FOCUS IDV DEL 13 DICEMBRE ’11

MANOVRA: DI PIETRO, SE NON CAMBIA VOTEREMO NO ANCHE A FIDUCIA-RICATTO = CONTROMANOVRA IDV IN 25 EMENDAMENTI Roma, 13 dic. – “Vogliamo fare il possibile per non arrivare a votare contro il provvedimento e contro la fiducia”, ma “diremo di no ad una fiducia-ricatto per approvare una manovra che tutti dichiarano essere ingiusta”. Antonio Di Pietro, presentando la 'contromanovra' di Italia dei valori, ha chiarito la posizione del suo partito in vista dell'approdo in aula del decreto. “L'obiettivo di Italia dei valori e' arrivare ad una manovra che risponda alle esigenze dell'Ue ma che abbia equita', giustizia sociale, sviluppo per il Paese -ha detto Di Pietro-. Le preoccupazioni di Idv oggi sono di tutti i partiti. E se tutti dicono che non va bene perche' non possiamo cambiare la manovra?”. Per questo, Italia dei valori ha firmato 25 emendamenti (“nessun ostruzionismo”, dice Di Pietro) che prevedono tra l'altro piu' detrazioni fiscali per la famiglie, riduzione dell'Imu per immobili non pregiati, indicizzazione delle pensioni fino a 2mila euro. Di contro, si prevedono tagli alla politica per 12 mld l'anno (a partire dall'abolizione di tutti i vitalizi), alle auto blu, alle consulenze, alle partecipate, agli enti inutili. Inoltre, meno spese militari, l'asta per le frequenze, maggior prelievo sugli scudati, accordo anti evasori con la Svizzera (per 12mld), bollo sulle transazioni, Irpef maggiorata per redditi alti, Ici per la Chiesa e tutti i “falsi enti no-profit”.

Manovra, Di Pietro: Se non cambia no anche a fiducia-ricatto Roma, 13 DIC – “L'impegno dell'Italia dei valori e' di avere una manovra equa e giusta e lavoreremo fino all'ultimo per avere questo risultato. Ma, a differenza di chi critica la manovra e poi vota la fiducia, noi non intendiamo votare la manovra e la fiducia se questa dovesse diventare il ricatto per approvare una decreto ingiusto”. E' questa la posizione del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, secondo cui chi vota la manovra senza ritenerla giusta “da complice rischia di diventare connivente”. “Questi comportamenti da Ponzio Pilato – ha sottolineato – portano all'omicidio della democrazia”.

MANOVRA: IDV, PROF. MONTI SPIEGHI LIBERALIZZAZIONI A PREMIER – ROMA, 13 DIC – Il professor Monti spieghi al premier Monti l'importanza delle liberalizzazioni per la crescita dell'economia del Paese. E' questa l'ironica sollecitazione al governo da parte di Antonio Di Pietro, dopo che un emendamento del governo alla manovra fa slittare le stesse liberalizzazioni. ''Noi tutti – ha detto Di Pietro nel corso di una conferenza stampa – leggevamo con ammirazione, e oggi con costernazione gli editoriali del professor Monti sulle liberalizzazioni e sull'impegno prioritario necessario per eliminare corporazioni e privilegi. Spero che il professor Monti – ha concluso il leader di Idv – spieghi tutto cio' al premier Monti''.

Frequenze tv, Di Pietro: E' prezzo fiducia pagato a Berlusconi? Roma, 13 DIC – “Non ha senso e non ha logica non mettere in gara le frequenze televisive, salvo che queste non siano il corrispettivo a Berlusconi per dimettersi e votare la fiducia”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, durante la presentazione degli emendamenti del suo partito alla manovra del governo. “Monti – ha spiegato Di Pietro – o mette in gara le frequenze televisive o nessuno ci toglie dalla testa che questo sia il prezzo pagato per qualcosa che rischia di essere piu' di un inciucio”.

COSTI POLITICA. DI PIETRO: PARLAMENTO PINOCCHIO BLOCCA TAGLI Roma, 13 dic. – “Signori 'Pinocchio' del Parlamento: la verita' e' che non volete tagliarvi le indennita'”. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro interviene, sulla sua pagina facebook, sulla polemica inerente il taglio delle indennita' ai parlamentari. “Noi denunciamo il comportamento da 'Pinocchio' del Parlamento- prosegue Di Pietro- che fa finta di essere offeso perche' la riduzione degli stipendi dei deputati e' stata inserita nel decreto Monti e che dice che devono essere le Camere a doverla approvare senza ingerenze esterne. L'Italia dei Valori ha presentato e ripresentera' un apposito emendamento per l'immediato taglio delle indennita' parlamentari perche' riteniamo la legge del buon esempio il primo provvedimento che doveva approvare il governo Monti, ancora prima di varare questa manovra. Il Parlamento non puo' chiedere sacrifici ai cittadini se prima non applica a se stesso cio' che chiede al Paese”, conclude.

MANOVRA: IDV, NO OSTRUZIONISMO MA VA MODIFICATA = – Roma, 13 dic. – “Abbiamo presentato 25 emendamenti, non vogliamo fare nessun ostruzionismo ma presentiamo proposte alternative per avere piu' equita', efficienza, giustizia sociale e possibile sviluppo”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. “C'e' chi dice – ha aggiunto che se non votiamo a scatola chiusa non facciamo piu' parte di questa coalizione, ma noi siamo in Parlamento non per interessi di partito ma per l'interesse del Paese. Io mi riconosco nelle parole della segretaria della Cgil, Camusso, che ha detto di voler vedere il provvedimento per dire poi se lo condivide o no. Chi vota a scatola chiusa – ha concluso – fa politica con gli occhi chiusi”.

MANOVRA: DI PIETRO, PARLAMENTO LA CAMBI O E' SCONFITTA DELLA POLITICA = MONTI DOVEVA COMINCIARE CON LEGGE BUON ESEMPIO SU SPRECHI, SONO ALMENO 12 MDL Roma, 13 dic. – 'In questo Parlamento, purtroppo, c'e' una maggioranza eterogenea, che va dal Pd al Pdl, che dice che questa manovra non va bene ma la vota lo stesso. E' come se una donna dicesse a un uomo 'non mi vai bene come marito, ma ti sposo lo stesso'. E' una cosa da matti: se non andiamo d'accordo, perche' ci sposiamo? Credo che sia una sconfitta della politica, quella di non saper cambiare in Parlamento una legge che e' lo stesso Parlamento che deve fare: se non gli piace, la cambi. Altrimenti e' complice''. Lo dice Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, a 'Una domanda a…', sul sito Ign/Adnkronos. ''L'Idv sta facendo il possibile e l'impossibile per chiedere eliminare i costi della politica -aggiunge- Io personalmente ho detto al presidente Monti che se voleva essere credibile per prima cosa doveva fare una 'legge del buon esempio'. Cioe', prima della manovra, presentare una proposta di legge governativa da portare in Parlamento per eliminare tutti gli sprechi dei costi della politica. Certo, al primo posto ci sono le indennita' parlamentari ma lungo tutto l'asse abbiamo individuato 12 miliardi all'anno di risparmi sui costi della politica: con l'accorpamento dei comuni, con l'eliminazione delle province, dei Cda delle societa' partecipate, l'abbattimento al 50 per cento dei costi elettorali e tanti altri sprechi. Bisognava fare tutto questo perche' prima di chiedere ai cittadini qualcosa, bisogna dimostrare conm il buion esempio che lo si chiede a noi stessi''.

RAI. BELISARIO: CDA SI CONFERMA VASSALLO DI BERLUSCONI Roma, 13 dic. – “Si e' persa un'altra occasione per invertire il senso di marcia. La nomina di Maccari a direttore del tg1 e' la prova che la Rai ha definitivamente rinunciato a fare il servizio pubblico. Il Cda si conferma vassallo di Berlusconi e il dg Lorenza Lei e' la reggente di questo sistema feudale”. Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “E' grave che non sia stato scelto un giornalista autonomo e indipendente, nel segno della discontinuita' che serve alla testata ammiraglia per riguadagnare ascolti e credibilita'. La Rai continua ad essere lottizzata anche ora che c'e' un governo tecnico. La svolta che ci auguravamo per il servizio pubblico non c'e' stata, perche' sostituire Minzolini con Maccari e' la solita soluzione gattopardesca. Basta con la lottizzazione, la Rai- conclude Belisario- torni a fare libera informazione”.

MANOVRA: BELISARIO (IDV), PARTITI PARLANO DI TAGLI MA EVITANO MOZIONE IDV SU PROVINCE – Roma, 13 dic – “Le chiacchiere se le porta il vento: tutti i partiti dicono che vogliono tagliare il numero dei parlamentari ed abolire le Province, ma evitano di confrontarsi subito in Aula con la mozione dell'IdV”. Lo afferma Felice Belisario, Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori, commentando l'esito della conferenza dei Capigruppo “che non ha inteso mettere in discussione la mozione dell'IdV abbinandola a quella della Lega, costringendo il gruppo dipietrista a non votare il calendario”. “Ormai avvengono cose strane e senza senso e – aggiunge – la credibilità del Parlamento viene demolita da decisioni cervellotiche e discriminatorie che fanno venire meno il senso delle istituzioni. In queste condizioni, con la confusione che regna dovunque, gli italiani – conclude Belisario – non possono tollerare provvedimenti iniqui accompagnati da una purtroppo sempre più evidente mancanza di democrazia”.

MANOVRA. BELISARIO: ANCHE DA F.CRISTIANA BATTAGLIA PER EQUITA' Roma, 13 dic. – “Voglio proprio vedere chi, a partire dai miei amici cattolici, continuera' ad affermare che la manovra e' equa dopo aver letto l'editoriale di Famiglia Cristiana dal titolo eloquente: I soliti noti, spremuti come limoni”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Il settimanale cattolico scrive che 'a pagare la crisi saranno i soliti noti e per fare questo non c'era bisogno di un governo di tecnici'. Critica che l'IdV condivide pienamente, tanto che ha subito dato battaglia, in Parlamento e fuori, per correggere la manovra nel senso dell'equita'”. “Siamo convinti di intercettare il sentimento dei cittadini e Famiglia Cristiana, a cui non manca di certo il polso del Paese reale, ce lo conferma- prosegue Belisario- lo ripeto anche oggi, perche' e' bene che passi il messaggio: l'Italia dei Valori e' dalla parte dei cittadini, non e' interessata ai giochi di Palazzo. Se con questa manovra non si impedisce di regalare le frequenze televisive, non si colpisce l'evasione fiscale e i tagli ai costi della politica rimangono un lontano miraggio, solo per citare alcuni esempi, noi non ci stiamo”.

OCSE: CARLINO (IDV), DISOCCUPAZIONE FRUTTO DI POLITICA ECONOMICA SBAGLIATA (AGENPARL) – Roma, 13 dic – ''Preoccupano, ma purtroppo non stupiscono i dati forniti dall'Ocse sulla disoccupazione in Italia: sono il risultato di una politica economica che non fa niente per creare nuovi posti di lavoro”. Lo ha detto la senatrice Giuliana Carlino, Capogruppo dell'Italia dei valori in commissione lavoro. “La crescente disoccupazione – aggiunge – è sintomo della debolezza della nostra economia, è l'elemento di maggiore rischio sul quale intervenire immediatamente. Accettare a capo chino una manovra che scarica i costi della crisi, ancora una volta, sulle fasce sociali medio-basse e proseguire sulla strada dei licenziamenti facili o dell'abolizione delle pensioni d'anzianità, vuol dire voler aumentare la disoccupazione, le differenze e i conflitti tra ceti sociali e aree geografiche. Significa fermare lo sviluppo del Paese. Chi paga il conto piu' salato di questo dissennata impostazione politico-economica sono come sempre i giovani e le donne. E' ora che la buona politica – conclude Carlino – dia una risposta ai redditi medio bassi, per far sì che il Paese torni a crescere: ne va del futuro dell'Italia”.

MANOVRA: BORGHESI “RINVIARE DISCUSSIONE,COMMISSIONE DEVE POTER LAVORARE” ROMA – “Da giovedi' siamo rinchiusi in commissione Bilancio per discutere della manovra e da giovedi' tutti sapevano quali fossero i nodi: pensioni, anzianita' e Ici per fasce piu' deboli. A quest'ora, mezzogiorno di martedi', ci viene ulteriormente comunicato un rinvio del governo per depositare l'emendamento che tratta di tali questioni, lasciando poco piu' di qualche ora, forse, alla commissione per discuterne. Ad un governo politico non avremmo permesso una cosa del genere. Intervenga il presidente Fini e sposti di altre 24 ore l'inizio della discussione in Aula affinche' si abbia il tempo per la doverosa discussione”. E' quanto dice in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla Camera, al momento della sospensione dei lavori della commissione Bilancio.

Manovra/ Idv: Accanimento su povera gente, salvano furbi e banche Per coprire importo basta aliquota del 20% sui capitali scudati Roma, 13 dic. – “Il governo fa il solletico agli evasori e ai potenti e si accanisce invece contro la povera gente”. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell`Italia dei Valori in commissione Finanze, secondo cui “l`imposta di bollo annuale del 4 per mille sugli ultimi capitali scudati è una misura irrisoria, a cui fa da contraltare l`articolo 8 della manovra, un vero e proprio regalo alle banche prevedendo una garanzia statale per sette anni sulle obbligazioni bancarie diventate semitossiche perché nessuno le vuole”. “Per coprire l`importo della manovra – prosegue Lannutti – basterebbe mettere un`aliquota del 20% sui capitali scudati, e così per una volta a pagare sarebbero finalmente quei parassiti che finora hanno vissuto sul sudore dei contribuenti onesti e dei pensionati. Invece – conclude Lannutti – il governo preferisce togliere ai poveri per dare ai furbi e alle banche”.

MANOVRA: MURA “SU STIPENDI PARLAMENTARI PATERACCHIO ANCHE CON MONTI” ROMA – “Ogni volta che si parla degli stipendi dei parlamentari la confusione regna sovrana, purtroppo anche con il governo dei professori a quanto sembra. Facciamo il punto allora. Questa mattina il governo ha presentato un emendamento che modifica l'art. 23 comma 7 della manovra. L'emendamento stabilisce che Governo e Parlamento ognuno per le proprie competenze assumeranno immediate iniziative per realizzare gli obiettivi stabiliti all'art.1 comma 3 del decreto 98. Il riferimento dunque e' al lavoro che deve essere svolto dalla Commissione Giovannini”. Lo afferma in una nota Silvana Mura, deputata di Idv. “Pochi minuti fa, proprio Giovannini ha dichiarato a Radio Anch'io che il lavoro della sua commissione, ovvero quello di redigere una media ponderata a livello europeo del costo dei parlamentari, vale per la prossima legislatura – prosegue la Mura -. Se a questo aggiungiamo le dichiarazioni di ieri di Fini e Schifani sulla volonta' delle rispettive camere di procedere alla riduzione delle indennita', a questo punto e' piu' che mai necessaria un'interpretazione autentica per capire quale sara' l'esito finale di tutta questa vicenda. La risposta da dare in fondo e' semplice: le indennita' si riducono o no e quando?”.

MANOVRA: IDV, DA GOVERNO SUBITO EMENDAMENTI PENSIONI-IMU – ROMA, 13 DIC – ''Poiche' il presidente Fini ha dichiarato che domani il decreto deve essere in aula, a questo punto ogni minuto in piu' che il governo attende nella presentazione degli emendamenti davvero importanti, su pensioni e Imu, e' tempo prezioso sottratto all'esame approfondito in commissione dei testi presentati e dei relativi subemendamenti. L'esame e' iniziato da giovedi e da allora non si e' fatto molto, in particolare per una certa indecisione del governo. Non vorremmo che il governo dei tecnici stia utilizzando metodi di bassa politica per evitare l'esame in commissione e risolvere tutto con un maxiemendamento scudato dalla fiducia''. Lo dichiara la parlamentare dell'Idv Silvana Mura.

AGGUATO FIRENZE: IDV, VIMINALE RAFFORZI VIGILANZA CASAPOUND – ROMA, 13 DIC – ''La strage di Firenze e' anche il frutto avvelenato prodotto da una cultura dell'odio e dell'intolleranza che l'estrema destra ha contribuito a diffondere nel Paese''. Lo dice il vicepresidente del gruppo idv alla Camera Fabio Evangelisti. ''I luoghi di ritrovo di neofascisti e neonazisti – osserva – si sono moltiplicati nel corso degli ultimi dieci anni, con la colpevole omerta' dei governi di destra. Gli stessi che per anni hanno attaccato i centri sociali, chiedendone ripetutamente la chiusura, hanno chiuso gli occhi sul proliferare di occupazioni di stabili da parte della destra, in particolare di Casapound. I Gasparri, i La Russa, gli Alemanno e le Meloni ora tacciono perche' non hanno parole. Da loro ora ci aspettiamo non le ovvie e scontate condanne, ma azioni politiche concrete per isolare gli estremisti e i violenti della destra. Presenteremo delle interrogazioni e chiederemo al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri di monitorare attentamente le nuove centrali della violenza dell'estrema destra e tutte le sedi di Casapound. Non si puo' continuare a chiudere gli occhi su questa pericolosissima spirale di violenza''.

FIAT: IDV, SUI CONTRATTI RAGGIUNTA FINTA INTESA = – Roma, 13 dic – ''La firma dell'accordo sui contratti, tra Fiat e sindacati, senza l'adesione del piu' grande sindacato presente in Fiat, la Fiom, e' un copione gia' scritto''. Si tratta di ''dell'ennesimo tentativo di debellare il contratto nazionale, attraverso una finta intesa''. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi, aggiungendo che ''l'azienda torinese sta smantellando gli stabilimenti italiani per andarsene negli Stati Uniti, in Brasile, in Serbia, in Polonia e in Turchia. Quello firmato oggi dalla Fiat – continua Zipponi – sara' ricordato come un contratto-fantasma, su cui si potrebbe ironizzare molto, se non fosse che la presa in giro va a discapito dei soli lavoratori. Il premio di 600 euro, previsto per il 2012 in busta paga, e' meno della meta' di quanto Marchionne e' riuscito a sottrarre ai suoi dipendenti, attraverso la drastica riduzione delle pause e l'aumento delle ore lavorative. Per l'IdV – conclude Zipponi – resta valido il contratto nazionale di lavoro, pure riorganizzato, non piu' in 160 contratti nazionali, ma in quattro grandi aree contrattuali nazionali: industria, settore pubblico, servizi e artigianato''.

CRISI, RINALDI (IDV): DRAMMATICI DATI EUROSTAT SU PIL IN UE Roma, 13 dic – “Eurostat ha appena pubblicato un dato che vale più della conclusione di un summit o dell'aumento degli spread: la coesione europea è fortemente minacciata dal divario del Pil tra Stati membri che nel 2010 è diventato vertiginoso, delineando uno scenario di due Europa ben più inquietante dell'Europa a due velocità a livello istituzionale”. E' l'allarme lanciato dal capodelegazione Idv al Parlamento europeo Niccolò Rinaldi, che osserva: “Così i Paesi più ricchi diventano più ricchi e quelli più poveri sempre più poveri, alla faccia di anni di politiche, e fondi, per la coesione territoriale. Si legge infatti in questi ultimi dati – spiega Rinaldi – che il Lussemburgo ha un Pil due volte e mezzo più alto della media dei 27 Paesi, mentre Romania e Bulgaria non arrivano nemmeno alla metà, contribuendo ad abbassare il livello europeo e quindi a permettere all'Italia di assestarsi sulla media. Di fatto la variazione del Pil tra gli Stati membri è impressionante, passando dal 44% al 271%. Non diverse sono le rilevazioni per i consumi”. Secondo l'europarlamentare, “si tratta di un'ulteriore emergenza per il processo di costruzione europea, perché non solo una moneta comune, ma neanche un mercato interno può essere a lungo sostenibile se la dinamica allontana anziché avvicinare i livelli di vita e il reddito pro capite. Urge dunque aggiornare, come ho proposto al presidente Barroso, i criteri di convergenza europea, oggi limitati al rigore di bilancio e al controllo dell'inflazione, inserendo parametri che obblighino gli Stati membri a investire in politiche sociali e di formazione, e a lottare contro evasione e corruzione”.

SCUOLA, RODANO (IDV): SOVRAFFOLLAMENTO PENALIZZA ALUNNI DISABILI. SI RIPRISTINI RISPETTO DELLA NORME “I dati resi pubblici dal ministero dell'Istruzione evidenziano come il sovraffollamento delle classi stia penalizzando, duramente, anche gli alunni disabili: i tre anni di tagli del binomio Tremonti – Gelmini hanno lasciato in eredità una scuola meno efficiente e meno accogliente, e dunque fortemente iniqua verso i più deboli. Peraltro, l'inserimento e la tutela degli alunni disabili erano sempre state due peculiarità d'eccellenza del nostro modello scolastico. Ci auguriamo quindi che l'arrivo di un nuovo ministro fornisca l'opportunità di correggere la rotta: sia sulle classi pollaio che sul numero di insegnanti di sostegno a disposizione nelle nostre scuole, ingiustamente tagliati dall'ex ministro Gelmini. Ci auguriamo che si ripristini al più presto il rispetto delle norme di legge, a tutela dell'efficienza e della qualità dell'istruzione pubblica nel nostro Paese”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, responsabile nazionale Cultura e Istruzione di Italia dei Valori, a proposito dei dati riportati oggi dal quotidiano la Repubblica.”Nel frattempo, prendiamo atto che è stata sufficiente anche solo un po' di trasparenza per intravedere la polvere nascosta sotto al tappeto dalla propaganda berlusconiana. E purtroppo molto resta da sapere” conclude Rodano.

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