Chi è in condizioni di recarsi alla Banca, può farlo anche questo mese. Chi riscuote tramite una terza persona, deve presentare un certificato aggiornato, di data non superiore ai sette giorni prima della presentazione alla Banca.
Il Banco Itaú Buen Ayre, responsabile del pagamento delle pensioni INPS in Argentina, ha ricordato in questi giorni che entro il mese di maggio tutti i beneficiari delle pensioni italiane dovranno presentarsi presso gli sportelli della banca dove riscuotono la pensione oppure presentare un certificato di sopravvivenza, secondo le indicazioni dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale d’Italia.
Il Banco Itaú, che ha iniziao una nuova tappa nei rapporti con i pensionati, per rendere il servizio più efficace e amichevole per i pensionati, ha fatto sapere che i pensionati che riscuotono personalmente le loro pensioni, anche tramite una “caja de ahorro”, possono presentarsi personalmente questo mese a riscuotere la pensione davanti allo sportello, portando uno dei seguenti documenti: DNI, LC, LE o “Cédula de Identidad del Mercosur”. In questo modo avranno aggiornato automaticamente la loro posizione di stato in vita.
Da tenere in considerazione che i beneficiari che riscuotono la pensione tramite una “Caja de ahorro”, devono presentarsi in Banca entro il 30 aprile, allo scopo di evitare ritardi nel pagamento della pensione a partire del mese di maggio.
Per il caso delle pensioni riscosse per procura, cioè tramite un “apoderado”, la persona incaricata dovrà presentare alla Banca dove riscuote abitualmente la pensione, un “Certificado de supervivencia”, accompagnato dalla documetazione con cui si presenta a riscuotere.
Tale certificato non dovrà essere anteriore a sette giorni prima della presentazione in Banca. Inoltre dovrà essere emesso o dalla “Dirección Provincial del registro de las Personas”, o dalle autorità di Polizia (eccetto nella Provincia di Buenos Aires dove bisogna recarsi alle sedi del “Registro Civil” della località di residenza) o presso le autorità consolari della circoscrizione. Per quest’ultimo caso però, bisogna tener presente che oltre al lavoro abituale, in questi giorni le sedi consolari sono impegnate, fino al 10 aprile, esclusivamente con le operazioni di voto.
