Maimone (Nd.it) : “La lotta alla povertà e all’emarginazione sociale è la nostra missione”
Aiutare i poveri, gli emarginati, gli indebitati, i disoccupati, le donne, gli anziani, il Sud Italia, é il nostro principale obiettivo
Roma, 6 novembre 2021 – “La nostra missione è quella di sollecitare il Governo Draghi ad aiutare con i soldi del Recovery, in prima istanza, le fasce più povere e più deboli della nostra società, che costituiscono i famosi invisibili” ha dichiarato Biagio Maimone, esponente ed ideatore della corrente di pensiero nuovademocrazia.it, il quale ha aggiunto: “Se partiamo dal basso e inseriamo nel processo produttivo le classi più povere e deboli della nostra società riequilibriamo il processo economico. Le stesse classi agiate ne trarranno sicuro beneficio.
Democrazia significa governo a favore del popolo e noi che crediamo e vogliamo far vivere la vera democrazia dobbiamo impegnarci affinchè il popolo divenga l’origine e la fine di ogni azione politica.
Non è utopia, ma può divenire realtà con l’utilizzo dei soldi che l’Europa ha stanziato per il nostro Paese. Gli invisibili saranno visibili ed integrati nel processo socio-economico e in tutti gli altri che da esso si originano, ossia culturale, morale, educativo e produttivo, in veste, finalmente, di soggetto e non oggetto.
È un dovere cristiano e, nel contempo, un dovere umano.
Papa Francesco ci invita ad impegnarci per l’inclusione sociale, non a parole, ma con i fatti.
L’invito del Vangelo: “Venite a me, o voi che siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro” deve divenire il nostro insegnamento sociale, politico ed umano. Ed è vero che debba esserci un processo di umanizzazione della vita politica ed economica che irrori la società e la vita umana con i valori che tale processo reca necessariamente con sè.
La nostra corrente di pensiero, il nostro Movimento non politico intende creare un’onda d’amore e di fratellanza, che parta dagli insegnamenti cristiani per abbattere il male dell’indifferenza.
Riteniamo che le pagine del Vangelo, nel contesto epocale attuale, siano il nostro libro di economia per eccellenza e ci indicano il modello dell’inclusione quale nuovo modello economico.
Non vi è altro testo che possa essere così attuale e così pedagogico come il Vangelo.
Esso è la stella polare per far rinascere la vita dove è stata seminata la morte a causa dell’egoismo umano. Se vogliamo ricostruire l’identità umana che è stata mortificata ed è tanto debole da far fatica a restare in piedi, occorre una rivoluzione dell’animo che conduca ad intraprendere la via, l’unica via, che è quella che pone al centro la sacralità della dignità umana calpestata.
Deve nascere un nuovo modello economico, che tutti deve necessariamente includere, se dobbiamo rinascere, proprio in quanto quello attuale ha fallito, tragicamente ed irreversibilmente, come i fatti concretamente dimostrano.
Deve affermarsi, quella che noi amiamo definire “L’Economia Dal Volto Umano”, perché rinasca l’essere umano ed il creato, feriti da un’economia selvaggia, fondata sull’egoismo di pochi, la cui cecità ha condotto non solo l’umanità intera, ma anche i pochi ricchi, sul baratro.
Creare una nuova morale su cui debba fondarsi l’economia è un’esigenza ormai improrogabile. E’, addirittura, una necessità storica.
I grandi economisti lo sanno!
Non più poveri, non più terre depresse!
Le persone devono essere i protagonisti indiscussi del nuovo contesto socio-economico e politico, alle quali è stata riconosciuta la sacralità della propria dignità umana. Territori fiorenti ed accoglienti dovranno essere la dimora di ogni persona, nessuna esclusa.
Utopia? No, necessità storica. E’ innegabile, difatti, che sia la terra ospitale quella a cui agogna l’intera umanità, ferita dalla malattia e dalla galoppante crisi economica.