non può valere per le attività commerciali”. Così Antonio Di Pietro in merito alla questione dell'Ici per la Chiesa cattolica. E commenta così l'emendamento annunciato dal governo per riservare l'esenzione ai soli immobili in cui si svolge in modo esclusivo attività non commerciale: “Monti è un tuttologo che dice sì a tutti, promette tutto a tutti perché sa bene di poter iniziare tutto senza bisogno di finire nulla, tanto la sua legislatura è a termine. Anche ieri, per esempio, il governo ha prorogato il superamento del sistema delle province dal marzo 2012 al marzo 2013”. E conclude: “Vedremo. Intanto stiamo preparando una mozione per invitare il governo a chiarire come intenda rapportarsi con la Chiesa, se in rapporto di parità o di subalternità. Il rispetto di due Stati sovrani è una cosa, la sudditanza di uno Stato all'altro è un'altra. E parlo da cattolico, ma si può essere un buon cattolico soltanto se si vive in uno Stato laico”.

Ici Chiesa, Di Pietro: No a esenzione per le attivita' commerciali Roma, 16 FEB – “Sono d'accordissimo sul fatto che determinate attivita' legate al culto siano esentate dall'Ici, ma questo, va da se', non puo' valere per le attivita' commerciali”. Cosi' il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro a Il Fatto Quotidiano sulla possibilita' del pagamento dell'Ici da parte della Chiesa cattolica. E sull'annuncio di Monti di un emendamento per riservare l'esenzione ai soli immobili in cui si svolge in modo esclusivo attivita' non commerciale, Di Pietro commenta: “Monti e' un tuttologo che dice si' a tutti, promette tutto a tutti perche' sa bene di poter iniziare tutto senza bisogno di finire nulla, tanto la sua legislatura e' a termine. Anche ieri, per esempio, il governo ha prorogato il superamento del sistema delle province dal marzo 2012 al marzo 2013. Ha fatto bella figura dicendo di aver eliminato un pesante fardello per l'amministrazione dello Stato, ma dopo la legge s'e' fatto la pandetta per posticipare l'impegno…”. Sulla vicenda Ici, annuncia Di Pietro, “stiamo preparando una mozione per invitare il governo a chiarire come intenda rapportarsi con la Chiesa, se in rapporto di parita' o di subalternita'. Il rispetto di due Stati sovrani e' una cosa, la sudditanza di uno Stato all'altro e' un'altra. E parlo da cattolico, ma si puo' essere un buon cattolico soltanto se si vive in uno Stato laico”.

MOLISE. IDV, CRITERI TRASPARENTI PER PARTECIPAZIONE AZIONARIA NELLO ZUCCHERIFICIO – “Servono criteri trasparenti ad evidenza pubblica affinché la partecipazione azionaria nella società Zuccherificio del Molise venga acquisita da soggetti competenti e affidabili. Pertanto, il governo deve porre in essere, quanto prima, iniziative che vadano in questa direzione”. Lo chiedono, in un'interrogazione Parlamentare il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e la deputata IdV, Anita Di Giuseppe, al ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera. “Lo Zuccherificio di Termoli, che rappresenta un'importante risorsa occupazionale non solo per la Regione Molise, negli ultimi anni, ha subito una forte crisi, tanto da legare la sua sopravvivenza alle politiche di aiuti messe in atto dalla Comunità Europea e dallo Stato. Il capitale della società è misto pubblico-privato e la Giunta regionale, in passato, ha delegato il controllo della governance a un socio privato, individuato però al di fuori di qualsiasi procedura di selezione sulla professionalità e sulla solidità industriale, patrimoniale, finanziaria, come richiesto dalla legge. Alla ricapitalizzazione per sventare il fallimento dell'azienda ha aderito, per il momento, solo il socio pubblico, ovvero la Regione Molise che ha anche potere decisionale. Ma la Regione non ha, a tutt'oggi, un piano immediato né tantomeno le idee chiare sul numero di ettari che verranno seminati, la durata della campagna, il numero di produttori di bietola sui cui fare affidamento. Inoltre, l'analisi dei bilanci dello Zuccherificio relativi al triennio 2008-2010 evidenzia l'andamento dell'azienda in palese disequilibrio economico e finanziario. La strategia messa a punto dall'Esecutivo regionale, a fronte dell'ingente mole di capitale pubblico investito nello Zuccherificio del Molise, ha dimostrato il suo fallimento nella prospettiva di rilancio del settore alimentare. Perciò chiediamo al ministro Passera quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, per risolvere tale problema”.

Liberalizzazioni, Idv: Su beauty contest governo protegge oligopoli Roma, 16 FEB “Il governo delle finte liberalizzazioni si nasconde dietro la declaratoria di inammissibilita' da parte del presidente della decima commissione del Senato dell'emendamento Idv per cancellare il beauty contest e decide cosi' di non mettere all'asta le frequenze televisive. Gettando la maschera, l'esecutivo Monti dimostra di volersi occupare solo dello sviluppo economico dei poteri forti. Nonostante le promesse, le dichiarazioni e le conferenze stampa viene tutelato l'azionista di maggioranza del governo, l'onorevole Berlusconi, nel silenzio di Pd e Udc che, in questo modo, diventano corresponsabili di questa nuova porcheria”. Lo dichiarano il presidente dei senatori dell'Italia dei valori, Felice Belisario e il capogruppo in commissione Attivita' produttive Patrizia Bugnano che aggiungono: “Il decreto sulle liberalizzazioni si e' rivelato utile solo a proteggere gli oligopoli. L'emendamento dell'Idv per la revoca del beauty contest, infatti, e' stato dichiarato inammissibile solo per regalare a Mediaset, Rai e Telecom le frequenze tv senza indire un'asta pubblica. E' l'ennesima occasione sprecata per accrescere la concorrenza e il pluralismo nel mercato televisivo, che causera' alle casse dello Stato una perdita di svariati miliardi di euro. E' una vergogna scandalosa – concludono Belisario e Bugnano – chiedere sacrifici ai cittadini per poi regalare beni pubblici ai padroni del mercato tv”.

Corruzione: Belisario, portare in aula Senato Convenzione Strasburgo = Roma, 16 feb – ''Adesso basta. In Senato non voteremo piu' alcun calendario d'Aula che non preveda almeno la ratifica della Convenzione di Strasburgo, che agevolerebbe l'inserimento nel nostro ordinamento delle norme anticorruzione''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario sottolineando che ''la Corte dei Conti certifica oggi quello che l'IdV va dicendo da tempo: la corruzione e il malaffare sono presenti nel Paese in dimensioni di gran lunga superiori a quelle che vengono spesso percepite''. ''L'IdV, sia alla Camera che al Senato – continua Belisario – ha portato avanti una dura battaglia contro la corruzione ma e' rimasta sempre sola e inascoltata. A lanciare slogan per la trasparenza si fa presto, quando poi tocca passare ai fatti la storia si ripete e l'iter parlamentare procede a passo di lumaca. E' una questione morale, ma anche economica. Non ci vuole un tecnico – conclude Belisario – per capire che corruzione e malaffare sono tra i fenomeni che piu' disincentivano gli investimenti nel nostro Paese e di conseguenza ne bloccano lo sviluppo e la crescita. E' ora di voltare pagina sul serio''.

RAI. BELISARIO: COMMISSARIARE VERTICI E CON RIFORMA VIA PARTITI Roma, 16 feb. – “Da tempo ormai viale Mazzini e' occupato abusivamente da lottizzatori professionisti, che hanno determinato il declino sempre piu' inesorabile del servizio pubblico. A forza di spartire poltrone la Rai e' diventata una societa' per azioni nelle mani dei partiti. Una riforma della governance e' prioritaria, ma prima bisogna commissariare subito i dirigenti aziendali”. Lo dice il capogruppo Idv al Senato Felice Belisario. “Per rilanciare il servizio pubblico- aggiunge- bisogna renderlo indipendente dalla politica, la Rai deve rispondere solo ai cittadini e non alla volonta' che i partiti impongono tramite i vertici che hanno nominato. La polemica sul Festival di Sanremo e la partecipazione di Adriano Celentano e' l'ultima conferma della inaccettabile strategia di Lorenza Lei: penalizzare le voci scomode anche se riscuotono il consenso dei cittadini. Il dg Rai dev'essere la prima a fare le valige, subito dopo- conclude Belisario- il Parlamento dovra' occuparsi di una riforma che elimini le ingerenze dei partiti e, superando la legge Gasparri, garantisca il pluralismo e l'autonomia del sistema radiotelevisivo”.

Riforme/ Idv a Schifani:Su regolamenti serve relatore opposizione ”Con nuovo governo, tutti i relatori oggi sono di maggioranza” Roma, 16 feb. – Felice Belisario, capogruppo Idv in Senato, ha chiesto al presidente Renato Schifani di nominare anche un relatore di minoranza per la riforma dei regolamenti parlamentari. “L'informazione istituzionale deve essere almeno completa: ho contestato nella Giunta per il Regolamento il metodo usato per avviare la discussione del nuovo Regolamento del Senato. Quando nel gennaio 2009 il presidente Schifani propose la nomina dei colleghi Quagliariello (PdL) e Zanda (Pd) quali relatori, pur rilevando l'opportunità che altri Gruppi fossero coinvolti già nella redazione di un testo base, aderii alla indicazione – ha spiegato Belisario – perché si trattava di un esponente di maggioranza ed uno di opposizione. Oggi ho evidenziato che tale condizione è venuta meno, in quanto i relatori appartengono alla stessa maggioranza”. “Per questo – ha aggiunto Belisario – formalizzerò la richiesta al presidente Schifani di un relatore di minoranza appartenente al mio Gruppo, che ha presentato una corposa e sostanziale modifica regolamentare fin dal novembre 2008. La proposta in campo, illustrata dai colleghi Quagliariello e Zanda, non è affatto bipartisan e non è, dunque, rappresentativa della nuova realtà parlamentare creatasi con la nascita del Governo Monti. Sappiamo – ha concluso il presidente dei senatori dipietristi – che va approvato il nuovo Regolamento, ma questo deve avvenire al più presto e nel rispetto delle diverse sensibilità, senza ricorrere a pericolose forzature”.

LAVORO: IDV, FLESSIBILITA' SALARIO? AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE = Roma, 16 feb. – “Al peggio non c'e' mai fine: risparmiateci tempo, inutili tavoli di trattativa e diteci che la gente in Italia deve lavorare gratis. Le riforme ambiziose che invoca la Bce di Mario Draghi sono in realta' il sogno di chi vorrebbe un lavoratore equiparato ad uno schiavo”. Lo dichiarano il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario e il responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi. “La Bce consiglia di riformare il mercato del lavoro rendendolo piu' flessibile perfino nella possibilita' per l'impresa di variare le componenti dirette e indirette della retribuzione. Cio' significherebbe far saltare i salari minimi contrattati mentre per noi flessibilita' di salario significa legare aumenti salariali al miglioramento dei fattori di competitivita' dell'impresa. Quindi una tendenza verso l'altro di efficienza, produttivita' e professionalita', mentre la Bce propone una strada semplicemente al ribasso, mettendo in concorrenza i salari italiani con i salari cinesi come unico fattore variabile. Insomma, lavoratori super precari nel posto e nel salario! Se questo e' l'obiettivo ideale della riforma su cui sta lavorando il governo -concludono Belisario e Zipponi- sappia che in parlamento e nelle piazze trovera' la strada sbarrata”.

CORRUZIONE: DONADI, DDL ANTICORRUZIONE FERMO DA UN ANNO IN COMMISSIONE Roma, 16 feb – “La lotta alla corruzione è una priorità politica ed economica, sociale e culturale, ma nessuno sembra prenderla sul serio. In Parlamento, presso gli uffici delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali, giace da più di un anno il Ddl anticorruzione , che ancora non è diventato legge. Sono anni che la Corte dei Conti fornisce dati spaventosi sulla corruzione, ma sinora dalla politica non è giunta risposta concreta. Tante parole, ma solo quelle. Invitiamo il governo e tutte le forze politiche ad una forte azione parlamentare per approvare rapidamente una legge che stronchi un fenomeno che ha pesantissime ripercussioni su tutto il Paese”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

CORRUZIONE: IDV “INCOMPRENSIBILE SLITTAMENTO SU EMERGENZA NAZIONALE” ROMA – “L'immediata approvazione della legge anticorruzione e' di importanza strategica per gli effetti non solo di legalita', ma anche economici. Secondo la Corte dei Conti, infatti, la corruzione costa allo Stato ed al Paese 60 miliardi ogni anno. Una cifra enorme che viene gettata in un buco nero di sprechi e illegalita'. Italia dei Valori chiede certezze su un tema cosi' delicato e urgente e vuole sapere dal governo se ha intenzione di modificare il testo ed accogliere gli emendamenti che abbiamo proposto per inasprire e rendere piu' efficaci le sanzioni, oppure se vuole seguire le orme del passato esecutivo e della vecchia maggioranza, contrari ad accogliere qualsiasi emendamento alla parte penale”. Lo affermano in una nota congiunta il capogruppo dell'Idv alla Camera Massimo Donadi e il capogruppo in Commissione Giustizia Federico Palomba. “Vogliamo anche sapere se il governo intende chiedere la calendarizzazione del provvedimento in Aula in una data certa (magari entro la fine di marzo), in modo che i lavori di commissione vadano avanti celermente – proseguono -. Abbiamo sollevato questi temi in commissione, senza avere risposta dal ministro Severino. Per questo ribadiamo le nostre richieste e riteniamo incomprensibile lo slittamento e l'atteggiamento 'morbido' dell'esecutivo su una vera e propria emergenza nazionale”.

CRISI: ORLANDO (ANSA), BANCHE-MASSONERIA-VATICANO GOVERNANO PAESE – ROMA, 16 FEB – ''L'anomalia democratica e' che le banche, la massoneria e il Vaticano governano il Paese''. Cosi' il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, nel suo intervento ad un seminario organizzato dai Democratici in Rete di Goffredo Bettini. Orlando descrive un Paese senza un progetto per il futuro e critica alcune decisioni del governo Monti: ''Da qualche mese – afferma – stiamo assistendo a scelte inaccettabili, con l'introduzione di sistematiche patrimoniali, che sono pero' patrimoniali sui poveri''

CRISI: LANNUTTI (IDV), GOVERNO INFORMI SU REALE ENTITA' RISCHI FINANZIARI – Roma, 16 feb – “Non vorremo svegliarci una mattina e ritrovarci nella stessa condizione dei greci. Il governo deve dirci a quanto ammonta la reale entità dei titoli derivati in possesso del Tesoro e quali sono precisamente i relativi rischi per le finanze del Paese”. Lo dice il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione finanze, che ha presentato un'interrogazione in merito. “Secondo la rivista “International Financing Review” – prosegue Lannutti – il Tesoro italiano avrebbe in portafoglio strumenti derivati per un ammontare di 30 miliardi di euro. Si tratta in particolare dei cosiddetti cross currency swap e degli interest rateswap, strumenti utilizzati largamente dagli enti pubblici per gestire il rischio di cambio sui finanziamenti a medio-lungo termine. L'Italia ha già fatto un ingente (ab)uso di strumenti finanziari, una prassi che con l'ex ministro dell'economia Tremonti ha conosciuto un netto incremento. Se a questo si aggiunge la discrepanza tra tassi di mercato e interessi pagati, abbiamo una prova circostanziale che tali contratti sono ora in perdita, sebbene sia impossibile stabilire di quanto. Il volume totale delle “scommesse” sulla bancarotta dell'Italia, sotto forma di CDS, strumenti speculativi, ammonterebbe a 8.611 contratti per un controvalo re di 21 miliardi di euro. Segno questo che il mercato nutre serie preoccupazioni sulla capacità dell'Italia di tenere fede ai propri impegni. Dal presidente del consiglio Mario Monti – conclude Lannutti – ci aspettiamo ora risposte sulla reale situazione finanziaria del Paese”.

GIUSTIZIA: LI GOTTI (IDV), BERLUSCONI E PDL MENO ADATTI A DISPENSARE CONSIGLI Roma, 16 feb – “Berlusconi è il personaggio politico meno indicato per parlare di giustizia e i suoi cortigiani allo stesso modo sono condizionati dalla parola del capo”. A dichiararlo il responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori, senatore Luigi Li Gotti, che aggiunge: “da sempre in Berlusconi vivono il Berlusconi imputato e il Berlusconi condannato, pur poi in diversi processi godendo delle attenuanti generiche con conseguenzial e prescrizione. Quindi, è una persona che di fatto è stata condannata più volte ad alcuni anni di carcere ed è riuscito a schivarlo solo perché ha ottenuto l'approvazi one della legge che gli interessava: quella che ha dimezzato i termini della prescrizione, così come è accaduto, infatti, con la cosiddetta ex Cirielli. Ne consegue – conclude Li Gotti – che la materia gli provoca esclusivamen te reazioni allergiche e non può essere un buon consigliere in materia di serie riforme della giustizia. Lui pensa da imputato, lo capiamo, lo giustifichiamo. Non abbiamo bisogno, però, dei suoi consigli né di quelli dei suoi sodali”.

LIBERALIZZAZIONI, BUGNANO (IDV): BASTA INCIUCI PD-PDL-GOVERNO Roma, 16 feb – “Basta inciuci fra Pd, Pdl e governo. E' ormai palpabile che il lavoro di esame del provvedimento e degli emendamenti che si sta facendo in commissione è poco più di un pro forma, mentre le vere intese le stanno concordando i relatori di maggioranza con il governo fuori dalla sede deputata”. Lo dichiara la senatrice dell'Italia dei Valori, Patrizia Bugnano, a margine dei lavori della commissione attività produttive sul provvedimento liberalizzazioni. “Il timore – prosegue – è che questo provvedimento, già pieno di norme di facciata più che di reali misure per la competitività e la concorrenza, possa solo essere peggiorato. Le forze politiche che sostengono il governo sembrano più intenzionate a fare qualche favore alle lobby, che a modificare il decreto nell'interesse della collettività”.

DONNE. IDV: DA BELEN CADUTA STILE, MA FORNERO S'OCCUPI COSE SERIE
GOVERNO FIRMI CONVENZIONE DI ISTANBUL SULLA VIOLENZA Roma, 16 feb. – “Il tatuaggio inguinale esibito da Belen e' stato ovviamente una caduta di stile, ma noi al ministro delle pari opportunita' chiediamo di occuparsi meno della forma e piu' della sostanza”. Lo dice la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Idv in commissione lavoro. “Le nostre proposte a favore delle donne- continua Carlino-, come il ddl contro la discriminazione della donna nella pubblicita' e nei media e la mozione in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, sono da tempo ferme in Senato”. La dipietrista chiede quindi al ministro Fornero “di fare in modo che il governo firmi e ratifichi quanto prima la convenzione di Istanbul sulla violenza e di spingere l'acceleratore sulle politiche attive per il lavoro, a partire dal contrasto alle dimissioni in bianco fino al sostegno delle donne affinche' possano conciliare al meglio lavoro e famiglia, senza penalizzare ne' uno ne' l'altra”.

FISCO:MURA (IDV),MONTI CHIARISCA PASTICCIO SU PRELIEVO SCUDO
ROMA, 16 FEB – ''Lo stop imposto al prelievo straordinario sui capitali scudati, previsto dal decreto salva Italia, desta preoccupazione, perché a quanto si legge dai giornali sull'applicazione della norma sembra regnare una grande confusione''. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv e membro della commissione Bilancio della Camera. ''La norma di per se' era poco chiara – aggiunge – e a quanto si apprende l'agenzia delle entrate ha inviato con estremo ritardo le circolari esplicative e da ultimo sembra che il governo non ha ancora deciso con quale strumento legislativo imporrà lo slittamento dei termini e di quanto sarà questo slittamento temporale. L'unica cosa certa è che il governo ha messo a bilancio per il 2012 un introito di due miliardi che, soprattutto ad ascoltare le rimostranze delle banche non sembrano più così certi. Allo stato ci sono tutti gli estremi per chiedere al governo di riferire quanto prima sulla vicenda, magari in una riunione congiunta delle commissioni bilancio e finanze, dal momento che al di là del valore di principio che aveva l'imposizione straordinaria ai capitali scudati, si tratta di risorse indispensabili per conseguire gli obiettivi imposti dall'Europa''.

ICI: MURA(IDV), BENE MONTI, ORA ASPETTIAMO TESTO ROMA, 16 FEB – ''Le parole pronunciate da Monti sull'Ici per la Chiesa vanno molto bene, ora pero' vediamo come si tradurranno in norma, dal momento che come abbiamo visto gia' con la normativa attualmente in vigore, un aggettivo o un avverbio producono una consistente variazione di gettito'': cosi' Silvana Mura deputata di Idv. ''Che anche la Chiesa sia chiamata a pagare le tasse sugli immobili che utilizza per attivita' economiche e' una misura minima di equita', soprattutto in tempi di crisi. I tanti che gia' stanno alzando barricate – aggiunge – dovrebbero riflettere che l'Italia rischia di essere sanzionata pesantemente dall'Europa se non procede nel senso indicato da Monti, e far pagare ai cittadini italiani la tutela di quello che e' a tutti gli effetti un privilegio sarebbe davvero inaccettabile. Inoltre alla fine essere sottoposta al pagamento dell'Ici potrebbe giovare alla stessa chiesa, che – conclude – in quel caso risparmierebbe gli arretrati che la sanzione europea imporrebbe allo stato di esigere''.

INDIA: EVANGELISTI (IDV), TERZI CHIARISCA DINAMICA DEI FATTI Roma, 16 feb – “Ieri, nel sud indiano, due militari italiani di scorta al mercantile italiano Enrica Lexie avrebbero ucciso due pescatori indiani perché scambiati per pirati. E' dall'estate scorsa che militari e contractors privati sono ammessi a bordo delle navi italiane per fronteggiare il pericolo pirateria. Il provvedimento, contenuto nel decreto legge sul rifinanziam ento delle missioni militari all'estero, prevede l'imbarco di personale armato, a spese degli stessi armatori”. E' quanto si legge nell'interrogazione che Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo IDV alla Camera ha presentato oggi al ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi Sant'Agata. “Chiediamo al ministro degli Affari Esteri di fare chiarezza sull'effettiva dinamica dei fatti e se non ritenga opportuno, alla luce dei gravi fatti accaduti, di rivedere le norme sull'utilizzo di guardie private e contractors in funzione antipirateria, così come previsto dal decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali”, conclude Evangelisti.

ACCORDO UE-MAROCCO: IDV,O SOLO RICADUTE NEGATIVE Roma, 16 feb – “Il Gruppo Italia dei Valori ha opportunamente votato contro l'accordo approvato oggi dal Parlamento Europeo tra Unione Europea e Marocco sulla liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e della pesca”. Lo conferma il deputato Ignazio Messina, responsabile Nazionale del Dipartimento IDV Agricoltura e Pesca. “Come ha giustamente sostenuto presso i consessi europei il nostro europarlamentare Giommaria Uggias, riteniamo che questo accordo sottoponga il mercato italiano a ricadute economiche negative e che incida soprattutto sui territori maggiormente a vocazione agricola e pastorale. Non e' accettabile – sostiene Messina – l'immissione sul mercato di prodotti con prezzi piu' bassi, dovuti al mancato rispetto di standard di protezione ambientale e a condizioni di lavoro e fitosanitarie come quelle delle lavorazioni marocchine decisamente inferiori rispetto a quelle europee”. “A subire maggiorment e le conseguenze di questo accordo non saranno i Paesi del Nord Europa ma i Paesi europei del Mediterraneo, che dovranno competere al ribasso su produzioni come quelle delle arance o dei pomodori. Le nostre economie – continua il deputato – subiranno gli effetti di uno squilibrio esistente tra i possibili benefici di lungo termine per le grandi imprese di esportazione e i rischi che questa intesa implica nel breve periodo per i piccoli produttori agricoli”. “Certamente l'Ue tende a stipulare questi accordi per aprirsi a nuovi mercati e per incrementare le proprie esportazioni e capiamo anche le ragioni politiche sottese a quest'accordo ma queste aperture non possono penalizzare l'economia di intere aree comunitarie , soprattutto alla luce dell'attuale congiuntura economica recessiva. Per questo motivo – conclude Messina – seppur riconoscendo le buone intenzioni delle autorita' comunitarie nel proporre una tale intesa, sostengo fermamente la posizione contraria assunta dal Gruppo Italia dei Valori presso il parlamento europeo perche' occorre, in questo difficile momento, dare priorita' agli interessi dei nostri produttori locali che faticano a stare nel mercato e a reggere l'urto della concorrenza delle economie emergenti''.

LAVORO: ZIPPONI(IDV), ART. 18? VERO PROBLEMA E' PRECARIETA' – ROMA, 16 FEB – ''Il dato diffuso dal presidente dell'Istat sull'occupazione dei giovani, conferma che gli argomenti all'ordine del giorno dovrebbero essere la crescita economica e la lotta alla precarieta'. Monti, nel frattempo, continua a vedere lucciole per lanterne e a dichiarare che la modifica dell'articolo 18 favorirebbe gli investimenti stranieri e la crescita delle aziende italiane''. Lo dichiara il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. ''Il vero nodo da risolvere – aggiunge – e' costituito dal differenziale fra il costo dell'energia elettrica per il settore manifatturiero e il sistema fiscale, che penalizza chi crea posti di lavoro. Invitiamo, pertanto, il governo a togliere dal confronto con le parti sociali l'articolo 18 e rimettere al centro del dibattito la lotta alla precarieta'''.

SNAM: ZIPPONI (IDV),SEPARAZIONE ENI E' SVENDITA; NO FUSIONE TERNA = Roma, 15 feb. – Con la separazione tra Eni e Snam si corre il “rischio di una svendita del patrimonio industriale italiano, il tutto per interessi inconfessabili”. Lo ha detto il responsabile Lavoro e Welfare dell'Idv, Maurizio Zipponi aggiungendo che con un'operazione del genere “la rete gas italiana verrebbe esposta al rischio di una colonizzazione straniera visto che non vedo in Italia investitori in grado di acquisirla”. “Si vuole smontare – ha proseguito – la filiera industriale di Eni e Snam”. Secondo Zipponi quindi alla base della decisione “ci sono ragioni occulte che rispondono a interessi esteri e non certo italiani”. Zipponi considera sbagliata anche un'eventuale 'societa' delle reti' tra Snam e Terna: “Sarebbe un favore alle banche e alle agenzie di consulenza. Alla fine di tutta l'operazione a controllare Snam sarebbe sempre Cdp che attualmente e' l'azionista principale di Eni e della stessa Terna”. “Che senso avrebbe una cosa del genere?”, si e' chiesto l'esponente dell'Idv spiegando che “tra Terna e Snam non ci sono sinergie di nessun tipo e non porterebbe alcun tipo di risparmio”.

Sanremo, Grillini: Su matrimoni gay triste gag che non fa ridere Roma, 16 FEB – “A Sanremo e' andato in onda una gag del matrimonio gay: niente di originale, tutto gia' visto, trito e ritrito. I 'soliti idioti' hanno fatto la solita idiozia, ma visto che non riescono a far ridere se non facendo la solita macchietta sui gay, forse sarebbe meglio un bel coming out se non altro per motivi di copyright. Che poi Morandi abbia detto che non ha nulla contro i gay ci fa tirare un sospirone di sollievo: grazie, troppo buono, che sforzo, che apertura, che progressismo”. Lo afferma in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei valori, Franco Grillini, che aggiunge: “Comunque non ci uniremo certo a tutti gli ipocriti che si lamentano di Sanremo perche' tutte queste polemiche sono create ad arte per fare audience: conosciamo le regole del gioco. In occasione di un festival siamo persino riusciti a dire la nostra in diretta sia pure solo per 60 secondi. Piuttosto ci auguriamo che i numerosissimi gay che popolano il festival fino ai massimi vertici abbiano finalmente il coraggio di dirlo pubblicamente in prima persona e smettano di prestare il fianco ai soliti idioti”.

CORTE CONTI: RINALDI (IDV), SUBITO COMMISSIONE SPECIALE UE – Roma, 16 feb – “Il vero rating che deve preoccupare non e' quello delle agenzie ma quello che misura il livello di corruzione. I mercati e la classe politica dovrebbero reagire: occorre dunque ratificare (Italia compresa) quanto prima la Convenzione internazionale contro la corruzione”. A dirlo é il capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccoló Rinaldi, commentando le parole del presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino sul dilagare della corruzione e dell'illegalitß in Italia. “Per questo, inoltre, – ha aggiunto Rinaldi – abbiamo proposto come Parlamento europeo una Commissione parlamentare temporanea contro il crimine organizzato che avrebbe poteri di coordinamento e proposizione di iniziative per colmare discrasie fortissime della legislazion e europea in quest'ambito. La Commissione assumerebbe il ruolo di guida politica e di stimolo dell'attuazione delle raccomandazioni del Parlamento europeo a livello legislativo e operativo”. “Adesso spetta alla Conferenza dei presidenti, composta dal presidente del Parlamento europeo e dai presidenti dei gruppi politici, istituire la Commissione speciale del Parlamento europeo su criminalità organizzata e mafie”, ha concluso il capodelegazione Idv.

QUOTE LATTE: ZANONI (IDV), ZAIA PAGHI LE MULTE DI TASCA SUA = Roma, 16 feb – “Perche' l'attuale governatore del Veneto, Luca Zaia, ha sempre sostenuto gli allevatori che non volevano pagare la multe, chiedendo di prorogare il pagamento delle stesse ha danneggiato di fatto gli allevatori italiani che hanno rispettato le regole?”. Se lo chiede l'eurodeputato veneto Andrea Zanoni (IdV) che invece non riesce a trovare giustificazioni razionali alla decisione del precedente governo Berlusconi, assunta su forte pressione della Lega, di concedere dilazioni sul pagamento delle multe sulle quote latte. Zanoni concorda con quanto ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Mario Catania sul fatto che lo Stato, in passato, abbia commesso su questo tema molti errori e leggerezze. Fra l'altro, rileva Zanoni, la stessa Coldiretti ammette che non vi era alcun motivo valido per una ulteriore proroga del pagamento delle multe. “Le multe vanno pagate. L'Italia troppo spesso si fa cogliere con le mani nel sacco dalla Commissione europea per la violazione di questa o quella direttiva. Questo malcostume deve finire perche' poi a rimetterci sono tutti i cittadini italiani”, ha affermato l'on. Zanoni. (Segue)

QUOTE LATTE: ZANONI (IDV), ZAIA PAGHI LE MULTE DI TASCA SUA (2)= Roma, 16 feb – Nel caso delle quote latte la Commissione europea, lo scorso 10 febbraio ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la notizia dell'apertura nei confronti dell'Italia di una procedura d'infrazione sugli aiuti di Stato per chiarire le ragioni dell'immotivata proroga di 6 mesi del pagamento delle multe sulle quote latte. “Purtroppo a causa di Zaia e della politica delle Lega ora incombe sull'Italia un'altra sanzione, che si va ad aggiungere a quella in arrivo per la violazione della Direttiva Uccelli per il regalo della caccia in deroga e della Direttiva Ovaiole sugli allevamenti non a norma di legge. Zaia paghi di tasca propria il prezzo delle violazioni alle direttive comunitarie volute per accontentare i suoi amici allevatori e cacciatori, non e' giusto che siano i cittadini a pagare per gli affari altrui”.

COLOSSEO. RODANO (IDV): RESPONSO AUTHORITY LASCIA ANCORA APERTE QUESTIONI SOSTANZIALI – Roma 16 feb. – “L'autorità per gli appalti non ha rilevato alcuna irregolarità formale nell'affidamento del restauro del Colosseo: tuttavia proprio il ministro Ornaghi ha sentito l'esigenza di regolamentare le modalità di sponsorizzazione degli appalti di restauro. E non a caso il responso dell'Authority lascia aperte due questioni sostanziali: lo Stato manifesta una debolezza nei confronti del privato, che nel caso del Colosseo ha potuto dettare le sue condizioni contrattuali imponendo al MiBAC un aut aut di quarantotto ore per accettare l'offerta. In secondo luogo, in questo appalto abbiamo registrato una discrepanza irrilevante nella congruità dell'offerta: venticinque milioni di euro di finanziamento per venti anni di esclusiva sul logo. In relazione a questi due temi, garanzia delle prerogative statali e congruità delle condizioni di sponsorizzazione, Italia dei Valori proporrà un emendamento di modifica in sede di esame parlamentare del decreto sulle semplificazioni”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura di Italia dei Valori.

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