BRUXELLES – Sono ore importanti, decisive, per il futuro
degli italiani nel mondo. Tra la notte di lunedì e l'alba
di martedì si conosceranno i nomi dei nuovi parlamentari
italiani eletti all'estero. Tra i candidati ce n'è uno,
Salvatore Albelice, numero uno di Forza Italia in Belgio e
numero 3 della Lista del PDL per la Camera dei Deputati in
Europa, che ha portato avanti una campagna elettorale in
cui, probabilmente più di ogni altra cosa, le parole e le
idee, i progetti, hanno avuto un ruolo prioritario. «Io e
il mio staff, dice Albelice, abbiamo puntato tutto su una
campagna elettorale in cui fosse la concretezza a farla da
padrone. Il contatto diretto attraverso l'elettore è
avvenuto soprattutto attraverso il nostro sito internet e i
comunicati stampa che hanno rappresentato il mezzo per
dialogare, per far capire agli italiani d'Europa che
vogliamo metterci in gioco, e comunque sia ben chiaro che
non è una semplice battaglia delle parole la nostra, ma
che portiamo sul piatto della bilancia umiltà, progetti da
realizzare. Affinchè la politica, come ho ribadito più
volte torni ad essere uno strumento per la gente, un mezzo
per sostenere gli interessi dei connazionali all'estero nel
nostro caso, e non un gioco di poltrone». Albelice, che ha
alle spalle anni di vita di associazionismo e impegno nelle
tematiche di emigrazione, che vive da 20 anni in Belgio, si
è fatto forte di uno slogan che in fondo è il simbolo
della sua campagna: «Un italiano per gli italiani nel
mondo». Tutto questo implica che non c'è da un lato
nessuna bacchetta magica ma c'è la volontà di un
italiano che se sarà eletto non si sentirà mai al di
sopra delle parti ma anzi, utilizzerà la veste che
ricoprirà proprio per provare a cambiare le cose. Perchè
nei due anni del Governo Prodi, come più volte Albelice ha
ribadito, la politica e i suoi giochi hanno finito con lo
svilire il ruolo dei parlamentari eletti all'estero, che
dovevano rappresentare finalmente la voce degli italiani al
mondo alla Camera o al Senato e non invischiarsi in una
politica che ha perso di valore sminuendo ancora di più
l'immagine dell'Italia agli occhi di chi vive lontano dalla
Patria.
Albelice come dicevamo, ha puntato chiaro sui progetti.
Tanti e importanti. Che si augura di poter portare a termine
non da solo, ma con il sostegno di chi, eventualmente, lo
vorrà eletto alla Camera. L'informazione, la cultura e la
scuola, l'assistenza agli anziani, il rilancio del made in
Italy, la riforma di Consolati e Ambasciate. «Ma non ci
sono solo le parole, ci saranno i fatti. Chi mi conosce lo
sa, dice Albelice. E sa anche che le mie battaglie le
portavo avanti da prima, come giornalista, come presidente
di Media Italia Belgio, come numero uno delle Delegazione
Azzurri nel Mondo Belgio. Non ho mai parlato a vuoto come ho
preferito sempre la linea delle parole seguite però dai
fatti, dalle battaglie. La concretezza lo ripeto dovrà
essere l'arma in più dei nuovi parlamentari eletti in
Europa. I problemi sono tanti, l'impegno dovrà essere
spasmodico. Non è stata una campagna elettorale semplice.
Il fantasma dei brogli, le denunce che solo noi del PDL
abbiamo fatto con coraggio, la presenza di tanti candidati
illustri sconosciuti che non hanno mai lavorato forse
neanche un solo giorno per gli italiani nel mondo. La
speranza è che al di là del partito vincano prima di
tutto gli uomini. Le idee. Perchè chi sta al Governo, chi
avrà il privilegio di starci, comprenda finalmente il
potenziale enorme che ha a disposizione e lo valorizzi:
ovvero gli italiani nel mondo che sono il cuore pulsante
dell'Italia. Il futuro del Paese passa attraverso di loro,
non c'è dubbio».
UFFICIO STAMPA SALVATORE ALBELICE
CANDIDATO ALLA CAMERA PER IL PDL NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA
www.salvatorealbelice.eu