L’On. Fabio Porta e i Deputati del PD Estero interrogano il Ministro degli Esteri e del Lavoro per la tutela previdenziale degli italiani in Perù e dei peruviani in Italia.
“Le situazioni previdenziali maturate dai nostri emigrati nel passato, e quelle in corso per gli italiani attualmente interessati a fenomeni di nuova mobilità, potrebbero trovare un più giusto e chiaro riferimento nelle convenzioni in materia di previdenza sociale.
Lo strumento da utilizzare, naturalmente, è quello degli accordi bilaterali con i paesi nei quali è più intensa la presenza di lavoratori italiani.
Negli ultimi tempi, inoltre, è notevolmente cresciuta l’esigenza di definire meglio i diritti e le situazioni previdenziali dei lavoratori immigrati in numero crescente nel nostro paese”.
Lo dichiara l’On. Fabio Porta, presentatore assieme ai Deputati del Pd Gianni Farina, Laura Garavini, Marco Fedi e Franco Narducci, di un’interrogazione rivolta al Ministro degli Affari Esteri, e a quello del Lavoro e della Previdenza Sociale sull’opportunità di riprendere il cammino delle convenzioni bilaterali di previdenza sociale, praticamente interrotto nell’ultimo decennio.
“Sono in gioco essenziali diritti di cittadinanza e un quadro di certezze giuridiche necessarie per regolare il sempre più tumultuoso fenomeno dell’emigrazione di lavoro.
Questa necessità è particolarmente avvertita in molti paesi dell’America Latina.
In essi, infatti, si sono costituite nel corso del tempo consistenti comunità italiane e, soprattutto negli ultimi anni, da essi provengono flussi di immigrati in Italia sempre più intensi.
Il reciproco interesse tra l’Italia e questi paesi è indiscutibile.
In Perù, ad esempio, esistono situazioni che dovrebbero indurre ad avviare prima possibile rapporti bilaterali finalizzati ad una convenzione di previdenza sociale.
La mancanza di un tale accordo lascia coloro che non hanno raggiunto il minimo di contribuzione, nella condizione di non poter recuperare gli anni di lavoro prestati, mentre spesso le persone dotate di maggiori risorse economiche procedono al riscatto della contribuzione in Italia.
Insomma, chi non ha alcuna pensione e chi magari ne ha due.”
Ha poi concluso l’On. Porta: “per questo assieme ai Deputati del PD, ho chiesto che si proceda al rinnovo della convenzione con il Brasile, si approvi la convenzione già pronta con il Cile e si proceda il prima possibile ad avviare i contatti con le autorità peruviane per concordare uno schema di convenzione di previdenza sociale, da portare all’approvazione del Parlamento”.
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