I blitz di guardia di Finanza e dell’agenzia delle entrate sono l’inizio di una intensa attività per stanare gli evasori. I dati che sono emersi fanno immaginare, se si estendesse la rete di controlli in tutta Italia, a un’evasione fiscale che va ben oltre ai 120 miliardi annui che sono comunemente indicati dagli istituti di indagine e confermati anche dalla Corte dei Conti.
Le Fiamme gialle hanno reso noti i primi risultati dei controlli a tappeto di Milano. Ebbene: gli incassi in media da un sabato all’altro sono aumentati del 44 per cento, in un caso l’aumento dell’incasso ha addirittura superato il 200 per cento, non emesso uno scontrino ogni tre consumazioni. In 33 locali è stata riscontrata la presenza di ben 116 lavoratori in nero, alcuni registratori di cassa sono risultati manomessi.
Insomma, uno spaccato dell’Italia che evade e che costringe da un lato ad aumentare le tasse per i lavoratori dipendenti e dall’altro a tagliare i servizi. Da questo punto di vista i due blitz della Finanza (tutti ricorderete quello di Cortina a fine anno) hanno evidenziato la diffusione del fenomeno.
La musica però è cambiata. Quanta differenza tra l’immobilismo del governo Berlusconi, che addirittura inneggiava all’evasione, e chi invece la lotta all’evasione sembra averla presa sul serio.
Come sapete l’Italia dei Valori ha fatto da sempre della lotta all’evasione una delle sue bandiere e, quindi, non può che accogliere l’iniziativa con estrema soddisfazione. Il governo ha annunciato che i blitz continueranno: bene così. Vanno recuperate risorse importanti e non è solo una questione di giustizia sociale. Controlli seri permettono di distribuire i sacrifici in maniera più equa. Se il governo avesse recuperato 40 miliardi nel 2011, questo avrebbe significato che invece di quattro manovre da 20 miliardi ne avremmo avute soltanto due, le tasse sarebbero aumentate meno, forse si sarebbe potuto investire qualche soldo anche per la crescita, che porta occupazione e sviluppo, forse ci sarebbe stato qualche taglio in meno per sanità e scuola.
Capite quanto è importante che tutti paghino le tasse? Perché, in un Paese serio, se le pagano tutti se ne pagano di meno.
Permettetemi, infine, un’annotazione politica. C’è chi dice che centrodestra e centrosinistra sono uguali. Non è vero. Non a caso la Lega ha parlato di incursione militare, il governatore della Lombardia Formigoni ha invocato il blitz anche al sud, quasi che i controlli siano un dispetto. Salvini si è addirittura lamentato perché “lo stato rompe le palle alle due di notte”.
Al contrario, il sindaco di Milano Pisapia ha messo a disposizione la polizia locale per gli interventi sulle auto di grossa cilindrata e ha parlato di controlli doverosi. Il sindaco di Napoli, De Magistris, ha chiesto (e non certo per rispondere a Formigoni) che i controlli a tappeto sbarchino al più presto anche a Napoli. Una cosa è certa: chi è onesto non ha nulla da temere.