Secondo il sondaggio dell’Ipr-Marketing per il "Sole 24 Ore, Luigi De Magistris è il sindaco più amato dagli italiani.

L'indagine “Governance Poll 2011” infatti misura il gradimento dei politici locali e, in questa speciale classifica, il sindaco SpaccaNaopoli è al primo posto, con il 70% del gradimento. 4,6 punti in più della percentuale ottenuta con la sua elezione.
Luigi, mi sembra che in pochi mesi di lavoro sei riuscito a conquistare il “cuore” dei napoletani…
“La prima cosa da dire è che questo risultato non è un voto al sindaco, ma un voto alla città. Perchè credo che questo sia il frutto della straordinaria energia positiva e partecipazione democratica delle cittadine e cittadini napoletani. In secondo luogo, credo che sia stato sotto gli occhi di tutti l'abnegazione e la dedizione al lavoro che abbiamo dato – e che ho dato – nel momento in cui sono diventato sindaco. Questo è un passaggio importante: vederci lavorare così tanto, la fierezza del ruolo di amministratore, il modo in cui abbiamo affrontato gli ostacoli e le difficoltà; tutto questo ha contribuito a questo risultato. Poi c'è anche il cambiamento della filosofia di fondo nel modo di fare politica: coinvolgendo i cittadini, le assemblee di quartiere e le assemblee di popolo. Credo che questo messaggio complessivo sia la vera forza.

Per fortuna con questo sondaggio Napoli (e tutto il sud visti i primi 4 posti) finalmente vanno sui giornali per qualcosa di positivo…
Si, è molto bello e questo lo dico da italiano convinto, da persona che crede nell'unità del paese – non ho mai avuto spinte antinordiste – è con molta fierezza che vedo Napoli svettare, per un fatto positivio, per un modo di amministrare e di fare politica, sui temi della legalità, delle ecomafie. Insomma, amministrare la cosa pubblica nel modo corretto, questo è un segnale non solo per Napoli ma per l'intero paese. Perchè, voglio dire, se il mezzogiorno funziona, va bene l'Italia, va bene l'unità del paese.

…mentre le altre cose positive, la granda stampa le dimentica.
Certo, mettiamo il caso dei rifiuti: o ci sono o non ci sono. Il fatto che noi il primo di agosto abbiamo tolto i rifiuti dalle strade di Napoli è un fatto oggettivo, lo puoi nascondere mediaticamente, lo puoi in qualche modo non raccontare interamente, ma lo vedi, girando per le strade.

Questo è un segnale importante anche per l'Italia dei Valori.
La mia storia politica nasce con Italia dei Valori, vi è legata, anche perchè sono stato il sindaco appoggiato dall'Italia dei valori.
Oggi ovviamente mi sento un'occasione, una risorsa anche più generale. Nel senso che dobbiamo abituarci a ragionare per tentare di superare le apparenze del particolare, ragionare in ottica di alleanze, condivisione e unità. Così sto cercando di fare il sindaco. Ma credo che sia una bella soddisfazione per l'Italia dei Valori, mi fa molto piacere ed è giusto che sia così.

Mi pare corretto in questo momento, evidenziare le cose positive. Ma tu in questi mesi hai avuto anche criticità, due nomi su tutti: Raphael Rossi e Roberto Vecchioni
Questo sondaggio è la riprova di una cosa cui sono molto legato, e in cui credo: oggi i cittadini giudicano dai risultati del governo, in questo caso della città. Il cittadino ci giudica dalle risposte che diamo per superare le difficoltà, dalla qualità dei servizi, dai problemi risolti.
Ragionare invece sulle poltrone – hai messo tizio hai tolto caio – è un modo vecchio di fare politica. Tutte le scelte che abbiamo fatto sono state sempre nell'ottica del miglioramento. Proprio perchè lavoriamo come squadra, nessuno di noi è politico, nessuno ha esperienze di politica alle spalle. Abbiamo fatto delle scelte. Poi capita che operando concretamente ci si rende conto meglio delle competenze e delle attitudini, che un assessore è più adatto per una ruolo, un altro ti aspettavi potesse fare una cosa benissimo e poi ci si rende conto che potrebbe fare meglio in un altro settore.
Questo è lo spirito di squadra, mi rendo conto che quello che stiamo facendo dà fastidio a molti, non solo a una vecchia politica ma a poteri molto più ampi.
E allora si amplificano questioni che a mio avviso dovrebbero ricevere la giusta attenzione, parlandone ma senza diventare un caso nazionale. Piuttosto bisognerebbe chiedersi se i servizi andranno meglio, o no. In questo caso mi riferisco a Raphael Rossi.
Su Roberto Vecchioni, lui continua a essere presidente del forum, sul piano artistico e culturale. Si è reso conto che quel ruolo comprendeva anche incarichi di amministrazione, qualcosa di più di quello che si chiede a un artista. Anche qui, è un tema in progress e va bene così.
L'importante è crescere, che si lavori tutti insieme, che non ci siano polemiche strumentali. Questo è anche il risultato del rischio di fare delle scelte e di lavorare per dare una proposta politica diversa rispetto al passato.

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