IL GOVERNO DI NIENTE E DI NESSUNO

La Sala del Consiglio dei Ministri
Due mesi fa il Governo presentava finalmente agli italiani il suo pacchetto per lo sviluppo. Poche, semplici coordinate avrebbero tracciato la rotta della nave Italia, conducendola fuori dalla crisi grazie al duro lavoro dei Ministri schierati in pompa magna: Tremonti metteva sul piatto la modifica dell’articolo 41 della Costituzione, Romani gli incentivi alle imprese, Calderoli la semplificazione normativa e amministrativa, Fitto il piano per il Sud e il primo ministro-imprenditore il piano casa. Una scossa all’economia, fu definita: siccome da allora non abbiamo visto neanche un fremito, il presidente di Confindustria Marcegaglia ha preso atto che il Governo ha abbandonato gli industriali. E se si sentono soli loro, figuriamoci il resto del Paese.

Quella del 9 febbraio è stata una televendita truffaldina. Visto che gli interventi promessi non arrivano Emma Marcegaglia, che pure aveva accolto con fiducia l’impegno propagandistico del Governo, ha deciso di esercitare il diritto di recesso invitando gli industriali a non contare sul centrodestra. “Rimbocchiamoci le maniche e mobilitiamoci per dare l’esempio”, ha detto all’assise di Confindustria. Perché davvero non può arrivare alcun impulso allo sviluppo del Paese da chi si occupa di marketing politico e mai di riforme nell’interesse di tutti: dal 2008 il piano casa è stato promesso tre volte, cinque il piano per il Sud; lo snellimento dei rapporti tra Stato e mercato è ossessivamente ripetuto da un Governo mai così elefantiaco; quanto agli incentivi alle imprese e alla svolta liberista, è dal 1994 che ne sentiamo parlare. A vanvera.

Le scadenze che il Governo si fissa da solo passano senza che nulla accada. O meglio, senza che niente di quanto promesso venga rispettato, perché in verità qualcosa sta succedendo: il Paese si sta ribellando, ma tutto insieme. Non solo i cittadini, anche l’establishment è stanco di guardare a Palazzo Chigi e vedere il vuoto, che l’ombra dei processi giudiziari del premier sta rendendo sempre più simile ad un buco nero che rischia di assorbire tutte le energie della società. E questo nessuno è disposto a subirlo, neanche la categoria degli industriali che pure dovrebbe guardare con favore al centrodestra. La verità è che l’Italia non si riconosce in questo Governo, perché questo è il Governo di niente e di nessuno.

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