Per Openpolis e L’Espresso sono il senatore che più di tutti si occupa dei problemi del precariato

Che legislatura terribile! Sul mondo dei precari la maggioranza che aveva vinto le elezioni non ha fatto nulla. E’ un tema che non è mai stato nell’agenda del governo Berlusconi e che comincia a entrare adesso in quella del governo Monti, anche se i primi passi sono cominciati con il piede sbagliato.
Ma qualche eccezione in Parlamento c’è. Lo dimostra una ricerca di Openpolis, riportata dall’edizione sia cartacea che telematica dell’Espresso. Non voglio apparire autoreferenziale, ma in giorni di antipolitica e di guerra alla casta senza alcuna discriminazione, c’è un partito che si occupa di questi temi ogni giorno: l’Italia dei Valori. Al Senato risulta che io sono il senatore che più di tutti si è occupato dei problemi del precariato. La classifica si basa non sulle chiacchiere, ma sugli atti presentati in Parlamento, dai disegni di legge organici agli emendamenti fino agli atti di sindacato ispettivo. Ma anche il Gruppo Idv della Camera è molto attivo. Il mio ultimo atto risale a qualche giorno fa. Visto che si parla di articolo 18 e precariato, io e i miei colleghi abbiamo inteso impegnare il governo con una mozione. Oggi Antonio Di Pietro ha addirittura invitato Bersani e il Pd a firmare il nostro documento e a insistere perché venga messo ai voti in Aula al più presto. Nella mozione ribadiamo che l’articolo 18 non va abrogato perché il numero dei precari deve diminuire, non aumentare. Che riforma è quella che diminuisce i diritti invece di estenderli?
Come potete leggere anche su politicaevalori, lo strumento di democrazia partecipata che ho attivato qualche settimana fa sul web, le pagine dedicate al mondo del lavoro e al superamento del precariato sono tra le più commentate e tra le più votate. C’è addirittura chi propone una riforma organica del mercato del lavoro a partire da una rivoluzione degli ammortizzatori sociali. Voglio rassicurare chi non ha ancora ricevuto una mia risposta sull’argomento. Si tratta di una questione molto complessa e la sto studiando in maniera approfondita per capire se può funzionare e con quali costi
Ma non posso e non voglio prendere tutti i meriti del mio impegno e del mio interesse verso il mondo del lavoro. Perché se per il lavoro svolto io sono al primo posto, ci sono altri tre senatori dell’Idv nei primi cinque posti della classifica di Openpolis/Espresso. Secondo è il vicecapogruppo Fabio Giambrone, quarto è Elio Lannutti e quinta è la capogruppo dell’Idv in commissione Lavoro, Giuliana Carlino. Nei dieci ancora un altro rappresentante dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica, ottavo. Se considerate che il nostro gruppo è composto di 12 senatori su 315, averne quattro nei primi cinque rappresenta un motivo di orgoglio di cui vado particolarmente fiero.
Ripeto, non voglio apparire autoreferenziale, ma troppo spesso i politici vengono accusati di occupare le poltrone solo per gestire potere, senza fare molto altro. Dall’inizio della legislatura Openpolis, che è un organismo indipendente, ci ha sempre messi al primo posto per attività complessiva svolta in Parlamento. Tra tutti i gruppi di Camera e Senato l’Idv di Palazzo Madama è primo in assoluto, seguito dall’Idv della Camera. Poi ci sono gli altri.

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