Attacco terroristico in Israele

La vita nel Neghev, a nord di Eilat, è stata sconvolta da una serie di attacchi armati condotti da una o più cellule terroristiche che hanno preso di mira una pattuglia militare di confine e autobus civili in transito, provocando diversi morti, e poi ingaggiando uno scontro a fuoco con i militari, su due importanti arterie: la statale 12, che costeggia il confine fra Israele ed Egitto e la statale 90, che porta da Nord verso il Mar Rosso, costeggiando il confine con la Giordania. Incerto ancora il bilancio delle vittime: secondo informazioni ufficiose, il bilancio provvisorio parla di vari morti, fra cui tre terroristi di affiliazione finora sconosciuta, uccisi dai militari, e di decine di feriti, fra cui molti militari israeliani.
Le prime informazioni sono giunte verso le 12 locali (le 11 in Italia), quando si è appreso che un autobus in transito presso Netafim (sulla statale 12) e diretto verso la località turistica di Eilat, sul Mar Rosso, era stato bersagliato di spari di arma automatica da tre uomini armati di Kalashnikov. Secondo l'autista, gli aggressori vestivano divise dell'esercito egiziano. Meno di un'ora dopo si è appreso che un altro veicolo israeliano, probabilmente un autobus, era stato centrato da un razzo Rpg nella località di Beer Ora, sulla statale 90. Nel frattempo dalla zona di confine si aveva notizia del lancio di colpi di mortaio contro militari israeliani. E sulla statale 12 anche un'automobile di gitanti israeliani, diretta a Eilat, era stata attaccata con armi automatiche. In seguito a questa serie di attacchi l'esercito israeliano ha chiuso al traffico un lungo tratto della statale 12 e ha avviato perlustrazioni in una vasta zona del Neghev.
Il capo di stato maggiore, gen. Beny Gantz, al termine di una consultazione di emergenza a Tel Aviv, è decollato per Eilat per seguire da vicino la caccia agli attentatori. Sulla loro identità, per ora, vengono avanzate prime ipotesi: fra queste, che si tratti di palestinesi provenienti da Gaza ed infiltratisi in Israele con l'aiuto di contrabbadieri beduini (egiziani ed israeliani). Nel frattempo lo stato di allerta è stato elevato in tutto il territorio israeliano nella sensazione che altri attentati possano essere in fase di gestazione in zone diverse di Israele. Gli abitanti dei villaggi del Neghev meridionale hanno avuto ordine di restare nei loro insediamenti, fino a nuovo ordine. Nel clima di tensione della mattinata si inserisce anche un'informazione, data dalla stessa radio e poi rivelatasi invece infondata, di un'esplosione udita a Beer Sheva.
18 agosto 2011
Redazione Tiscali

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