AFGANA.ORG AL VIA LA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLA SOCIETA’ CIVILE AFGANA 21 DELEGATI INCONTRANO LE ISTITUZIONI, LE ORGANIZZAZIONI ITALIANE E EUROPEE

Roma, 24 maggio 2011
Si è aperta oggi a Roma, presso la sede del CNEL, la prima Conferenza Internazionale delle Organizzazioni della societa civile afgana. Alla conferenza partecipano ventuno delegati di Organizzazioni della societa civile afgana (sindacati, Ong, associazioni culturali, network di donne) ospitati da Afgana, rete italiana di giornalisti, accademici e organizzazioni sociali italiane, in collaborazione con la Ong italiana Intersos, parte della rete Link2007.
La Conferenza internazionale è il seguito di quella tenuta a Kabul il 30 e 31 marzo 2011, nell’ambito del progetto «Rafforzare la societa civile afgana», promosso da Afgana e Intersos con un finanziamento della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, rappresentata oggi dal Direttore Generale Elisabetta Belloni.

Alle 16 di oggi la delegazione afgana verrà ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nel primo giorno di lavori sono stati trattati differenti temi: dalla situazione regionale alla questione della rappresentatività della società civile afgana; dal ruolo delle donne a quello dei sindacati, dalla giustizia transizionale al ruolo dei media indipendenti e delle organizzazioni tradizionali.
L’obiettivo dell’intero percorso è quello di rafforzare il ruolo e la capacita delle Organizzazioni della societa civile afgana per consentirne la piena partecipazione nel processo di decisione politica e di pacificazione in corso nel paese.

«La presenza a Roma di tanti rappresentanti della Societa civile afgana vuole dimostrare che l’Afghanistan non può essere ridotto alla schematica divisione tra talebani, governo e forze militari internazionali – ha detto Emanuela Giordana, portavoce di Afgana – Il messaggio che da questa conferenza verra rilanciato, seguendo le conclusioni di quella tenuta a Kabul poche settimane fa, è che le Organizzazioni della societa civile afgana temono che il paese venga di nuovo abbandonato, quando le truppe internazionali saranno ritirate. Con il rischio che l’Afghanistan precipiti di nuovo in un caos mascherato da processo di riconciliazione».

«Siamo qui per esprimere alcune valutazioni e presentare all’Italia e agli altri paesi europei una serie di motivi di preoccupazione per il futuro del nostro paese – ha detto Najiba Ayubi, del Comitato afgano che ha organizzato le due conferenze – Sono le valutazioni e le preoccupazioni che abbiamo riassunto nei punti conclusivi della conferenza di Kabul e che riguardano il ruolo delle organizzazioni della società civile nella costruzione di una democrazia che non si limiti alla facciata. Siamo convinti che senza la partecipazione critica e attiva delle organizzazioni della società civile non possano essere effettivamente realizzati quei principi di trasparenza, responsabilità, coinvolgimento dei cittadini, rispetto di diritti umani, rispetto dei diritti delle donne, giustizia, sviluppo economico e sociale che sono le premesse indispensabili per un’autentica pace».

«Per noi questa Conferenza internazionale rappresenta la positiva conclusione di un lungo cammino di partnership con le organizzazioni afgane che ha visto rafforzarsi i legami e la comprensione reciproca – ha detto Nino Sergi, presidente di Intersos – Ma rappresenta anche l’inizio di una nuova fase che punterà, nel 2012, al loro sostegno soprattutto a livello provinciale grazie a programmi di formazione, scambi di esperienze e al consolidamento delle loro reti aggregative».

Per informazioni e interviste:
Tiziana Guerrisi 345-3145360
Enzo Mangini 347-6395002
Paola Amicucci 328-0003609
conferenza.afgana@intersos.org

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