Marcoule è Bum nucleare in Francia, il titolo in borsa di Edf ha perso subito il sei per cento. Vi Siamo vicini

La notizia di oggi non è un sogno e neanche un film: Francia, esplosione nella centrale nucleare di Marcoule. “Il forno esploso sul sito nucleare di Marcoule si trova nel centro per il trattamento delle scorie di una filiale di EDF: è quanto riferiscono i pompieri e la polizia. Il reattore di Marcoule è in parte usato dalla Areva per produrre un combustibile che ricicla plutonio dalle armi nucleari. Il governo però rassicura: nessuna fuga-pas d’evacuation.

La centrale di Marcoule è stata la prima centrale nucleare francese, nella Linguadoca-Rossiglione. La centrale possiede 3 reattori UNGG (una versione francese del Magnox inglese) da 79 MW totali. E’ stata la prima centrale nucleare francese, nello stesso sito esiste anche un altro reattore (il N°1) costruito dal 1955 al 1956 da soli 2 MW e non utilizzato per la produzione elettrica. La centrale fa parte del più ampio sito nucleare Marcoule, un’istallazione industriale gestita da AREVA e dal CEA. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese.”

Ma rassicurano! “Non c’è fuga radioattiva”: lo ha confermato il governo di Parigi riferendosi all’incidente in nel centro di trattamento delle scorie nucleari nei pressi della centrale di Marcoule, nel sud della Francia. Dopo l’esplosione il titolo Edf ha perso oltre il 6% .La centrale nucleare francese di Marcoule si trova a 242 km in linea d’aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova.

Il Dipartimento della Protezione civile è in contatto con l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e con i vigili del fuoco per monitorare e verificare gli eventuali rischi per l’Italia dopo l’esplosione che si è verificata nel centro di trattamento delle scorie nucleari del sito di Marcoule, nel sud della Francia. Per ora, fanno sapere al Dipartimento, le informorzioni arrivate dalla Francia non parlano di dispersioni radioattive. I vigili del fuoco hanno una rete di rilevamento della radioattività attiva sul territorio nazionale, pronta a segnalare anomalie.Creato nel 1956 il sito nucleare di Marcoule, il primo della Francia, e’ situato vicino al comune di Chusclan, nella regione della Linguadoca, zona turistica, agricola e viniciola. Il sito dista da Nimes circa 45 chilometri e dall’Italia (Ventimiglia) circa 240 chilometri. La centrale ha tre reattori UNGG da 79 Mw totali, nessuno dei quali è attivo: l’ultimo è stato dismesso nel 1984. Nello stesso sito esiste anche un altro reattore costruito dal 1955 al 1957 da soli 3Mw e non utilizzato per la produzione elettrica. L’istallazione industriale è gestita da Areva e dal Cea. A Marcoule furono costruiti i reattori nucleari a uso militare per le ricerche destinate alla costruzione della bomba atomica francese: nel sito a pochi chilometri da Avignone il Cea ha poi messo a punto la filiera dei reattori a grafite-gas su cui iniziò lo sfruttamento civile dell’energia nucleare in Francia. Sempre a Marcoule si trova il reattore Phenix, prototipo di reattore nucleare autofertilizzante della potenza elettrica di 250 Mw. Oggi la centrale, superata da altre strutture più moderne e quindi non più utilizzata per la produzione di energia, ospita impianti di dismissione di scorie nucleari.

C’è anche un altro video Esplosione in un sito nucleare francese a 250 Km dall’Italia Un morto e quattro feriti. E’ questo il bilancio provvisorio dell’esplosione di un forno per il trattamento di scorie radioattive avvenuta questa mattina nella regione del Gard nel sud della Francia. L’incidente si è verificato all’interno del sito nucleare di Marcoule che si trova a 257 km in linea d’aria da Torino.
Riferendosi a una possibile fuoriuscita di materiale radioattivo un portavoce del Commissariato dell’Energia Atomica ha dichiarato che “al momento non c’è stata fuga verso l’esterno”. I vigili del fuoco giunti sul posto hanno comunque eretto un perimetro di sicurezza intorno alla centrale. Complice la vicinanza al confine italiano, la nostra Protezione Civile si è subito attivata mettendosi in contatto con l’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per verificare eventuali rischi per il nostro Paese. La centrale nucleare di Marcoule è la più vecchia presente in Francia. Tratto dal Tg3 del 12/09/2011 – http://www.tg3.rai.it

Potere ed Energia SI Senza Bon PluTon: in Italia avevamo avuto recentemente clamorosi aggiornamenti, dalla Sardegna…

Report ci aveva raccontato le Centrali Nucleari in Francia,

e anche sui rifiuti nucleari, in Francia.

http://claudiosala.files.wordpress.com/2011/03/pin-082_regole-di-bon-pluton.jpg?w=500&h=580

E se voi aveste una figlia che è andata in un quel paese, la Francia, col suo compagno per trovare lavoro e vita dignitosa, cosa fareste? Le direste di tornare in Italia dove abbiamo per la seconda volta detto NO al nucleare con un referendum? La figlia ci era tornata a spese sue per votare NO. Qualcosa è cambiato? Il reattore di Marcoule è in parte usato dalla Areva per produrre un combustibile che ricicla plutonio dalle armi nucleari. Secondo quanto riporta il sito di Midi Libre, l’esplosione si sarebbe verificata intorno alle 11:45 di questa mattina. L’esplosione ha provocato un morto e quattro feriti, tra cui uno grave. Lo riferisce il sito del quotidiano Midi Libre, precisando che un uomo è stato trovato carbonizzato. La polizia ha fatto sapere che non c’è rischio di contaminazione.

http://2.bp.blogspot.com/-yP79YPL6pF4/TlvlP8v5OyI/AAAAAAAAAqI/aCdDvk4ZN0Y/s1600/P1070463.JPG

Si, vivere libero o morire, Vivre libre ou mourir. A me piacerebbe che i figli rimanessero liberi di muoversi, come le merci e le stramaledette nubi radioattive, ma non morissero, neanche le famiglie e le persone e gli animali e le cose: siano cause “naturali” a farla finita. Marsiglia la rivoluzione e tutto il cucuzzaro…Era fatto assoluto divieto a tutti i cittadini di seguire le regole del Bon PluTon.

L’Ansa ci rincuora un po’, spiegando varie cose, merita leggerla, seguire, aggiornarsi. Lo farò per me, per noi.

Doriana Goracci

t/2011/09/12/marcoule-bum-nucleare-francia-edf-siamo-vicini/

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