Focus IdV del 12 Gennaio

COSENTINO: DI PIETRO, ORA CAMERE ASSOCIAZIONE A DELINQUERE – ROMA, 12 GEN – ''Oggi il Parlamento non e' piu' il Parlamento ma una associazione a delinquere. E oggi ci sono le condizioni per fare una legge elettorale peggiore di quella gia' in vigore. Scendiamo nelle piazze e gridiamo: ''Resistenza, resistenza!''. Lo dice al Tg3 il leader dell'Idv commentando il voto alla Camera sull'arresto di Nicola Cosentino (Pdl) e gli esiti della sentenza della Consulta sui referendum per la legge elettorale.

Cosentino: Di Pietro, mercato delle vacche. Subito al voto = – Roma, 12 gen ''Oggi abbiamo assistito non ad un atto parlamentare ma ad un mercato delle vacche, con tutto il rispetto per le vacche''. Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sul no della Camera all'arresto di Nicola Cosentino. Per questo Di Pietro si appella al Capo dello Stato che oltre ad essere ''garante del Parlamento e' anche il garante della legalita''' e afferma che questo Parlamento non puo' rimanere dove e' ''un minuto di piu''' e si vada quindi alla elezioni.

== COSENTINO: DI PIETRO, IN PARLAMENTO SCAMBIO FAVORI CRIMINALE = – Roma, 12 gen. – “Oggi in Parlamento abbiamo assistito ad un vero mercato delle vacche, con tutto il rispetto per le vacche, ad uno scambio di favori tipico delle societa' criminali: questo Parlamento non e' piu' in grado di rispettare le leggi e la Costituzione e non c'e' piu' nessun titolo morale, etico e politico affinche' i parlamentari restino al loro posto”. Lo dice Antonio Di Pietro, commentando a Montecitorio la decisione dell'aula della Camera che ha respinto la richiesta di arresto per Nicola Cosentino. Secondo Di Pietro “prima si va a votare e meglio e', perche' il Parlamento non ha piu' nulla da dare al popolo italiano, ora la protesta dobbiamo continuarla nelle piazze”.

DI PIETRO A NAPOLITANO: QUESTA É SUA MAGGIORANZA PARLAMENTARE Roma, 12 gen. – “Il Capo dello Stato e' difensore della prerogative del Parlamento ma anche delle ragioni della giustizia. Non puo' non vedere questo mercato delle vacche che accade in Parlamento”. Cosi' Antonio Di Pietro, si rivolge al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo il voto di Montecitorio che ha respinto l'arresto di Nicola Cosentino e dopo la dura reprimenda di Napolitano alle dichiarazioni di Di Pietro sulla sentenza della Corte Costituzionale. “In democrazia nessuno e' esente da critiche- aggiunge Di Pietro- neanche il Capo dello stato. E non c'e' dubbio che questo governo e questa maggioranza parlamentare li ha voluti lui. Io chiedo: ora che con un mercato delle vacche hanno garantito l'impunita' a Cosentino, il Capo dello Stato intende difendere i magistrati o no. Questo parlamento non ha piu'' nulla da dire. Si deve andare a votare il prima possibile”.

++ RERERENDUM:DI PIETRO,CONSULTA? DERIVA ANTIDEMOCRATICA ++ – ROMA, 12 GEN – ''L'Italia si sta avviando lentamente verso una rischiosa deriva antidemocratica: manca solo l'olio di ricino''. Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commenta la bocciatura dei referendum da parte della Consulta.

*L.elettorale/ Di Pietro: No referendum è regime, ora in piazza Società civile deve protestare contro deriva antidemocratica Roma, 12 gen. – Il no al referendum da parte della Corte Costituzionale segna una “deriva antidemocratica” di fronte alla quale “è tempo di scendere nelle piazze per una protesta attiva della società civile che non può assistere ad un regime”. E' duro il commento di Antonio Di Pietro al no ai due quesiti referendari sulla legge elettorale da parte della Consulta.

L.elettorale/ Di Pietro: No referendum è regime,ora in piazza -2- Da Consulta un piacere al Colle e a maggioranza inciucista Roma, 12 gen. – “L'Italia si sta avviando lentamente ma inesorabilmente verso una pericolosa deriva antidemocratica, manca solo l'olio di ricino”, ha detto il leader di Idv “un governo che era nato solo per l'emergenza ora deve restare fino al 2013 senza permettere ai cittadini di esprimersi, è stato stravolto il principio democratico dei due poli visto che ora c'è una coalizione destra-sinistra”. “Oggi la Corte Costituzionale è arrivata addirittura al punto di impedire al popolo italiano di scegliere quale legge elettorale vuole, la scelta sul secondo quesito non ha nulla di giuridico o costituzionale ma solo politico e di piacere al Capo dello Stato e alle forze politiche di una maggioranza trasversale e inciucista. Una volgarità che rischia di diventare regime se non viene fermata dal popolo con il voto – avverte Di Pietro -. Ha vinto la vecchia partitocrazia perciò è tempo di scendere nelle piazze per una protesta attiva della società civile che non può assistere a un regime”.

REFERENDUM: DI PIETRO “DA CONSULTA PIACERE A NAPOLITANO E INCIUCISTI” ROMA – “Quella della Corte non e' una scelta giuridica ma politica per fare un piacere al capo dello Stato, alle forze politiche e alla maggioranza trasversale e inciucista che appoggia Monti, una volgarita' che rischia di farci diventare un regime”. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, commentando in sala stampa alla Camera la bocciatura dei referendum sulla legge elettorale da parte della Corte Costituzionale.

REFERENDUM:DI PIETRO,CHE SI FACCIA O NO,RIFORMA SARA'PESSIMA – ROMA, 12 GEN – Dopo la bocciatura del referendum elettorale da parte della Consulta, ''qualunque soluzione'' la politica adotti ''non puo' che essere pessima, perche' senza una indicazione ben precisa da parte del popolo per il bipolarismo, o la riforma in Parlamento non si fara' o si fara', ma peggiorera' la situazione, perche' andra' verso un proporzionale che ci riportera' alla prima Repubblica''. Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. ''E' umiliante – aggiunge Di Pietro – assistere a questa coalizione inedita costituita da Pd, Pdl e Terzo polo che si fa chiamare nuova maggioranza. Siamo in una Repubblica di fatto presidenziale con il capo dello Stato che fa e disfa. In questo gioco a non disturbarsi tra manovratori, ci rimette la democrazia''.(ANSA).

LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, REFERENDUM O TAVOLO BIPARTISAN PER RIFORMARLA = RESTO IN SPERANZOSA ATTESA DI DUE SI' DELLA CONSULTA Roma, 12 gen. – ''Io resto in speranzosa attesa di due si'. E' importante che il popolo italiano possa riappropriarsi di un diritto, quello di votare attraverso il referendum e di poter decidere quale legge elettorale vogliono eliminando un sistema con cui centinaia di deputati hanno cambiato casacca, in questa legislatura''. E' quanto afferma il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, in un'intervista pubblicata sul “Messaggero”, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sull'ammissibilita' dei referendum elettorali. ''Premesso che un Parlamento che si rispetti si sarebbe gia' mosso per cambiare la legge elettorale, e da molto tempo, e' chiaro -ha aggiunto il leader dell'idv riferendosi ai compiti di cui si dovrebbero fare carico Camera e Senato- che se passa l'ammissibilita' dei quesiti le possibilita' restano solo due: o si fa il referendum, e la parola va ai cittadini, come io auspico, o si fa una nuova legge elettorale, ma in questo caso va fatta secondo le indicazioni referendarie, cioe' in senso maggioritario e bipolarista''. ''I veri e primi attentatori alla democrazia -ha continuato- sono quei partiti che prima non volevano che raccogliessimo le firme per il referendum, oggi non vogliano che si faccia il referendum e domani cercheranno di fare una legge elettorale in Parlamento senza il concorso di tutte le forze politiche. Ma e' impossibile, le regole del gioco si scrivono tutti insieme''. (segue)

LEGGE ELETTORALE: DI PIETRO, REFERENDUM O TAVOLO BIPARTISAN PER RIFORMARLA (2) = SISTEMA PROPORZIONALE? CHI LO VUOLE PENSA SOLO AI SUOI COMODI – Con chi ce l'ha Di Pietro? “Ne' con Alfano ne' con Bersani. Io -ha proseguito il leader dell'Idv- mi auguro che la Corte ci faccia fare i referendum ma, se non sara' cosi', bisogna sedersi attorno a un tavolo tutti insieme e fare una nuova legge elettorale, ma ripeto che dovra' essere maggioritaria e bipolare, e cioe' dire al cittadino quale e' il programma, la coalizione e il premier che ogni forza politica intende proporre e su quelli e' il cittadino che sceglie”. “I maggiori partiti, invece, vogliono fare una legge proporzionale perche' vogliono fare i comodi loro: prima chiedere i voti, poi fare gli accordi che vogliono in Parlamento, tradendo il voto dei cittadini''. Se proprio fosse costretto a scegliere tra tenere il Porcellum o cambiare con il sistema tedesco, cosa farebbe? ''Il Porcellum -risponde Di Pietro- l'ho visto applicato una sola volta, il proporzionale per cinquant'anni. E' come se mi chiedessero come preferisci morire. Ne' per un colpo di pistola, ne' di coltello, ti rispondo: voglio vivere! Tra proporzionale e Porcellum e' meno peggio il proporzionale, ma il meno peggio non mi piace''.

SIAE: BELISARIO, CRICCA ANCORA ALL'OPERA, MONTI RIFERISCA – ROMA, 12 GEN – ''Il governo e' cambiato, ma la cricca continua a fare affari. Il presidente del consiglio, Mario Monti, venga subito a riferire in Aula sulla gravissima vicenda della dismissione di immobili da parte della Siae, ente pubblico''. Lo chiede il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che ha presentato un'interrogazione in merito insieme ai senatori Lannutti e Pardi. ''Nonostante la smentita da parte della Siae – prosegue – e' singolare che l'operazione di vendita immobiliare sarebbe avvenuta in tutta fretta proprio durante le feste natalizie. Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, dovrebbe anzitutto dimettersi e poi chiarire insieme al commissario dell'ente Gian Luigi Rondi perche' dei beni immobili della societa' sarebbero stati svenduti alla 'Sorgente Group', con una trattativa privata, per la modica cifra di 260 milioni di euro, anziche' al prezzo di mercato di 463 milioni. Per la Siae i saldi sono partiti in anticipo?''. ''Una vicenda nebulosa che coinvolge la solita cricca, visto che Baldini risulta gia' coinvolto nelle intercettazioni riguardanti l'inchiesta sui Grandi Eventi, dalle quali emerge come il dg della Siae avrebbe avuto contatti poco chiari e discutibili con i gia' noti alle cronache giudiziarie, Angelo Balducci e Diego Anemone. Dalla vicenda rischiano di essere seriamente danneggiati i 1200 dipendenti della societa' e i pensionati, i cui stipendi e Tfr erano garantiti dal patrimonio immobiliare, nonche' tutto il mondo della produzione culturale di cui la Siae e' il fulcro. Per i responsabili della svendita si potrebbe configurare l'ipotesi di danno erariale. In attesa di chiarimenti da parte del governo – conclude Belisario – valutero' insieme ai miei colleghi la presentazione di un esposto alle competenti autorita' giudiziarie''.

L.ELETTORALE: BELISARIO (IDV), TRA COSENTINO E REFERENDUM SCRITTA PAGINA NERISSIMA – Roma, 12 gen – “Oggi è stata scritta una delle pagine più nere della storia della Repubblica, tra il voto contrario della Camera all'arresto di Cosentino e la bocciatura dei referendum elettorali da parte della Corte Costituzionale”. Lo scrive sul suo blog il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Il voto su Cosentino – aggiunge – è stata l'ennesima sconcertante prova di arroganza di una casta che si sente al di sopra e contro la legge. La Costituzione e le leggi vigenti dicono che il Parlamento è chiamato a valutare solo se c'è del fumus persecutionis nei confronti di un parlamentare e nelle carte su Cosentino, basta leggerle, il fumus persecutionis non c'è. C'è invece un ragionamento tecnico-giuridico secondo cui Cosentino ha costruito la sua carriera politica trovando sponde in ambienti molto particolari”. “Quanto alla decisione della Consulta sui referendum – prosegue il presidente dei senatori IdV – si è trattato di uno schiaffo a quel milione e 200mila italiani che hanno firmato per cancellare la legge elettorale porcata di Calderoli e che ora si sentono espropriati del sacrosanto diritto di dire la loro su come devono essere scelti coloro che li rappresentera nno in Parlamento. Tutto questo succede non a caso in un momento particolare della nostra democrazia, visto che siamo governati da un governo tecnico che non ha alcun radicamento con i cittadini né con un programma ed una maggioranza usciti vincenti dalle elezioni. L'unica modo per arrestare questa grave e preoccupante deriva antidemocratica è andare quanto prima al voto, ma non con un'altra legge elettorale truffa”.

REFERENDUM: BELISARIO (IDV), SE E' VERO CHE PER CONSULTA PORCELLUM VA CAMBIATO E' SENTENZA POLITICA – Roma, 12 gen – “Se fosse vero che nelle motivazioni della sentenza sui referendum elettorali la Corte Costituzionale afferma che la legge porcata di Calderoli va cambiata, sarebbe la prova provata che si tratta di una sentenza solo politica”. Lo dichiara il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, secondo cui “in tal caso non si capirebbe affatto a che titolo i giudici della Consulta, invece di pensare solo ed esclusivamente alla ammissibilità o meno dei quesiti referendari, si sarebbero lanciati in raccomandazioni improprie e contro ogni regola di separazione dei poteri. Ribadisco – conclude Belisario -, si tratta di una sentenza che serve solo a non disturbare i manovratori ma così si disturbano quel milione e 200mila italiani incazzati che hanno firmato per i referendum e per cancellare il porcellum di Calderoli”.

REFERENDUM: IDV, PD DECISIVO? MA SE BERSANI NON HA FIRMATO – ROMA, 12 GEN – ''Di fronte alla drammatica crisi democratica che vive il nostro Paese, non merita alcun commento il tentativo, a referendum morto, dell'onorevole Bersani, di mettere il cappello su un'iniziativa condivisa solo da una parte degli esponenti democratici, in palese dissenso dallo stesso Bersani che non ci risulta abbia firmato il referendum''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: ''Il referendum era, poteva essere, la scialuppa di salvataggio della nave della democrazia. Quella nave democratica rischia di affondare e di consegnare agli insulti legittimi dei cittadini indignati il Parlamento, autore, nella sua maggioranza di ieri, del Porcellum e indisponibile, con la maggioranza di oggi, a procedere al cambiamento di quella legge vergogna''. Secondo Orlando ''la crisi democratica e la prospettiva di un regime viene aggravata da un Governo di tecnici senza legittimazione popolare che procede, come il predecessore Berlusconi, per decreto legge e con richiesta di voto di fiducia''. ''Un voto di fiducia concesso da un Parlamento di nominati ricattati e comprati. Si svela, oggi, in tutta la sua gravita' la, ormai inaccettabile, coincidenza tra Ministri e poteri forti senza consenso'', conclude Orlando.

COSENTINO. IDV: LEGA A SERVIZIO STALLIERI BERLUSCONI Roma, 12 gen. – “La vergognosa Lega, con l'ipocrita richiamo al voto di coscienza dimostra, ancora una volta, dimostra di essere al servizio di Berlusconi e dei suoi stallieri”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. “Inoltre- attacca l'esponente dipiestrista- dopo la negazione all'arresto di Nicola Cosentino, questo Parlamento di nominati dimostra, ogni giorno di piu', di essere al servizio della corruzione e dell'impunita'. Questo scandalo e' il prodotto del porcellum: dopo la bocciatura del referendum, infatti, rimane in vita una scandalosa legge elettorale che permette ai nominati dalla casta di continuare a prendere in giro gli italiani facendo i loro comodi e spesso violando la legge”. “L'Italia oggi ha un nuovo triste record in Europa: ha il Parlamento piu' screditato, oltre ad avere il debito pubblico piu' alto”, conclude Orlando.

LAVORO: CARLINO (IDV), SUICIDIO OPERAIO E' TRAGEDIA. BASTA PARLARE DI ART.18 – Roma, 12 gen – “Di disoccupazione si continua a morire. Provo dolore, ma anche tanta rabbia per il suicidio dell'operaio di Vicenza, da mesi rimasto senza lavoro. Ai suoi familiari esprimo vicinanza e solidarietà”. Lo afferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “E' l'ennesima vicenda che vede aziende costrette dalla crisi a ridurre il personale e lavoratori lasciati a se stessi dalle Istituzioni, situazioni che troppo spesso degenerano in tragedia. Chi, disperato, arriva a togliersi a vita non è solo vittima di una crisi senza precedenti, ma anche di politiche sul lavoro completamente sbagliate. Invito quanti continuano a sostenere che l'art. 18 è un'anomalia tutta italiana a concentrasi su altro: su uno stato sociale che sta cadendo a pezzi, sulle famiglie che non arrivano a fine mese, sui giovani che non trovano lavoro, ben uno su tre, e sulle donne che non hanno possibilità di conciliare lavoro e famiglia. Basta – conclude Carlino – accanirsi contro l'Italia che fatica”.

CRISI: IDV, BERLUSCONI CI ROVINO',ORA MONTI FACCIA PIANO 'B' – ROMA, 12 GEN – ''Tra un 'bunga bunga' e l'altro Berlusconi continuava a dire che eravamo i miglori d'Europa. Quei suoi comportamenti da operetta ci hanno fatto diventare un Paese riprovevole in Europa. Ma la figura di Monti che ci ha riabilita' agli occhi del mondo non sembra sortire effetti a livello europeo''. Lo ha detto nell'Aula della Camera Antonio Borghesi dell'Idv ''Cui vuole un piano 'B' – rileva Borghesi – che dia fuoco alle polveri della crescita. E noi ci aspettiamo che questo piano 'B' il presidente Monti ce lo faccia conoscere''.

Cosentino/ Idv: Sì ad arresto, no a processo in Parlamento Palomba: “C'è cultura illegalità, manovre in aula sul voto” Roma, 12 gen. – Nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulla richiesta di arresto a carico del deputato del Pdl Nicola Cosentino, l'Idv ha denunciato la presenza di una “cultura dell'illegalità” contro la quale, ha detto il deputato dipietrista Federico Palomba, “l'Idv si è sempre battuta”. “Noi – ha detto, annunciando il sì all'arresto da parte del suo gruppo – denunciamo le manovre per scambiare il voto sull'autorizzazione all'arresto con i destini di persone e ricandidature”. “Smettiamola – ha proseguito Palomba – di fare processi alla magistratura. L'Idv vanta una vera coerenza essendosi sempre sottratta a tentazione di fare processi ad usum delphini. Per noi la giustizia è una sola ed è fatta dai giudici, abbiamo sempre verificato solo se c'è fumus persecutionis, ma quel concetto è stato spesso dilatato a dismisura per bloccare le inchieste sui politici. Qui – ha concluso – non l'abbiamo visto nemmeno di sfuggita ma abbiamo visto riscontri, testimonianze e intercettazioni oltre al tentativo di elevare una cortina fumogena sul caso”.

COSENTINO: PALOMBA (IDV), CAMORRA E' FATTA – Roma, 12 gen – “Camorra e' fatta. Con il voto di oggi, la Camera dei Deputati diventa un refugium peccato rum, un luogo che garantisce l'impunità a chinque vi entri. Sulla vicenda Consentino, di estrema gravità, la politica è caduta molto più in basso di quanto non fosse mai caduta, perché su questo voto ci sono stati scambi politici immondi. Un Cosentino val bene un giornale o una ricandidatura. Ancora una volta i Radicali sono stati determinanti ed ora il Pd, prima di prendersela con gli altri, dovrà guardare ai propri problemi”. Lo afferma il deputato Idv Federico Palomba.

REFERENDUM: PALOMBA (IDV), DA CONSULTA SCHIAFFO ALLA DEMOCRAZIA =
Cagliari, 12 gen. – ''Uno schiaffo alla democrazia''. Cosi' il deputato e segretario regionale di Idv della Sardegna Federico Palomba commenta la decisione della Corte Costituzionale di bocciare i referendum per l'abrogazione della legge elettorale. ''Idv ha raccolto in Sardegna oltre ventimila firme contro la vigente legge elettorale, alle quali si aggiungono tutte quelle raccolte dagli altri partiti. Piu' di centomila sardi hanno detto no al porcellum – prosegue il deputato membro della Giunta per le autorizzazioni – ma con una decisione esclusivamente politica, ispirata dall'inedita alleanza tra Pdl e Pd che sostiene il Governo, la Consulta ha calpestato la loro volonta' con un verdetto che rappresenta un pesante vulnus alla democrazia''. ''Ora la riforma della legge elettorale e' nelle mani di una maggioranza che sta dimostrando di voler fare solo i propri interessi. Questa – conclude Palomba – e' una giornata funesta per la democrazia perche', salvando sia il deputato Nicola Cosentino che il porcellum, la Casta ha dimostrato di voler soltanto tutelare se stessa a discapito dei cittadini onesti che subiscono gli effetti devastanti
della crisi economica''.

COSENTINO: MURA(IDV), NO ARRESTO SEGNA MORTE POLITICA LEGA – ROMA, 12 GEN – ''Il voto della Camera su Cosentino e' un grave schiaffo al piu' elementare principio di legalita' – afferma Silvana Mura, dell'Idv – e produce due conseguenze politiche. La prima e' molto negativa perche' fa schizzare a livelli abissali lo spread della fiducia tra cittadini e Parlamento. La seconda conseguenza, almeno dal mio personale punto di vista e' meno negativa, perche' segna la morte politica della Lega che da oggi in poi non sara' piu' credibile su nulla agli occhi dei tanti cittadini del Nord che nel Carroccio avevano riposto grande fiducia. A questo punto – prosegue – sarebbe interessante capire quali siano le motivazioni che hanno portato la Lega ad assumere una posizione tanto autolesionistica che non e' spiegabile non tanto dal punto di vista politico quanto alla luce dell'istinto di sopravvivenza''. (ANSA).

AGROALIMENTARE: DI GIUSEPPE (IDV), PRESENTATA RISOLUZIONE SU QUOTE LATTE – Roma, 12 gen – “Come è noto l'applicazione del sistema delle quote latte è stato segnato negli anni da continui splafonamenti della quota produttiva assegnata dall'Unione Europea al nostro Paese e, di conseguenza, si è accumulato nel tempo un vasto numero di contenziosi giudiziari”, è quanto ha dichiarato l'On. Anita Di Giuseppe dell'Idv, sull'annosa vicenda delle quote latte. ” E' anche vero che l'Italia non ha mai ritenuto adeguata alle sue necessità né corrispondente al dato reale di produzione l'assegnazione di quote effettuata dalla Ue, tanto da intervenire a più riprese dal d.l. 49/2003, al d.l. 5/2009, fino all'ultimo decreto legge n. 225 del 2010, mille proroghe, che ha introdotto la sospensione fino al 31 giugno 2011 di tutti i pagamenti previsti dai piani di rateizzazione delle multe da parte dei produttori interessati in scadenza entro il 31 dicembre 2010. In tutto ciò – prosegue il deputato Idv – un dato incontrovertibile è che di certo non sono state premiate l'onestà, la legalità e la trasparenza di coloro che, mettendo anche a rischio la propria attività d'impresa, hanno sempre rispettato le regole sulle quote latte. Inoltre il Governo precedente è intervenuto solo parzialmente con la legge 9 aprile 2009, n.33, di cui ancora si aspetta l'emanazione del decreto che dovrebbe disciplinare il funzionamento del fondo in esso previsto. Per questo ho inteso presentare una risoluzione in Commissione Agricoltura, sottoscritta anche dall'On. Messina e dall'On. Rota, impegnando il Governo ad adottare opportune iniziative normative per sostenere e valorizzare i produttori agricoli che hanno lavorato nella legalità; ad adottare i provvediment i attuativi a sostegno dei produttori lattiero caseari previsti dall'articolo 8-septies del decreto-legge n. 5 del 2009, e ad intraprendere iniziative anche di tipo normativo indirizzate alla riscossione delle multe per le quote latte, così da garantire il recupero delle somme, evitare che l'Italia venga sottoposta a procedure d'infrazione ed infine tutelare i produttori che si sono messi in regola”, conclude Di Giuseppe.

AMBIENTE: IDV, CLINI CHIARISCA SU DEPURATORE MARINA GRANDE – NAPOLI, 12 GEN – ''A distanza di pochi mesi, siamo costretti ad intervenire nuovamente per chiedere al ministro dell'Ambiente chiarimenti circa il funzionamento del depuratore di Marina Grande, a Sorrento, al fine di garantire la salubrita' dell'area, la bellezza del territorio e, soprattutto, la tutela della salute dei cittadini''. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono Antonio Palagiano (Idv), responsabile nazionale del dipartimento Sanita' dell'Italia dei Valori e Nello Formisano (Idv), segretario regionale campano Idv, firmatari di una interrogazione indirizzata al ministro Clini. ''Da numerosi articoli di stampa delle ultime settimane emerge una situazione di forte disagio da parte dei residenti, dei titolari di esercizi commerciali e di attivita' turistico/ricettive delle aree circostanti l'impianto di depurazione, che lamentano la presenza di odori nauseanti e insopportabili, di cui non si conoscono le cause, specie considerando che dal 2007 – prosegue la nota – lo scarico dell'impianto e' regolarmente autorizzato dalla Provincia di Napoli e dovrebbe, quindi, funzionare a norma ed essere sottoposto a periodici controlli da parte dell'Arpac''. ''Ci auguriamo – sostengono i due esponenti – che il ministro non tardi a fare luce su questa spiacevole vicenda sulla quale sono stato costretto ad intervenire per ben tre volte, considerata la scarsa sensibilita' di chi ha finora governato, ai problemi dell'inquinamento del golfo di Napoli'', dichiara Palagiano''. ''Risolvere questa annosa situazione e' fondamentale poiche', oltre a compromettere la bellezza del mare e del territorio di Sorrento, mette in serio pericolo la salute dei cittadini. E non serve purtroppo ricordare – concludono Palagiano e Formisano – quali sono i rischi per la salute di chi e' costretto a vivere in un ambiente in cui e' l'inquinamento, in tutte le sue forme, a dominare''.

UE: RINALDI (IDV), BENE MONTI SU CRESCITA, MA RIPRESA PARTA DA POLITICHE NAZIONALI (AGENPARL) – Bruxelles, 12 gen – “Il presidente del Consiglio Mario Monti fa bene a puntare sulla necessità di misure europee per completare quella strada di rigore del bilancio già sostenuta anche dalla delegazione Idv al Parlamento Europeo con il “Six Pack”. Ma il governo non dimentichi che la crescita e la ripresa della nostra economia dipendono soprattutto dalle politiche nazionali, che fino ad oggi, purtroppo, non hanno saputo rispettare le aspettative”. Lo ha detto il capodelegazione Idv all'europarlamento Niccolò Rinaldi. “E' necessario che l'esecutivo, piuttosto che sulla produzione e l'acquisto di inutili cacciabombardieri, si concentri su misure in grado di favorire lo sviluppo, che – ha concluso Rinaldi – abbiano un impatto positivo sulla cittadinanza”.

Colosseo, Rodano (Idv): serve pieno rispetto norme Roma, 12 GEN – “Mi stupirebbe se un imprenditore col fiuto di Della Valle sottovalutasse il valore economico delle opportunita' offerte dal contratto di sponsorizzazione del Colosseo, che lui stesso descrive: abbinamento del marchio Tod's alla dicitura 'sponsor unico', logo su carta intestata, inserimento del marchio su biglietto e recinzioni del cantiere, pubblicita' della sponsorizzazione in abbinamento ai prodotti, cioe' le sue scarpe. Nello stesso modo, penso che ogni cittadino che crede nello Stato di diritto sia fermamente convinto che una sponsorizzazione del genere debba essere assegnata nel pieno rispetto delle norme, delle regole della concorrenza e dell'interesse generale”. Lo dichiara, in una nota, Giulia Rodano, responsabile Cultura e Istruzione di Italia dei Valori. “Il rapporto tra Pubblica amministrazione e imprese dev'essere caratterizzato dal rispetto assoluto delle leggi dello Stato e delle regole vigenti in materia di concorrenza e libero mercato. Il problema – prosegue Rodano – e' che lo Stato, per la poverta' in cui e' stato ridotto, sia poi costretto in condizioni di debolezza, se non di subalternita'. Fino a dover subordinare un dovere costituzionale come la tutela dei beni culturali alla generosita' di investitori privati, o anche al loro interesse legittimo ma allo stesso tempo utilitaristico. Infine – conclude il responsabile Cultura dell'IdV – non credo che possa gridare allo scandalo chi, come Cicchitto, ha tolto un miliardo di euro ai beni culturali, mettendo di fatto il Mibac in condizioni di cedere all'aut-aut di un imprenditore: il che equivale ad affidare l'ordine pubblico alla benevolenza di qualche privato. L'IdV continua a ribadire che il ministro Ornaghi e il presidente Monti debbano valutare l'idea di un piano di investimenti pubblico, credibile e sostenibile, su tutto il patrimonio culturale italiano: una delle poche reali chance di crescita rimaste al nostro Paese”.

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