In Cile, in un anno sono spariti due grandi bacini di origine glaciale, forse per colpa del caldo. L’ulimo episodio qualche giorno fa. E’ svanito il lago Cachet 2, di recente formazione: 200 miliardi di litri d’acqua si sono riversati nelle sottostanti valli disabitate per la frattura della corona di ghiaccio che conteneva lo specchio d’acqua. La scoperta dell’evento che non ha causato vittime, e’ stata fatta il 7 aprile, quando gli scienziati hanno rilevato un forte aumento della portata del fiume Baker da 1.200 a 3.570 metri cubi con un innalzamento del livello di quattro metri e mezzo al secondo in 48 ore. Esperti del ministero cileno dei Lavori pubblici aspettano che migliorino le condizioni del tempo nella regione di Aysen, per visitare l’area a 1.700 chilometri a sud di Santiago. Il direttore generale per le Acque, Rodrigo Weisner, sorvolera’ l’area che comprende il fiume Baker, il lago Colonia e il ghiacciaio Colonia. Un anno fa era scomparso il lago Tempano, un bacino ampio 1,8 chilometri quadrati situato nella stessa zona, 1.700 chilometri a al sudi di Santiago. Il Cachet 2 si trovava invece nel settore orientale del Campo de Hielo Norte e aveva un diametro di cinque chilometri. La prima ipotesi per spiegare la scomparsa e’ legata alle alte temperature registrate nell’area: fino a 30 gradi. Secondo gli esperti del Centro studi di Valdivia (Cecs), la causa prima e’ stato il ritiro del vicino ghiacciaio Colonia le cui acque hanno aumentato il volume del Chachet fino a farlo tracimare e svuotare precipitosamente attraverso una frattura nella ’corona’(Ildialogo.org)