Quando quelli di sinistra parlano di Berlusconi

Attilio Baglio, baglio08@libero.it
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-04-22/08.spm

Cari Italians,
quando quelli di sinistra parlano di Berlusconi e degli italiani che l'hanno votato, mi fanno troppo arrabbiare. Continuano a sentirsi di un’intelligenza superiore, continuano a sparar sentenze supponenti e saccenti. Due le loro tesi, espresse in modo subdolo. La prima è che Berlusconi sia capace di calamitare il voto degli italiani solo grazie al suo potere mediatico, al suo controllo di televisioni e mezzi d'informazione. La seconda, diretta conseguenza della prima, è che la maggioranza degli Italiani sia deficiente. E’ pazzesco, sono davvero riprovevoli questi signori che disprezzano i propri compatrioti. Che continuano a vivere nel pregiudizio. Che perdono il senso della realtà. Continuano a considerarsi depositari della verità e della ragione. Si sentono maggioranza quando, nei fatti, sono minoranza. Non hanno il benché minimo rispetto della democrazia, quella vera. Quando uno di sinistra, che magari non ti conosce nemmeno, ti parla di politica, ti parla di Berlusconi, sembra convinto in partenza che tu non possa che essere d'accordo con lui. E se per caso lo contraddici ed osi parlar bene di Berlusconi, ci rimane malissimo e poco ci manca che ti tolga il saluto. Ma chi si credono d'essere questi tromboni, che uno come Berlusconi lo odiano soprattutto perché rosi dall'invidia nei suoi confronti? Ma che la smettano di voler insegnarci a vivere. Sono sempre gli stessi. Non cambiano mai.

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