Referendum, la Corte Costituzionale dà  il via libera al quesito sul nucleare

Con una decisione unanime la Corte costituzionale ha deciso di considerare ammissibile il nuovo quesito referendario sul nucleare riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche contenute nel Dl omnibus. Lo si è appreso da fonti vicine alla Consulta. La camera di consiglio è durata circa tre ore, la prima delle quali dedicata all'audizione delle parti costituite nel giudizio di ammissibilità sul nuovo quesito. I referendari hanno sostenuto che la Consulta spettasse solo decidere se il quesito 'firmato' dalla Cassazione rispondesse ai requisiti di costituzionalità.Quindi in teoria avrebbe potuto dichiarare inammissibile il quesito (un caso senza precedenti, che probabilmente avrebbe costretto la Cassazione a modificarlo) ma non annullare la consultazione referendaria. L'Avvocatura dello Stato, su incarico del Governo, ha viceversa sostenuto, secondo quanto hanno riferito i legali dei referendari, che 'l'ambiguità' del quesito avrebbe dovuto condurre a uno stop al voto popolare. Già ieri, il neoeletto presidente della Consulta, Alfonso Quaranta, aveva precisato 'a titolo personale' di non ritenere che fra i poteri della Corte costituzionale vi fosse lo stop al voto referendario sul nucleare, una volta che la Cassazione aveva valutato che le nuove norme approvate dal Parlamento non soddisfacessero lo spirito che aveva mosso i promotori del referendum.Il comitato per il sì: un altro passo verso il quorum – “Dalla Consulta arriva l`ennesimo e definitivo stop alle pretese di un governo che con una mano lascia libertà di voto e con l'altra cerca con ogni mezzo di sabotare il referendum. Ora la parola passa ai cittadini”. Così le oltre 80 associazioni del Comitato “Vota Sì per fermare il nucleare” accolgono il giudizio della Corte Costituzionale sul nuovo quesito contro il nucleare. “Dopo i dubbi strumentali avanzati dai nuclearisti sul nuovo quesito – afferma il Comitato – oggi si compie un altro decisivo passo verso il quorum: adesso pretendiamo che l`informazione pubblica e quella privata facciano sapere ai cittadini che domenica e lunedì, coi quesiti su acqua e nucleare, si decide della loro sicurezza e del loro futuro”.Immediate le reazioni di soddisfazione da parte dei promotori del referendum sul nucleare al quale gli italiani saranno chiamati a rispondere – insieme ad altri tre quesiti (due sull'acqua pubblica e uno sul legittimo impedimento) – i prossimi 12 e 13 giugno. Italia dei Valori già aveva espresso fiducia nell'operato della Corte Costotuzionale “anche perchè la Cassazione ha riformulato il quesito sul nucleare in maniera idonea”. Per Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Idv, “il Governo ha fatto un autogol presentando una memoria contro il referendum e schierandosi quindi nuovamente per il nucleare”, ha osservato l'esponente dipietrista, che non ha voluto commentare le parole pronunciate ieri dal neopresidente della Consulta Alfonso Quaranta, che ha espresso, a titolo personale, l'opinione che non fosse nei poteri della Corte bloccare il referendum sul nucleare: “Il presidente Quaranta – ha commentato Belisario – ha fatto la dichiarazione che ha ritenuto opportuna, ma io non guardo le dichiarazioni, leggo le sentenze”.La moratoria sul nucleare decisa dal Governo implicherà un incremento dell'uso delle fonti tradizionali, ha detto invece il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel corso del suo intervento all'assemblea di Confcooperative. “Dopo la tragedia del Giappone – ha affermato – quale che sia l'esito del referendum si impone di ripensare le scelte strategiche del futuro energetico del nostro Paese nella certezza che nel medio periodo, l'esclusione del nucleare implicherà un incremento dell'uso delle fonti tradizionali e, al contempo, una spinta sull'efficienza del risparmio energetico e sulle rinnovabili”. Quanto alla vicenda della rivisitazione degli incentivi alle fonti rinnovabili, il ministro ha precisato: “Gli investimenti in corso sono stati salvaguardati e il 'decalage' degli incentivi stabilito credo sia sostenibile”. 07 giugno 2011Redazione Tiscali

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