Nella rubrica lettere di un notissimo quotidiano (1 agosto), riguardo ad una legge contro l'omofobia, leggo: “Una violenza nei confronti di un disabile, di una donna incinta, di un bambino, è meno grave di quella nei confronti di un omosessuale?”. Sconcertante ingenuità, o stupida malizia? Possibile non capire che nessuno in Italia, grazie a Dio, fa violenza ad un disabile perché ritenuto colpevole d'essere disabile, ad una donna incinta perché incinta, ad un bambino perché bambino, mentre qualcuno, grazie al diavolo, fa violenza agli omosessuali perché ritenuti colpevoli d'essere omosessuali? E che le legge mira semplicemente a togliere dalla testa ottusa di certi ottusi che un omosessuale meriti violenza perché omosessuale?