Matteo Cazzulani, ovvero l’iniziativa e l’indipendenza

Matteo Cazzulani, ovvero l'iniziativa e l'indipendenza

Matteo Cazzulani è un giovane che ha scelto la strada dell'Est in tutte le
sue sfaccettature. L'Associazione dei Mantovani nel Mondo è lieta di averlo
nei suoi ranghi e di presentarlo ai suoi lettori.
Matteo Cazzulani, ovvero l'iniziativa e l'indipendenza

Matteo, qual è la tua preparazione scolastica?

La mia formazione è sempre stata improntata sulle lingue straniere e su una
vocazione internazionale, in quanto ho sempre desiderato conoscere e
valutare fatti e notizie da un punto di vista più ampio di quello offerto
dalla ristrettezza mentale di molti organi d'informazione del nostro Paese.

Quindi che cosa hai studiato?

Mi sono laureato in Lingue e Letterature Slave – Polacco, Russo e Ucraino –
e attualmente sono iscritto alla Laurea magistrale in Ucrainistica e
Polonistica presso l'Università degli Studi di Milano

Ho il dubbio che vista la tua padronanza linguistica tu abbia altre
specializzazioni, vero?

In effetti ho ottenuto diversi attestati di lingua e cultura a Varsavia,
Pietroburgo, Mosca e Leopoli ; un diploma di maturità linguistica – inglese,
francese e spagnolo – al Liceo Manzoni di Milano e ho frequentato corsi di
lituano e yiddish presso l'Università Jagellonica di Cracovia.

A che cosa attribuisci la costanza di questi studi?

Il ruolo della religione è stato fondamentale : grazie ai miei genitori ho
frequentato una scuola elementare privata dalle suore Orsoline, i cui
precetti riguardanti la metodologia di studio e il comportamento nella vita
quotidiana , mi hanno facilitato i passi successivi.

Come hai approfondito la conoscenza dell'Est europeo?

Dopo il conseguimento della Laurea Triennale ho trascorso un anno a Cracovia
in Polonia, dove ho sfruttato una borsa Erasmus e approfondito le mie
conoscenze culturali, letterarie e politiche su un Paese che è al centro
della mia attività giornalistica.

Solo vivendo in Polonia si possono afferrare certe dinamiche, e comprendere
come ad oggi vi siano ancora popoli europei non ancora inclusi nell'UE per
motivi geopolitici – in primis energetici. E capire che l'integrazione di
Ucraina, Bielorussia, Moldova, e Georgia sono per l'Europa una condizione
necessaria per la sicurezza e la sopravvivenza in un mondo sempre più
globalizzato, soprattutto se ad Est cresce una Russia dalle rinate velleità
imperiali che, se realizzate, possono ledere alla prosperità economica ed
energetica di Bruxelles – ergo, anche dell'Italia e della Lombardia. Ne
deduco che arrivato in Ucraina attraverso la Polonia.

E' vero. In Ucraina approdo nel Gennaio 2010 per seguire le Elezioni
Presidenziali con una pattuglia organizzata da AnnaViva: l'associazione, da
me co-fondata nel 2008, e presieduta per i primi tre anni, per tenere viva
la memoria della giornalista russa Anna Politkovskaja, e difendere la
libertà di stampa nel Mondo ex-sovietico. Da quell'episodio non mi sono
staccato dal seguire le evoluzioni politiche di un Paese la cui cultura
sentivo sempre più vicina alla nostra non solo per l'ottima cucina, ma per
la diversità interna in tante piccole varianti locali che tanto ricorda il
nostro campanilismo.

L'Ucraina è quindi diventata il perno del tuo interesse.

L'interesse è aumentato fino alla pubblicazione del mio libro sulla storia
di questo Paese – “La Democrazia Arancione. Storia Politica dell'Ucraina
dall'Indipendenza alle Presidenziali del 2010″, ed Libribianchi. Sono poi
rimasto in Ucraina, con contratti temporanei, come insegnate di lingua e
cultura italiana presso l'Università Cattolica Ucraina di Leopoli, una delle
città più mitteleuropee del Vecchio Continente, culla nel contempo delle
culture ucraina, armena, ebraica e austroungarica.

Che altro hai fatto in Ucraina?

HO seguito in diretta da Kyiv, il processo alla Leader dell'Opposizione
Democratica ucraina, Julija Tymoshenko, puntualmente documentato con
articoli pubblicati su “Il Legno Storto” – www.legnostorto.com – il giornale
su cui scrivo di Europa Centro-Orientale e tematiche energetiche.

Dove si possono leggere altri tuoi articoli e ricerche?

Molti altri dei miei articoli si possono trovare sul mio blog personale La
Voce Arancione – http://matteocazzulani.wordpress.com – in cui pubblico
aggiornamenti sulle questioni di cui sopra con la speranza che una società
quanto più informata analizzi con miglior cognizione di causa quanto accade
un un'angolo d'Europa – oggi sempre più lontano da Bruxelles – rispetto ai
maggiori media ed ai governanti di Roma: troppo attenti alla ricerca di gas
a buon mercato con la Russia a costo di decisioni contrarie all'interesse
generale UE ed amnesie in merito a democrazia e diritti umani durante i
colloqui con Mosca.

Esiste anche una versione polacca “Włoski Prometeusz” – “Prometeo
Italiano”, http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com – con cui
analizzo la situazione politica avvalendomi della lingua di una grande
nazione la cui percezione della Politica Estera auspico sia fatta propria da
tutta l'UE. Inoltre, il polacco è lessicalmente vicino all'ucraino, ed è
proprio agli ucraini che il blog internazionale è anche rivolto: in vista
dell'integrazione di Kyiv, è bene che gli ucraini inizino con dimestichezza
a padroneggiare altre lingue straniere che non siano il russo – fortemente
presente dopo secoli di russificazione forzate di epoca zarista e sovietica
– soprattutto per l'ottenimento di informazioni e comunicazione.

E il futuro?

Per il futuro regna la totale incertezza, figlia di una crisi che stringe,
una povertà che avanza, ed un impiego fisso che non si riesce ad ottenere.
Resta il desiderio di continuare nell'insegnamento della mia cultura, e, al
contrario, l'apprendimento delle dinamiche politiche, economiche, e
culturali dell'Europa Centro-Orientale, puntualmente riportate ai miei
connazionali italiani – e lombardi – con articoli e commenti.

Grazie Matteo, penso che i lettori di www.lombardinelmondo.com abbiano
davvero imparato molto da questa tua intervista, magari cercheranno di
imitarti, e certamente ti leggeranno dalle pagine dei mezzi dove scrivi tra
cui adesso anche il nostro portale.

Ernesto R Milani

Ernesto.milani@gmail.com

8 novembre 2011

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