Elezioni 2021, Italia dei Diritti schiera l’esercito della legalità in 12 comuni

Elezioni 2021, Italia dei Diritti schiera l’esercito della legalità in 12 comuni

 

Nella Città Metropolitana di Roma Capitale sono tantissimi i candidati, a sindaco e consigliere, che hanno scelto di sposare il progetto etico e legalitario propugnato dal presidente del movimento Antonello De Pierro

 

Roma, 15 settembre 2021 – La campagna elettorale per le elezioni amministrative, dopo la presentazione delle liste e l’espletamento delle successive formalità burocratiche è entrata nel vivo. Il movimento Italia dei Diritti, presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro, noto per essere stato vittima di un’aggressione mafiosa da parte del boss Armando Spada, in una vicenda che ha fatto spesso registrare imperdonabile inerzia da parte delle istituzioni, è scesa in campo in 14 comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale e ambisce a consolidare e accrescere il già nutrito gruppo di eletti in vari comuni del territorio, i quali stanno propugnando senza remore le istanze dei corpi collettivi. Il risultato già ottenuto nelle scorse tornate elettorali ha fatto registrare l’Idd come il primo partito per numero di eletti nei comuni sotto i 15.000 abitanti compresi nel perimetro metropolitano capitolino. Ma come spiega il leader De Pierro, il quale ha dettato una linea politica tesa a realizzare un ambizioso progetto etico e legalitario, “il fatto di entrare nelle assise consiliari è solo un valore aggiunto, ma una eventuale non elezione non fermerà certo l’attività del movimento, basata su un controllo anche esterno ed eventualmente su un’opposizione estrinsecata con le stesse modalità. Quest’anno sono orgoglioso del fatto che abbiamo messo in campo una squadra di grande valore, con uomini e donne che hanno risposto all’inarrestabile voglia di cambiamento e hanno deciso di mettersi in gioco per contribuire al nostro progetto teso a tutelare il sacrosanto diritto dei cittadini a godere di amministrazioni efficienti e con capacità gestionali . Nei comuni in cui i cittadini, ormai stanchi di percorsi clientelari e logiche di voto di tipo familiare, dirotteranno il loro voto verso di noi, favorendo così l’elezione di nostri esponenti, daremo il nostro contributo istituzionale, come già stiamo facendo tramite i numerosi consiglieri già eletti. E la nostra presenza non sta passando certamente inosservata. Sia nei comuni che definirei virtuosi, gestiti da maggioranze capaci e attente alle istanze promananti dal parenchima sociale, dove siamo quel valore aggiunto che esprime compiutamente la nostra posizione ausiliaria ad adiuvantum  ed è positivamente salutata dai sindaci, dagli amministratori e dai cittadini. E la citazione di casi emblematici come Vallepietra, Rocca Canterano e Percile, con Primi Cittadini del calibro di Flavio De Santis, Fulvio Proietti e Claudio Giustini, dimostra la veridicità di quanto affermo .Sia dove invece l’attività gestionale è da noi giudicata meno efficiente o addirittura assolutamente carente o peggio inerte, con gravi ripercussioni sulla tutela dell’interesse pubblico. In questi casi stiamo dimostrando che la nostra opposizione non potrà che essere dura e intransigente, ma sempre in ottica collaborativa e senza perdere di vista il fine ultimo della tutela dei diritti dei corpi collettivi, secondo i canoni del buon andamento della pubblica amministrazione , per indurre chi è investito della potestà gestionale a rivisitare la sua attività e migliorare gli standard qualitativi. Ma stiamo dando prova che quantunque in alcuni comuni non siamo presenti sugli scranni istituzionali il nostro impegno è ancora più effettivo e pressante, con i nostri riflettori mediatici sempre accesi su eventuali inadempienze delle amministrazioni di riferimento,che saremo costantemente pronti a denunciare pubblicamente con ogni mezzo a nostra disposizione. Stiamo all’uopo approntando in questo senso delle modalità di azione ben definite, che presto annunceremo ufficialmente, che vedranno la nostra presenza nelle aule consiliari da uditori,pronti a contrastare qualsiasi cosa non sia orientata all’interesse dei cittadini. In pratica tutti gli esponenti del movimento potranno essere una sorta di consiglieri non eletti in qualsiasi comune e potranno mettere in pratica anche le previsioni di sindacato ispettivo offerte dal Tuel, per esempio le interrogazioni, ma non in maniera formale, bensì indiretta e pubblica. Gli amministratori virtuosi, i quali riceveranno il nostro sostegno e il nostro elogio, non potranno che salutare positivamente questo nostro progetto, mentre posso affermare senza remore o tema di smentita che per coloro i quali continueranno a rimanere aggrappati a un modello di amministrazione di stampo feudale, dove il principio portante è il clientelismo, o semplicemente mostreranno scarse capacità gestionali, la pacchia è finita e questi dovranno subire senza alcuno sconto di sorta la nostra la nostra critica sarà aspra e dura, nella speranza che quei cittadini ancora vittime del torpore delle coscienze, che da sempre genera mostri, possano finalmente svegliarsi ed estrinsecare una decisa reazione di contrasto, a vantaggio dell’interesse collettivo”.

E’ con questo tracciato progettuale, ben tratteggiato dal suo presidente, che l’Italia dei Diritti si presenta al nuovo appuntamento con un esercito di candidati, “l’esercito dell’etica e della legalità“, come lo stesso De Pierro l’ha definito. schierando nei numerosi comuni vari esponenti del movimento, svariate eccellenze nei settori più disparati e tanti attivisti che hanno sposato il programma di cambiamento del movimento. E se a Licenza e Rocca Santo Stefano De Pierro ha deciso in extremis, per protesta contro l’articolo 37 comma 4 del Tuel, laddove prevede la determinazione del numero di abitanti in base a un censimento di dieci anni prima, di farsi ricusare la lista. presentando una documentazione carente, a Mandela, Cineto Romano, Sambuci, Anticoli Corrado, Canterano, Jenne, Riofreddo, Vivaro Romano, Vallinfreda, Casape, Rocca di Cave e Filacciano, i “soldati della legalità” del movimento sono già schierati per conquistare un seggio nel consesso consiliare, confidando nel fatto che i cittadini abbandonino le logiche deleterie del voto familiare ed esprimano il loro consenso secondo criteri obiettivi e razionali.

Tra i candidati a sindaco tanti autorevoli esponenti dell’Idd, alcuni già consiglieri con un notevole bagaglio esperienziale, e alcune new entry.  A Filacciano corre per la carica di Primo Cittadino Alessandro Mosso, responsabile per la Lombardia, il quale, architetto romano, ma residente a Milano, con un amore sviscerato per gli animali (è il presidente dell’associazione Animalisti Ets), ha voluto dare il suo contributo nelle elezioni della sua regione d’origine. A Rocca di Cave sarà la conduttrice e manager Anna Nori, attivista politica di lungo corso, ad aspirare allo scranno di sindaca sotto il simbolo del movimento che fa capo ad Antonello De Pierro. A Casape sarà Paola Torbidoni, già consigliera a Rocca Canterano e responsabile Idd per il X Municpio di Roma (Ostia), il riferimento quale candidata a sindaco. Ma l’attenzione dei più è rivolta alla Valle dell’Aniene, dove l’Italia dei Diritti può contare sulla presenza più radicata, sia nelle istituzioni che fuori, con un alto numero di eletti e dirigenti, e quotidianamente registra nuove adesioni tra giovani neofiti, che si affacciano per la prima volta alla vita politica, carichi di entusiasmo e  attratti dalle sirene del reale  cambiamento che De Pierro sta propugnando, e personaggi già noti e di consolidata esperienza nel settore. Lo stesso De Pierro riveste nel territorio 3 cariche istituzionali. E’ capogruppo  dell’Idd in seno al consiglio comunale di Roccagiovine, consigliere presso l’Unione dei Comuni Valle Ustica e capogruppo nel consiglio comunitario della X Comunità Montana dell’Aniene, attualmente commissariata per permettere la trasformazione in Unione dei Comuni Montani. Sempre più fondamentale in questo territorio sta diventando, giorno dopo giorno, il ruolo di Giovanni Ziantoni, capogruppo a Percile e responsabile per la Valle dell’Aniene del Coordinamento Territoriale e Circoli, a cui il movimento si affida, sfruttando la grande popolarità acquisita grazie al suo indefesso e coraggioso impegno, per la carica di sindaco a Riofreddo. In Valle Ustica, fatta ricusare per protesta la lista a Licenza, l’attenzione è tutta rivolta a Mandela, dove l’Italia dei Diritti schiera una lista molto competitiva capeggiata dalla candidata sindaca Samantha Innocenti, una ragazza di indiscusso valore morale e professionale, impegnata nell’alveo sociosanitario come tecnica della riabilitazione psichiatrica e dotata di non comune sensibilità nei confronti delle esigenze delle cellule più deboli del nostro parenchima sociale. Passando a Sambuci, dove l’Italia dei Diritti ha criticato aspramente la candidatura del suo ex referente locale in una lista capeggiata da un candidato a sindaco di nota appartenenza leghista, la presenza, come candidato Idd, del noto regista Rosario Errico, da sempre impegnato a riportare in celluloide le clamorose distorsioni che spesso affliggono la società civile, ha suscitato molto interesse, tanto che da molte parti, qualora a Sambuci il voto fosse solo frutto di una razionalità decisionale e non della atavica logica dell’appartenenza familiare, indicano come il prossimo Primo Cittadino del bellissimo borgo della Valle del Giovenzano. Passando alla vicina Cineto Romano il movimento schiera come candidato a sindaco Francesco Saverio Palmisano, ispettore della Polizia di Stato in quiescenza, laureato in giurisprudenza e considerato uno dei massimi esperti di diritto amministrativo nell’ambito delle forze dell’ordine. Candidatura d’eccezione anche a Canterano, dove alla carica di sindaco ambisce l’avvocato Emiliano Varanini, vice responsabile nazionale per la Tutela dei Consumatori e professionista di grande levatura. Analogo discorso vale per Jenne , lo splendido borgo dell’Alto Aniene in cui l’Idd candida a sindaco Giuseppe Savone, insostituibile riferimento per il movimento in provincia di Frosinone, una persona straordinaria che ha fatto sempre politica per “spirito di servizio“, come ama spesso ripetere. A Vivaro Romano, Anticoli Corrado e Vallinfreda sono Paolo Nanni, già consigliere a Roccagiovine, proprio in gruppo con il presidente De Pierro, Tony Gallo, noto imprenditore nel campo del trapianto dei capelli e consigliere a Castel San Pietro Romano e Teresa Trerotola, già amministratrice, sotto l’egida dell’Italia dei Diritti, a Vallepietra, a cercare di intercettare il consenso del corpo elettorale e approdare alla carica di sindaco.

Tra gli aspiranti consiglieri, comune per comune, in ordine alfabetico, spiccano tra gli altri, ad Anticoli Corrado la capolista Laura Corti, impiegata amministrativa presso l’Ospedale San Camillo di Roma e moglie di Marco Del Monaco, medico a  Tivoli e consigliere a Percile, l’esperta d’arte Azzurra Laquatra, il giovane musicista Edoardo Aduani, l’ex superpoliziotto Giovanni Roberti, il noto agente di spettacolo Pino Mannone, l’acerrima attivista del movimento Maria Pia D’Amico e il carabiniere sindacalista Michele Luca Gigante. A Canterano a guidare la lista è l’effervescente Antonella Armentano, nota organizzatrice di eventi e collaboratrice ai casting per il cinema e la televisione e a seguire non può non essere menzionato il nome di Antonio Pallotti, storico operatore del 118 e tra i pilastri del servizio regionale durante l’emergenza pandemica da Covid 19. In quel di Casape al primo posto il movimento schiera Samantha Goral, membro del direttivo provinciale del movimento, particolarmente attiva in campo sociale con particolare riferimento all’universo della disabilità mentre in seconda posizione campeggia Angela Malaspina, di professione docente, che al contempo è capolista a Vallinfreda, dove nella compagine dell’Italia dei Diritti figurano anche il giovanissimo Gregorio Gentile, del direttivo provinciale di Viterbo, con un futuro già scritto nel panorama della politica, a giudicare dalle sue non comuni capacità,  l’ex ufficiale dell’esercito ed esperto di sicurezza alimentare Antonio Angelo Razzauti, il musicista Aleardo Murro, ed Enrico Pernié, vice responsabile per Vicovaro. A Cineto Romano, a sostegno della candidatura di Palmisano, la presenza della capolista Sabrina Ragucci, cresciuta a pane e politica, del poliziotto penitenziario Emanuele Di Gianfelice e del responsabile per la Valle Ustica Mattia Cola, nonché del locale Angelo Lori, rappresentano una garanzia di efficienza. Analogo discorso per Filacciano, dove Mosso potrà contare su una squadra che vede come capolista Irene Pastore, insegnante e un passato da cantante professionista (per lei anche una partecipazione al Festival di Sanremo) col nome d’arte di Nerei Grant ,  l’imprenditore Giuseppe Santilli, Nicola Martone, anch’egli imprenditore, una colonna portante per il movimento in quel di Napoli, e Cosimo Innocente, l’ex patron per Roma e provincia del celebre concorso Un’Italiana per Miss Mondo. A Jenne svetta al primo posto la nota pittrice Ester Campese, una new entry di grande qualità, specie sotto il profilo dell’impegno culturale. A Mandela, importante banco di prova di questa tornata elettorale, si registra la presenza al primo e secondo posto di Monica Persiani e Morena Rosini, le bravissime cantanti dello storico gruppo musicale Milk and Coffee, seguite dal percilese Mattia Cola, responsabile per la Valle Ustica, in doppia candidatura (come si è visto è anche in lista a Cineto Romano), dal pensionato vicovarese Elio Ziantoni, padre del noto Giovanni e da Massimiliano Proietti, dinamico candidato di Roccagiovine , la cui presenza in lista è stata fortemente voluta dal presidente De Pierro. A Riofreddo scende in campo il quartier generale provinciale romano dell’Italia dei Diritti. Scorrendo lo sguardo sulla lista si notano al primo e al secondo posto i vice segretari Antonio Steggi e Dantina Salzano. A seguire il sottufficiale esperto informatico della Marina Militare Marco Zoppini, il quale è capolista a Rocca di Cave, seguito dallo stesso Steggi, da Giovanni Frisina e dal Massimo D’Offizi, responsabile per Palestrina. La vice segretaria provinciale Salzano guida anche la lista di Sambuci, dove è già stata candidata a sindaco e ha ricoperto il ruolo di capogruppo in consiglio comunale. E a Sambuci la lista propone altri nomi d’eccezione, dalla commercialista Maria Condrò, già consigliera comunale, alla nota sindacalista Graziella Pais. A Vivaro Romano, comune a cui l’Italia dei Diritti tiene particolarmente e su cui, a prescindere dal risultato elettorale, accenderà comunque i riflettori, con la ormai collaudata formula del sindacato ispettivo esterno, in assenza di eletti, che in ogni caso punterà sempre alla tutela degli interessi della collettività. plaudendo ed elogiando pubblicamente in caso di gestione virtuosa, ma sempre pronta con i suoi esponenti a far emergere, censurare e criticare eventuali inerzie amministrative, a sostegno del candidato sindaco Nanni, in lista si scorgono i nomi della riofreddana Giuliana Rainaldi, schierata come capolista, di Laura Corti, Giuseppe Santilli ed Ester Campese. E poco importa, secondo la linea dettata dal presidente De Pierro, a Vivaro come in ogni altro comune italiano , che l’Italia dei Diriti sia rappresentata o meno. Ognuno potrà essere un consigliere esterno, recarsi ai consigli come uditore, vigilare sull’operato delle amministrazioni e segnalare alle segreterie provinciali o all’Ufficio di Presidenza nazionale, eventuali distorsioni rispetto ai riferimenti parametrali della buona amministrazione, ma anche condotte lodevoli a carico delle stesse, e sarà cura dell’Ufficio Comunicazione procedere nel caso a diffondere presso l’opinione pubblica ciò che sarà ritenuto interessante e utile alla crescita del tessuto collettivo.

 

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