Celebrazioni per i 150 anni dell’Unione e Benevolenza. Merlo incontra il Console Miccichè

Merlo(MAIE): Assurdo, a Rosario 18 dipendenti per offrire servizio a 120.000 italiani!

A Rosario, in occasione della celebrazione dei 150 anni dell'Unione e Benevolenza, l'on. Ricardo Merlo, con la sen. Giai, ha partecipato ad un cocktail offerto dal Presidente Pinati, nel nuovo edificio che ospita la storica istituzione. Il Presidente Pinati ha accompagnato i parlamentari del MAIE – Movimento Associativo Italiani all'Estero a visitare tutti i locali della nuova sede dell'Unione e Benevolenza ed ha illustrato le attività che verranno svolte nel solco della tradizione dell'associazione: l'insegnamento della lingua e della cultura italiana, servizi di assistenza sociale, corsi professionali, attività culturali e ricreative di fondamentale importanza per la nostra collettività. L'on. Merlo ha dichiarato al termine della visita: ” L'Unione e Benevolenza di Rosario si conferma come un modello di sviluppo associativo da guardare con molta attenzione. Nonostante i mutamenti, le crisi, ha saputo fornire un contribut o responsabile allo sviluppo della collettività italoagentina, riuscendo a garantire servizi alla collettività in modo continuativo per 150 anni e, allo stesso tempo, crescendo e rinnovandosi nelle strutture. “

Nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo edificio dell' Unione e Benevolenza di Rosario, Ricardo Merlo ha incontrato il Console Generale italiano Rosario Miccichè, con cui ha parlato della circoscrizione consolare a lui affidata, circoscrizione in cui risiedono circa 120 mila cittadini, iscritti all'AIRE. “So – ha detto l'on. Ricardo Merlo – che nella Circoscrizione Consolare di Rosario si registra il rapporto più basso tra personale consolare e italiani residenti: 1 funzionario ogni 7 mila connazionali! Una situazione obiettivamente insostenibile, direi assurda, che viene fronteggiata dal Console Micicchè e dal personale consolare con una responsabilità e con un impegno che va ben oltre il consueto; lavorare in queste condizioni – ha detto il presidente del MAIE – e garantire prestazioni consolari a 120 mila connazionali (con l’aggiunta di quelli che ne hanno diritto in quanto presentano domanda di cittadinanza) con solo 18 funzionari, non è solo prestare un servizio, è svolgere una missione.”
Merlo ha poi concluso:”Il Governo continua con la sua azione (o dovrei dire, la sua non azione) a manifestare non essere interessato agli italiani residenti all'estero e non avere nessuna coscienza delle difficoltà in cui si trovano le nostre strutture consolari: se così non fosse metterebbe a disposizione della rete consolare mezzi più congrui e maggiori risorse umane, di quelli posti in essere fino ad oggi.”

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