VIKTOR ORBAN, L’UOMO CHE SPAVENTA L’EUROPA E L’EUROZONA

Viktor Orban, più di un semplice osso duro. Il capo del governo ungherese sta tenendo in seria apprensione tutta l’Unione Europea e l’Eurozona. Il premier “magiaro” sta facendo di tutto, malgrado le sue parole dicano tutto l’opposto, per mettersi contro tutta l’Europa. Il governo di Budapest ha varato una nuova legge che limita fortemente i poteri della Banca Centrale d’Ungheria, fatto che costringerebbe l’intero istituto di credito della nazione ad operare in forte opposizione alle norme europee. In un clima difficile, qual è quello che stiamo vivendo, c’è bisogno di unità e forte coesione per sconfiggere l’incubo default e uscire dal tunnel della crisi economica, un tunnel lungo quasi cinque anni. Nei giorni scorsi già il Governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha lanciato l’allarme condannando l’atteggiamento ungherese e le norme anti-libertà ai danni della stessa Banca Centrale d’Ungheria, ora al monito di “Draghiana memoria”, si affianca anche quello della Presidente del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde che bacchetta e non poco il premier Orban, alzando addirittura la voce come una maestrina che sgrida l’alunno delle elementari, poco preparato nella tabellina del nove. Il “bacchettato” Orban risponde facendo sapere che l’Ungheria è pronta a collaborare con il resto dell’Europa, a cominciare dal rivedere alcune norme, specie quelle di natura economico- finanziarie, ma a quanto pare, le sue parole vengono molto prese con le pinze. A peggiorare la situazione, l’entrata in vigore di nuove riforme che minerebbero l’indipendenza della magistratura e l’aumento della tassa cinofila che andrebbe a penalizzare tutte le famiglia in possesso di un animale domestico di razza, guarda caso, diversa dalle razze pure ungheresi. “Lady Cazziatone” Lagarde contro “Orban il terribile”: chi vincerà la sfida? Ironia a parte la scontro politico Ungheria contro istituzioni europee e internazionali rischia di complicare la risalita verso la stabilità economica. Europa Unita soluzione ad hoc contro i regimi totalitari? De Gasperi, Schuman e Adenauer, quando si sedettero attorno ad un tavolo per parlare di unione di stati e della necessità di un diritto europeo immaginavano, beati loro, un’ideale di coesione fra stati al bacio. Altro che bacio; Orban, di formazione liberale progressista, ha tutta l’aria del dittatore e un paese come l’Ungheria, cresciuta sotto un regime, dal colore politico diverso, ma pur sempre regime, molto difficilmente può cambiare indole. E’ proprio vero che chi nasce tondo non può mai morire quadrato.
Marco Chinicò

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