La decisione della Consulta di ribaltare la delibera della Camera dei deputati e di rendere dunque processabile l’on. Fabrizio Cicchitto per il reato di diffamazione contro il gip Clementina Forleo è un grave attacco alle prerogative del Parlamento. La gravità della decisione assunta dalla Consulta è soltanto l’ultimo tassello di una vicenda i cui risvolti politici erano e rimangono inquietanti.
Sul gip Clementina Foralo hanno espresso valutazioni e giudizi politicamente immotivati e personalmente lesivi della sua persona tutti quegli esponenti di sinistra i cui nomi rimasero impigliati nell’inchiesta della Forleo sulle scalate bancarie dell’estate 2005.
Per queste ragioni desidero rinnovare all’amico Fabrizio Cicchitto i sensi della mia amicizia ed esprimergli una solidarietà piena e incondizionata: la sua vicenda diventa da questo momento emblematica degli attacchi all’autonomia e alla libertà della politica che giungono dai più alti organi di garanzia costituzionale. Il nostro augurio è che la Consulta eviti, anche per l’avvenire, di farsi attore protagonista dello scontro politico e recuperi quel carattere di terzietà senza il quale viene meno la forza e la credibilità di qualsiasi organo di garanzia.