A Roma malata Mcs che vive in auto sanzionata per 4000 euro, lo sdegno della Sassone

La viceresponsabile capitolina dell’Italia dei Diritti: “Ci uniamo dunque all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”.

Un calvario lungo dieci anni, una malattia rara e insidiosa : la Sensibilità Chimica Multipla (Mcs) e come unico rifugio la propria automobile. Per due anni Ester, una giovane donna, costretta dalla patologia di cui soffre, ha abitato in divieto di sosta a pochi passi dall’Ospedale San Giovanni di Roma e per questo ha ricevuto 4000 euro di multe. Al danno di mancata tutela per quanti, come lei, soffrono di tale sindrome immunotossina infiammatoria, in grado di provocare allergie gravissime a quasi ogni cosa, si è aggiunta la beffa delle sanzioni.

Sulla vicenda è intervenuta Antonella Sassone, viceresponsabile per Roma dell’Italia dei Diritti : “La Mcs non è riconosciuta in Italia come malattia, non ha un proprio codice sanitario né una normativa che tuteli in alcun modo chi ne è affetto. Così non si viene considerati ‘disabili’ ai fini del collocamento obbligatorio, non si hanno assistenze economiche da parte dello Stato, non ci sono ambienti ‘adatti’ per permettere a queste persone di vivere decorosamente. Ciò che è accaduto ad Ester – prosegue la Sassone – è l’effetto di tutte queste componenti insieme, aggravate dall’ignoranza diffusa su certe patologie e dall’indifferenza di molti”.

Ester, nonostante l’invalidità recatale dalla Mcs nel 2009 ha fondato l’associazione “Anchise” un punto d’incontro per tutti coloro che subiscono la terribile solitudine generata dalle manifestazioni allergiche. Un isolamento fisico e umano che non ha considerazioni sufficienti da parte delle istituzioni.

“Le responsabilità – commenta l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – sono da imputare in primo luogo al legislatore troppo distratto da questioni più urgenti come ad esempio evitare che i propri stipendi e benefit vengano toccati dalle manovre economiche che si susseguono, e in secondo luogo alle amministrazioni locali che hanno il dovere , se non altro per il tanto decantato principio di sussidiarietà, di intervenire laddove lo Stato è assente. Ci uniamo dunque – chiosa la Sassone – all’appello fatto al sindaco di Roma per dare un aiuto ad Ester, magari proprio cominciando dall’annullare le multe”.

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