A BRESCIA
Basta con il cliché negativo del camionista
Nasce l'”Ethical Approach Transport ”
Alla guida dei mezzi, nuove figure in divisa, attente alla relazione umana
e con percorsi formativi che includono la meditazione Mindfulness antistress.
L’innovazione si deve alla Autotrasporti Carpella insieme a Speedline Trasporti e sarà ufficializzata al FUSAEXPO di Brescia dal 4 al 6 Ottobre.
Il trasporto su gomma nel nostro Paese veicola ancora l’80% delle merci.
I mezzi sono altamente tecnologici e richiedono formazione professionale
ma nelle aziende e nella società persiste una sostanziale
sotto valutazione del lavoro degli autisti. Sempre meno giovani
scelgono questo lavoro, così mancano 17mila operatori.
E’ anche un problema di stipendi inadeguati.
www.autotrasporticarpella.it www.speedlinetrasporti.com
Il cliché negativo del camionista è preistoria. Ora l’autotrasporatore è un vero e proprio Pilota, e non genericamente autista, opera in divisa come i colleghi che fan volare gli aerei, e segue una appropriata formazione professionale.
L’innovazione si deve alla Autotrasporti Carpella, che insieme al partner Speedline Trasporti, ha sposato l'”Ethical Approach Transport “, strategia e marchio che verranno ufficializzati al FUSAEXPO di Brescia dal 4 al 6 Ottobre (pad.Gestione e Servizi- Stand n. 159).
Intanto, a confermare che la strada è quella giusta, sono i fatturati delle due aziende bresciane, in crescita fino al 30%, perché questo progetto porta a una percebile maggiore qualità del servizio ricevuto dai clienti.
Un altro obiettivo è di rendere attrattivo il lavoro dell’autotrasportatore per i giovani italiani, perché in Italia mancano circa 17 mila autisti, se ne trovano prevalentemente stranieri e solo uomini.
C’è di fondo un gap di immagine.
La reputazione dell’autotrasportatore pare corrispondere ancora alle macchiette proposte nelle commedie da cinema e tv o peggio.
Emanuela Carpella, Presidente del CdA, proprietaria dell’azienda con i 3 fratelli e un socio di minoranza, è subentrata al papà alla direzione della ditta a soli 21 anni. La sua impresa, attiva nell’Italia del Nord e fino alla Toscana, conta 20 autisti regolarmente assunti, più una ‘quota rosa’ appena arrivata. In tutto i dipendenti sono 25 (4 negli uffici). Pure i mezzi sono 25, solo di proprietà e di svariate misure, per soddisfare ogni esigenza. Emanuela Carpella è una donna imprenditrice che ha fatto scelte precise:
“Per me era importante includere presenze femminili nel nostro personale addetto alle spedizioni – spiega – perché credo contribuisca a promuovere una nuova reputazione di questi operatori. Noi vogliamo che i nostri autisti si trovino nelle condizioni di lavoro ottimali che li portino a comportarsi con la massima cura e e responsabilità. Investiamo nella loro formazione e nella nostra sede abbiamo dedicato un’ala all’accoglienza con ogni ristoro, in un ambiente rilassante e dove potersi riposare; mettiamo a disposizione pure un corso di meditazione Mindfulness specifico. Guidare mezzi pesanti per ore e ore è molto faticoso e queste persone dopo una giornata al volante, magari per oltre mille chilometri, hanno bisogno di essere accolte con attenzione e rispetto. Il datore di lavoro deve trattarle in modo corretto anche per la responsabilità che hanno sulla strada e nella società. Noi agevoliamo i nostri autotrasportatori in ogni modo. Nel 2015 abbiamo avuto bisogno di un ricambio dei mezzi e prima li ho consultati per focalizzare gli acquisti proprio sulle loro esigenze”.
Speedline Trasporti di Castel Mella è specializzata in carichi leggeri per aziende e privati.
Nasce nel 1995 per volere di Giuseppe Lacorte, insieme al fratello Francesco, con un camioncino, e attualmente è a sua volta un’azienda di 24 persone.
Dichiara il titolare Giuseppe Lacorte: “Oggi l’autotrasportatore ha in mano mezzi altamente tecnologici e costosi che devono essere utilizzati in circostanze spesso difficili, pericolose e molto stressanti. Di fatto è sempre più un pilota.
E’ quindi il momento di mettere al centro le persone che operano nel trasporto, non solo l’autista, ma pure chi dirige l’organizzazione giornaliera, investendo in formazione professionale e in immagine. L’ufficio direttivo deve gestire problemi ogni giorno per alleggerire la giornata dell’autista, che se adeguatamente organizzato, riesce a svolgere il suo compito al meglio, con una riduzione dei rischi per tutti. Perché sulla strada ci viviamo tutti. Vorrei che gli autisti avessero una divisa che parli di loro, un pò come quella dei piloti di aereo, con il logo Ethical Approach Transport. Vorrei che noi si venga considerati tecnici che effettuano un lavoro importante e che riescono a farlo in mezzo a mille ostacoli e spesso riescono a farlo bene. Spero che le associazioni di categoria possano seguirci, ma ancor di più che i clienti e le Forze dell’Ordine sulla strada abbiano un occhio di riguardo per il ruolo che svolgiamo“.
Conclude la Presidente Emanuela Carpella: “Il trasporto su gomma veicola ancora l’80% delle merci nel nostro Paese, è un settore strategico che merita attenzione. Lo smart working ha ulteriormente evidenziato l’importanza della logistica sia dei mezzi piccoli che di quelli pesanti. Per avere alla guida autisti preparati e professionali bisogna rendere attrattivo questo lavoro che può essere molto interessante specie per i giovani: viaggiare lo è sempre. Un altro problema riguarda lo stipendio: il costo della manodopera in Italia è più basso che in altri Paesi. Servirebbero sgravi fiscali oltre alle infrastrutture per avere una rete logistica efficiente“.