12 e 13 giugno, referendum e difesa dell’ambiente

Ieri (22) è stata la giornata della Terra, l’Earth Day. La si è celebrata in tutto il mondo. Ci sono state iniziative in 192 paesi. Centinaia di milioni di persone si sono fermate un attimo per compiere un gesto di salvaguardia dell’ambiente. Innumerevoli le iniziative di ogni tipo, dagli spettacoli ai gesti simbolici, organizzate per concentrare l’attenzione di tutti sulla necessità di conservare le risorse naturali.

Difficile ricordare che quando nacque, quarantuno anni fa, nel 1970, a molti l’idea di dedicare una giornata alla salvaguardia dell’ambiente sembrava più o meno una fisima dell’americano Gaylord Nelson, il senatore democratico che aveva lanciato l’appello raccolto dall’Onu per dedicare in tutto il mondo una giornata alla difesa dell’ambiente.

Da allora le coscienze sono cambiate. Che l’allarme del senatore Nelson non fosse una fisima né una paranoia è ormai un’ovvietà entrata nel senso comune. Solo raramente però alle parole hanno fatto seguito i fatti: l’ambiente continua ad essere saccheggiato e troppo spesso concepito come fonte di profitto. E ancora oggi, se non una fisima, la difesa dell’ambiente viene concepita da molti come una specie di lusso, qualcosa di positivo, certo, peccato che costi troppo.

La verità è opposta. Quel che non ha ancora fatto breccia è la comprensione di quale fonte di ricchezza sia già oggi l’ambiente e di quanto il futuro dei nostri figli dipenda dalla capacità di ricavare dalle risorse naturali energia. L’energia nucleare non è solo pericolosissima e incontrollabile. E’ anche la più costosa. Un futuro basato sulle energie alternative conviene da tutti i punti di vista: incluso quello economico.

L’ambiente è ricchezza. Ricchezza di tutti, non di pochi. La difesa delle risorse naturali e un loro intelligente sfruttamento segue la logica opposta a quella di chi vorrebbe privatizzare l’acqua: sfruttare le risorse naturali come fonti di profitto per pochi.I referendum del 12 e 13 giugno, in Italia, servono anche a questo. A stabilire quale logica vogliono seguire gli italiani: se proteggere l’ambiente e renderlo sempre più una ricchezza comune oppure continuare a massacrarlo e usarlo come fonte di arricchimento per pochi. E’ una scelta di questa importanza che un governo miope e meschino sta sottraendo ai cittadini perché reputa molto più importante proteggere dalla giustizia una sola, singola persona.

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