L’umanita’ e la sua scienza sara’ sempre proiettata nel futuro?

In una delle nuove trasmissioni “ E se domani…” condotta da Alex Zanardi, dagli argomenti trattati in quella determinata trasmissione, un possibile sbarco dell’uomo sul pianeta ‘Rosso” ovvero Marte, questa notizia possibilista, avvalorata dalle dichiarazioni del portavoce dell’Ente Spaziale Europeo e sostenuta anche da un recente intervento del Presidente degli U.S.A. con la previsione di realizzarla entro l’anno 2035?

Se si fosse all’ultima settimana di una campagna elettorale, si potrebbe pensare ironicamente ad una promessa politica ed allo stesso tempo, dubitare della credibilita’, che la scienza possa essere sempre proiettata nel futuro? Sono consapevole nel sostenere che la scienza umana, badate e fatevi una ragione che e’ opera comunque, del divino creatore nostro Signore Gesu’ Cristo. Sono certo e convinto, che tutto cio’ che ha fatto e tuttora fa l’umanita’ in questo periodo storico, una parte del suo pensare non percorra la giusta direzione che ovviamente e’ frutto dell’anomalia costante, devastante ed offende ogni giorno il nostro Dio, ma quello ancora piu’ grave che l’uomo quotidianamente sempre di piu’ si allontana da Dio.

Riprendo il tema di valenza scientifica in quanto utile per la continuita’ relativo al discorso scientifico ed all’avvicendamento ai fini generazionali necessari per rilanciare il lavoro iniziato da coloro che ci precedettero e tutto quanto detto, contnuera’ in avvenire. Ed e’ naturale chiedere se e’ vero che tutto cio’ che la scienza ci ha permesso di sapere e realizzare sono stati considerati risultati positivi? Su questa domanda nutro mie perplessita’ perche’ la scienza che si sviluppo’, sviluppa o sviluppera’, talvolta potrebbe risultare anche negativa.

La scienza imprudentemente percorre determinate corsie preferenziali e che molte strade non sono valutate umanamente corrette e probabilmente nell’immediato potrebbe offrire maggiore sviluppo a beneficio dell’umanita’, ma in ogni cosa c’e’ il rovescio della medaglia e se quelle cose che generano benessere, sfortunatamente per difetto o perche’ portatori di virus malefici, quello che oggi si potrebbe ipotizzare una conquista scientifica per la vita, un giorno non lontano potrebbe manifestarsi devastante, distruttiva e catastrofica.

Pongo all’attenzione come esempio: la bomba atomica ha dimostrato l’estremo limite della distruzione delle cose e l’annientamento delle vite umane. Fortunatamente vi fu a quell’ epoca soltanto una nazione ad usarla e non vorrei essere nei panni di quel pilota che ha avuto l’ordine e l’obbligo giustificato o no, di sganciarla, ma nella disgrazia vi e’ la testimonianza che la decisione circoscritta a due bombe, poi nessuna altra nazione oso’ di fare altrettanto. Ho l’ abitudine di pensare e giudicare con serenita’ che a quell’ epoca, forse fu necessaria quand’era in corso la II Guerra Mondiale ed oggettivamente cercarono la via d’uscita per estinguere quel conflitto che semino’ morti, feriti ad ogni nazione coinvolta a quella terribile guerra mondiale.

Non solo gli USA, hanno la bomba atomica, ma l’America e’ di diritto custode naturale e coerentemente convinta a non usarla mai piu’. Pero’ lo scenario geo-politico mondiale e’ inevitabilmente modificato, questo vuol dire che e’ stata data a piu’ nazioni l’opportunita’di possederla, quest’ultime sono: Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan e probabilmente la Corea del Nord ed altre nazioni potenzialmente in grado di costruirle. Come a suo tempo fu fatto per i gas velenosi ed altre armi concepite per la distruzione di massa, vi furono imposte drastiche leggi per non usarle.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite, si mosse con energici provvedimenti, affinche’ le bombe atomiche, non venissero impiegate, l’inosserevanza dell’ammonimento preventivo, causerebbe l’autodistruzione dell’umanita’. Comunque vi e’ la consolazione, ciononostante che piu’ nazioni la posseggono, emerge un buon livello di traquillita’. Ma chi potrebbe salvarci dagli eventi ove le forze della natura si scagliasse con violenza inaudita seminando centinaia e centinaia di migliaia di morti. In quest’ultimi tempi c’e’ ne sono stati in piu’ parti del mondo e l’umanita’ per quanto organizzata a tale forze nulla puo’.

Immaginiamo per un solo istante che cosa potrebbe accadere se provocata da una disattenzione dell’uomo una inattesa esplosione nucleare o i centri abitati minacciate dalla sproporzionata forza della natura e non e’ nemmeno immaginazione, perche’, gia’ verificatesi due casi: una in Russia e l’altra in Giappone. Con piu’ approfonditi studi la scienza trovera’ rimedi e nuove forme di difesa per evitare le devastanti distruzioni apocalittiche. Argomenti e nuove sfide per gli scienziati che si orientaranno per la ricerca di soluzioni a favore dell’umanita’.

L’esperienza insegna che lo scienziato non si considera mai appagato e per questo motivo continuera’ a sognare altri ambiziosi progetti e mete da raggiungere. L’unico problema che gli scienziati conoscono bene, di dovere attendere una ventina di anni e poi secondo le loro previsioni entro il 2035 e forse prima, partira’ la missione mirata a sbarcare sul pianeta rosso, che tutti chiamano“Marte”.

Gli studiosi del nostro cosmo lo descrivono nel modo piu’ adeguato, semplificativo ed elementare per creare maggiore interesse popolare e ci illustreranno la realta’ del sistema solare. Quindi, dai calcoli in misura di distanze in Km, l’orbita che ogni nostro pianeta in una diversa ellisse od orbita da quella piu’ vicina a quella piu’ distante dal Sole, gli scienziati sono certi che per quanto il pianeta Marte sia distante dalla Terra calcolata in diverse centinaia di milioni di Km, gli addetti scientifici, sostengono che secondo il ciclo dell’ellisse che si ripetera’ automaticamente con precisione ed esatti periodi di anni, quindi il pianeta “rosso” si trovera’ vicina alla Terra a distanza ravvicinata calcolata in 55 milioni di Km.

Raggiunto quel punto del cosmo, la navicella spaziale sara’ riassorbita dall’attrazione della forza di gravita’ orbitale dal pianeta da conquistare e poi, continuera’ il percorso nello spazio per altre migliaia di km, quindi raggiunto l’obiettivo per adagiarsi sulla superficie del pianeta Marte. All’epoca del 1969, l’umanita’ esalto’ per il successo ottenuto quando l’uomo conquisto’ con la prima missione extraplanteria allunando sul nostro satellite Luna, corpo celeste che da milioni e milioni di anni e’ in orbita relativa al nostro asse terrestre. Anche nel prossimo futuro potremmo gioire come seconda conquista cosmica e potere scoprire altre cose che esistono, ma non in grado di individuarle. Ed e’ corretto che si continui a specifici studi per le nuove scoperte ed innovazioni da utilizzare per il benessere dell’umanita’.

E’illogico porre freni a tutte quelle cose che si potrebbero ottenere in quanto segni positivi valutate come ricadute nell’avanzamenti tecnici e scientifici utili per altri nuovi esperimenti legate all’innovazioni da valorizzare per lo sfruttamento utile all’industrie dell’aereonautuca militare e civile. Ovviamente progetti per perfezionare il volo e velocita’ degli aerei concepiti per garantire al viaggiatore maggiore conforto e sicurezza, ma misurarla con la logica della competitivita’ e le realizzazioni esenti da limiti di tempo e di spazio, con l’obbligo d’essere versatili e fruirne il servizio nell’ambito del nostro piccolo e grande mondo.

Quindi, la liberta’ di scrutare e scoprire il nostro immenso universo e prestare grande attenzione a progetti di lungo termine con la consapevolezza nell’affrontare con serenita’ il futuro, convinti d’evitare l’allontanamento dal nostro globo terrestre, che necessita a particolari cure e soprattutto opere di bonifiche per disinquinare la natura e le cose fondamentali ed elementari che l’uomo non puo’ farne a meno se vuole continuare a vivere.

Il nostro pianeta dev’essere rimodellato e le persone di tutti i popoli dovranno modificare radicalmente la mentalita’e rinunciare all’individualismo, costruire nuove strutture e piu’ facili vie di comunicazioni, la costruzione di case antitelluriche, che sono le piu’ sicure ed una piu’ equa distribuzione dei prodotti alimentari inclusa l’acqua fondamentale all’uomo, che dev’ essere distribuita equamente con gli opportuni servizi per gli utenti di tutto il mondo.
Se gli scienziati con il contributo di scoperte, innovazioni e la consapevolezza del sapere le necessita’ che la Terra come pianeta dovrebbe avere. E la realizzazione di una pianificazione che garantisca l’approvvigionamento di prodotti alimentari per sconfiggere la fame nel mondo e non a caso in questi giorni il nostro pianeta ha superato sette miliardi (7.000.000.000) di persone.

Quindi, se gli scienziati hanno il coraggio di pensare a piani di livello planetario ed a cose distanti centinaia di milioni di Km, per conquistare il pianeta Marte (comunque secondo dati scentifici), risulterebbe non compatibile per l’organismo umano, ma allo stesso tempo, tutti i progetti utilizzati dalla missione planetaria, non sarebbero in alcun modo compromessi, in quanto vi sara’ la disponibilita’di nuove materie ed innovazioni, che saranno sfruttate dalla societa’ civile e dalle industrie ed agli scienziati il merito di avere migliorato la Terra.

Boston, 16 luglio 201

On. Michele Frattallone, presidente della Galileo Legacy Foundation, Inc., e consigliere eletto, presidente della Commissione Cultura, Istruzione ed Immagine del Comitato Italiani all’Estero (COM.IT.ES.).

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