QUESTI CIALTRONI ORA PENSANO A UN ALTRO SCUDO FISCALE

Mentre ci arrovellavamo (e addirittura litigavamo) su quale aliquota dovessimo far pagare gli evasori che nel 2009 avevano riportato i capitali in Italia (con un piccolo, indegno, contribuito del 5 per cento), ecco che al governo stanno pensando di lanciare un altro scudo fiscale. Invece di lasciare, l’esecutivo raddoppia.
Avete capito bene. Volevamo farli pagare di più e invece, non solo gli anonimi evasori del 2009 non sborseranno un quattrino, ma, a quanto pare, se ne aggiungeranno altri che con un piccolo obolo potranno far rientrare in Italia capitali portati all’estero per evadere il fisco.
Signore e signori, ecco a voi “Lo scudo 2”, sequel di un film pessimo e indigesto per gli italiani onesti.
Per ora molti ministri si affrettano a smentire. Qualcuno è convinto che non si farà, qualche altro, invece, pare obbedire di più a un ordine di scuderia che alla propria convinzione, come il ministro Romani che ha tenuto a precisare che un nuovo scudo AL MOMENTO non è allo studio.
Ma adesso basta con gli scherzi. Mentre cala l’ennesima scure sugli enti locali e sui ministeri, mentre pensano di abolire i diritti dei lavoratori e la loro festa, mentre ci tagliano le radici abrogando per decreto il 2 giugno e il 25 aprile, mentre differiscono il TFR ai dipendenti statali (che pagano tasse per quasi la metà del loro stipendi lordi), stanno pensando anche a un nuovo condono fiscale. Ma siamo matti?
Pensavo proprio che avessero toccato il fondo ,ma lasciare ancora nelle mani di questi pericolosi dilettanti la gestione della crisi è roba da nosocomio. E gli italiani se ne stanno accorgendo. Non passa giorno che qualcuno di loro non venga fischiato. Oggi è toccato a Tremonti, contestato nel suo Cadore in compagnia di Bossi e Calderoli.
L’Italia ha bisogno di una cura diversa, che faccia crescere i consumi, che produca, che sostenga i redditi produttivi e penalizzi, magari con l’introduzione della tobin tax, la tassazione delle transazioni finanziarie, le grandi rendite speculative. E soprattutto serve una politica di lotta all’evasione fiscale e alla corruzione, non una politica opposta che induce ad evadere. Insomma, servono misure esattamente contrarie a quelle che questi quattro cialtroni stanno mettendo insieme, tra l’altro litigando anche tra loro a chi la spara più grossa. Lunedì la manovra approda al Senato. Siamo ancora in tempo per cambiare rotta. Si fermino prima che anche in Italia vengano travolti da un movimento di popolo… indignato.

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