di Giampiero Pallotta
Italiani nel mondo
Le elezioni del 13/14 aprile hanno “bonificato” il Parlamento dagli elementi più pericolosi e ha messo “fine” al tempo del “colonialismo” della sinistra: eravamo in ritardo di almeno vent’anni. L’Italia era l’ultima roccaforte rossa, ma alla fine si è “normalizzata”. Fa piacere sapere che anche Cuba si è avviata alla democrazia. Si vede che l'Italia appartiene all'ultimo blocco dei paesi che si sono liberati dal giogo comunista. A questo punto per Bertinotti e i gerarchi del passato regime sarà difficile “riciclarsi”. L’arma letale per sconfiggere tutti i totalitarismi e' sempre stata la democrazia. Le politiche del 2008 hanno anche consegnato una maggioranza schiacciante ad un unico grande partito. Il governo sta nascendo senza tensioni e conflitti per assegnare le poltrone. Fino a pochi giorni fa tutto ciò era un'utopia. Per la prima volta l'Italia può affrontare crisi straordinarie in modo “normale”, come fanno tutti i paesi civili e democratici. Alitalia, rifiuti, sicurezza, sviluppo sono grandi problemi che vanno affrontati con determinazione da un governo “normale” che sembra avvantaggiato da una stabilità istituzionale. Naturalmente tutto ciò non garantisce il successo, anche se adesso non ci sono più alibi di sorta. Le “follie” di Follini ed i “casini” di “Pieferdi” non condizioneranno più Berlusconi. La Lega dovrà limitarsi soltanto a “latrare ma, si sa, il cane che abbaia non morde. Soprattutto Bossi non ha alternative al PdL. E’ finalmente finito il tempo dei “saltatori di fossi” di professione alla ricerca di chi gli offre di più tra la maggioranza e l’opposizione. Sembra che ci sia stata (si spera) una svolta “epocale” nella politica italiana. Sino a poco tempo fa di solito gli elettori si comportavano come tifosi di calcio ed erano abituati a votare in base alle tessere di partito. Ora giudicano il governo per quello di buono o di cattivo che fa. Se fa bene lo riconferma, altrimenti non c’e’ santo che tenga: avanti un altro. Ora, è vero che Berlusconi, prima del voto ha avuto l’accortezza di dire chiaramente la verità e di prevedere tempi difficili per il Paese. È però anche vero che l’aspettative del Paese è comunque grande e la precedente maggioranza non attende altro di poter “constatare” le prime difficoltà del Governo che ci saranno senz’altro. Nel mentre si attende la nascita del nuovo Esecutivo, la “normalità” tra i la maggioranza e l’opposizione potrebbero essere messe in pericolo dalle malefatte di quattro pericolosi delinquenti cretini di Verona. La selvaggia ed orribile aggressione è avvenuta per futili motivi. Nessuna matrice ideologica ha scatenato la furia omicida di questa allucinante banda di balordi. Forse perché il lupo cambia il pelo ma non il vizio che Walter Veltroni “sente il dovere” di lanciare l’allarme per le bravate di questi quattro assassini imbecilli. Secondo lui, dovrebbero rappresentare il risorgere del regime fascista, con le squadre di picchiatori a caccia degli oppositori del regime Quello di Veltroni è un rigurgito della sinistra che tenta di creare allarmismo per punire gli Italiani che non l’ha votata. Vuole “rilegittimarsi” ricominciando a fare il più becero antifascismo che l’ha tenuta in piedi fino al 13 aprile scorso. La sinistra, offuscata dal solito furore ideologico, sbaglia pericolosamente strumentalizzando una vicenda che nulla ha a che vedere con la politica. Gianfranco Fini, sempre fuori tempo (ricordate gli insulti che rivolse a Berlusconi quando il 18 novembre 2007 fondò il Partito della Liberta”?) e non capisce mai quando deve tacere, scioccamente a Porta a Porta cade nella trappola di Veltroni e stila una “classifica” di quello che e’ peggio del peggio. Secondo lui, bruciare la bandiera di Israele, come e’ avvenuto a Torino, e’ più grave dell’omicidio di Verona. Un pessimo esordio da Presidente della Camera. Povero Berlusconi circondato da mezze calzette. Dio l’aiuti! Ci sarebbe davvero da ridere se non ci trovassimo di fronte ad una situazione drammatica. La causa di tutti questi atti idioti delinquenziali è da ricercarsi nella cultura “sessantottina” che ha ingenerato nella società italiana la “demonizzazione” dell’autorità. Ha abolito “l’autorevolezza” spacciandola per “autoritarismo”. I figli del “sessantotto” hanno fatto crescere una generazione d’individui irresponsabili e violenti. Figli di un sistema educativo che ha prodotto dei “libertini incoscienti” e non degli “uomini liberi” capaci di reprimere le pulsioni aggressive. Rammarica vedere la sinistra nostrana, continuare a sbagliare tutto sul tema della sicurezza e della legalità. I signori della sinistra continuano a mantenere una certa prosopopea “buonista” che li rende ridicoli. Non hanno capito che hanno la possibilità di far nascere una vera sinistra “laburista riformatrice”, sana, democraticamente occidentale. Invece già stanno affilando le lame per il solito regolamento di conti interno e buttano benzina sul fuoco sulla più piccola scintilla. Ancora non hanno capito che il fuoco potrebbe bruciare tutto e tutti, compresi loro. Se stanno pensando di rifare una coalizione con le bandiere rosse con annesse falce e martello, non hanno capito un bel niente. Ormai il loro mondo non esiste più: svanito per sempre. Basta con i cialtroni che non hanno niente da dire, ma lo dicono molto bene. Basta con l’apparenza a discapito della sostanza. Basta con i professionisti della politica che si dichiarano “proletari” ma che vestono e vivono da miliardari ed imitano gli americani senza conoscere niente dell’America. La sinistra, che fu comunista, si ostina a non fare i conti con il passato e si sta condannando a non avere idee e valori da trasmettere. La politica di sinistra (ma “bipartisan” anche quella del centrodestra) è piena di arrampicatori tendenzialmente nullafacenti dalla nascita. Provino, magari per gioco, a campare per qualche mese con il salario medio di un lavoratore. Facciano la fila per la pensione, per il cinema, per lo stadio ecc. L’elettore ha strarotte le scatole di votare per una classe dirigente vuota d’idee che vive “agiatamente” alle sue spalle.
Il Popolo degli Italiani nel Mondo Inc. (IV circoscrizione estera)
E-mail: ilpopolodegliitalianinelmondo@hotmail,com
Web: www.itamondo.blogspot.com