Il 4 maggio, il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio (Smi), ha indetto l’astensione telematica per l’invio della certificazione medica online
(Roma, 5 maggio) – Centinaia di camici bianchi hanno affollato, lo scorso 3 maggio, la piazza antistante la Regione Lazio, a Roma, per protestare contro le condizioni critiche in cui versano tutti i medici del sistema sanitario regionale, nonché contro la mancata attenzione della Regione-Lazio nei confronti della categoria. Nel corso della manifestazione gli operatori sanitari hanno effettuato visite specialistiche gratuite all’utenza, che si sono svolte all’interno di un’autoambulanza. Inoltre, decine e decine di medici, sono affluiti al presidio in segno di solidarietà ai manifestanti garantendo, comunque, l’assistenza sanitaria negli studi medici regolarmente attivi e funzionanti. «Questa iniziativa, che è durata un giorno intero, ed ha impiegato un cospicuo numero di professionisti – ha spiegato Paolo Marotta, vice-segretario regionale dello Smi-Lazio – è volta ad informare la popolazione dello stato di grave difficoltà in cui versa tutto il mondo medico della Regione. Riteniamo che sia giunto il momento che, chi di competenza, rivolga la giusta attenzione agli operatori sanitari che garantiscono, tutti i giorni, l’assistenza sanitaria alla popolazione. Ad oggi dalla Regione Lazio, non abbiamo ancora risposte concrete in merito al precariato medico, all'applicazione dell'accordo firmato nel dicembre 2010, che prevedeva il sistema informatico che connettesse tutti i professionisti con la Regoine, le linee Adsl, ed anche il pagamento per l’apertura (H12) degli studi dei medici di famiglia; un servizio che i colleghi stanno assicurando all’utenza da circa un anno a proprie spese. E ancora: le problematiche annesse alla pratica della certificazione telematica; ricordiamo che lo Smi aveva chiesto che venissero esentati dalla procedura online i servizi di Continuità Assistenziale (ex guardia medica), l’emergenza territoriale, i Pronto Soccorso ed i medici di base in attività domiciliare. Infine le difficoltà relative all’apposizione delle esenzioni per reddito, all’informatizzazione ed al collegamento, in rete, degli studi medici». «Auspichiamo, dunque – conclude Pina Onotri, segretario organizzativo regionale Smi-Lazio e responsabile nazionale della Continuità Assistenziale – che la governatrice regionale, Renata Polverini, si impegni a risollevare le sorti del Sistema Sanitario Regionale, il cui svilimento è sotto gli occhi di tutti».Infine, domani 4 maggio, lo Smi-Lazio indice l’astensione telematica, per l’invio dei certificati medici online.
Smi-Lazio Ufficio Stampa
Elisabetta Menga
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