GIUSTIZIA: DI PIETRO, IERI ENNESIMO ATTO INTIMIDAZIONE = (AGI) – Torino, 25 mar. – L'emendamento sulla responsabilita' civile dei magistrati, approvato ieri in commissione alla Camera “e' l'ennesimo atto di intimidazione nei confronti della giustizia e della magistratura”. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi, a Torino, per una serie di appuntamenti di carattere elettorale. Per Di Pietro il provvedimento approvato ieri “si accompagna ad un altro ad personam, che e' stato fatto l'altro ieri in Commissione e la settimana prossima si discutera' in aula, ossia la riduzione dei termini di prescrizione di due processi che riguardano proprio il presidente del Consiglio”. “Mentre il mondo brucia tra un terremoto ed una guerra in atto, a cui l'Italia partecipa, il presidente del Consiglio, invece di venire in Parlamento per riferire ed assumersi le sue responsabilita' per la guerra che stiamo facendo e per i rischi che il nucleare comporta, sta occupando le istituzioni – ha aggiunto – per continuare a fare leggi, che gli servono per sistemare i suoi processi e criminalizzare i giudici e per dare un'indicazione ai cittadini che si tratta di uno scontro politico, invece che di un imputato che deve rendere conto alla giustizia”. Il leader dell'Italia dei Valori ha poi ribadito ancora una volta che “bisogna scordarsi che in Parlamento si possano fermare le leggi vergogna in materia di giustizia perche' in Parlamento ci sono persone asservite, comprate o ricattate da Berlusconi e dai suoi sodali per fare leggi che servono a lui”. Per Di Pietro, quindi, “c'e' un solo modo per bloccare questa depravazione etica, ossia il referendum del 12 e 13 giugno prossimi. Invitiamo, quindi, i cittadini a ricordarsi che quel giorno e' meglio non andare al mare ma andare a votare perche' si decide sulla democrazia, sulla salute e sulla solidarieta'”.
REFERENDUM: DI PIETRO, DOMANI IN PIAZZA CON FORUM ACQUA (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''L'Italia dei Valori aderisce alla manifestazione promossa dal 'Comitato Referendario 2 Si' per l'Acqua Bene Comune', dal 'Forum dei Movimenti per l'Acqua' e da altri comitati, e domani, sabato 26 marzo, scendera' in piazza a Roma. Saremo al corteo, che partira' alle 14 da piazza della Repubblica, per ribadire le ragioni del nostro sostegno al referendum contro la privatizzazione dell'acqua e per portare avanti le nostre battaglie anche fuori dal Parlamento''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Quest'occasione servira' a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'appuntamento referendario: il 12 e 13 giugno i cittadini potranno dare una bocciatura sonora alle scelte scellerate di questo governo. Saranno loro a mandare a casa l'esecutivo che ha trasformato l'acqua da bene comune a privilegio per pochi, ha riportato in Italia la pericolosissima energia nucleare, attraverso un piano che prevede la costruzione di 13 centrali su tutto il territorio nazionale, ed ha varato una norma che consente a Berlusconi di ergersi al di sopra del principio della 'legge uguale per tutti'. Nella settimana di celebrazione della Giornata mondiale dell'acqua delle Nazioni Unite, e' giusto ricordare che bere e' un diritto di tutti e non puo' diventare un interesse economico per le solite lobby. Il grande impegno del Forum dei Movimenti per l'Acqua, che ha raccolto le firme per due referendum, unito a quello dell'Italia dei Valori contro il nucleare e il legittimo impedimento, dara' agli italiani la possibilita' – conclude – di voltare pagina e sfiduciare questo governo irresponsabile''. (ANSA).
LAVORO: DI PIETRO, SERVONO POLITICHE FISCALI PER OCCUPAZIONE (ANSA) – ROMA, 25 MAR – “Noi chiediamo al Pd di iniziare un confronto programmatico su questo capitolo fondamentale, ribadendo la posizione di principio dell'IdV: no allo scontro lavoratori-impresa, perché ognuno dei soggetti di questo rapporto è essenziale per la vita dell'altro. Non si può chiedere alle imprese di lavorare in perdita, altrimenti chiudono baracca e se ne vanno; non si può chiedere al lavoratore di diventare un moderno schiavo. Per questo servono politiche per il lavoro e politiche fiscali”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale 'Gli Altri'. “La peggiore anomalia del terzo millennio – spiega Di Pietro – è la falsa interpretazione del concetto di flessibilità. La flessibilità può essere un valore aggiunto solo laddove si presenti come reale opportunità per chi la pratica, non se la si subisce 'obtorto collo'. Oggi quattro lavoratori su cinque sono costretti a cercarsi un nuovo impiego: in molti casi si tratta di un escamotage del sistema dell'impresa per avere la mano libera sui dipendenti, sbarazzandosene come fossero spazzatura, merce usa e getta”. “Per questo noi abbiamo fatto una proposta che prevede la flessibilità come opportunità ma non come forca caudina: deve essere un'esperienza a termine che porti a un risultato positivo e non alla fine del lavoro. Ho parlato con il personale della nuova compagnia aerea Cai, mi hanno detto che l'azienda prende tutti a contratti a termine e poco prima della fine dell'ultima proroga utile, ossia i trentasei mesi, anziché stabilizzare il lavoro assume altro personale a termine. Ecco quindi che vi è un abuso della ratio della norma per interessi personali”, conclude il leader IdV. (ANSA).
TORINO: DI PIETRO, DA IDV APPOGGIO PIENO E CONVINTO A FASSINO = HA ESPERIENZA PER CONTINUARE A GOVERNARE CITTA' Torino, 25 mar. – (Adnkronos) – Appoggio ''pieno e convinto'' al candidato sindaco per il centrosinistra, Piero Fassino dall'Idv. A ribadirlo oggi il leader, Antonio Di Pietro che al suo arrivo a Torino ha sottolineato: ''Ancora ieri ho incontrato personalmente Fassino e gli ho dato la solidarieta' mia e dell'Idv, l'appoggio pieno e convinto perche' noi abbiamo rispettato la volonta' dei cittadini elettori torinesi alle primarie che hanno individuato il candidato della coalizione. Fassino -ha concluso Di Pietro- ha esperienza, razionalita', serieta' e professionalita' per continuare a governare Torino''.
GIUSTIZIA: DI PIETRO, REFERENDUM STRUMENTO ANTI-DEPRAVAZIONE (ANSA) – TORINO, 25 MAR – Antonio Di Pietro rivolge un appello agli italiani affinche' partecipino al referendum del 12-13 giugno sulla giustizia: ''E' il solo strumento – dice – per bloccare la depravazione etica''. ''Scordatevi che in Parlamento si possano fermare le leggi-vergogna in materia di giustizia – aggiunge il leader dell'Idv, oggi a Torino – perche' in Parlamento ci sono persone asservite, comprate o ricattate da Berlusconi e dai suoi sodali per fare leggi che servono solo a lui e agli impuniti sodali''. ''Il mondo brucia – prosegue Di Pietro – tra terremoti e una guerra in atto a cui l'Italia partecipa, e Berlusconi, invece che venire a riferire in Parlamento, sta occupando le istituzioni per fare leggi che gli servono per sistemare i suoi processi, per criminalizzare i giudici e per dare un'indicazione ai cittadini che si tratta di scontro politico invece che di un imputato che dovrebbe rendere conto alla giustizia''. (ANSA).
LIBIA: DI PIETRO, DEPLOREVOLE AMBIGUITA' PREMIER E GOVERNO (ANSA) – TORINO, 25 MAR – Sulla Libia ''e' deplorevole l'ambiguita' del governo italiano e in particolare del premier che, da un lato partecipa con la coalizione al bombardamento, dall'altro vorrebbe continuare a mantenere un rapporto di contiguita', personale, imprenditoriale e politica''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, oggi a Torino. ''Berlusconi – ha affermato il leader dell'Idv – ha sempre avuto questa posizione di ambiguita' svendendo la dignita' di un Paese per giocare a fare il giullare con il rais di Tripoli. Ancora ieri ha dimostrato di non avere l'onesta' intellettuale di assumersi le proprie responsabilita' sfuggendo al dovere di Parlamento dal rendere conto in Parlamento''. (ANSA).
FIAT: DI PIETRO, GOVERNO CHIARISCA E REGOLI RUOLO AZIENDA NEL PAESE = (ASCA) – Torino, 25 mar – ''Il governo chiarisca e regoli il ruolo della Fiat nel nostro Paese per tutto cio' che l'azienda ha avuto in questi anni e per come e' stata trattata fino ad oggi''. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro a margine della campagna referendaria che si sta svolgendo oggi a Torino, a proposito dell'ipotesi sollevata dal rapporto Reuters che l'azienda sposti la sede legale negli Stati Uniti dopo la fusione con Chrysler. Secondo Di Pietro anche se ''una cosa e' il capitale e un'altra cosa e' il lavoro'' e' inevitabile che una volta spostato il centro direzionale dopo breve tempo il gruppo automobilistico ''si portino via anche gli stabilimenti per andare a produrre dove i diritti del lavoro e della salute vengono calpestati in nome del profitto''. Il leader dell'Italia dei valori ha poi aggiunto che non e' possibile che il Lingotto ''sia sempre primo quando e' il tempo di mettersi al tavolo, qualunque sia il colore del governo e poi quando si tratta di pagare il fio lo si lasci sempre sulle spalle dei piu' deboli''.
IMMIGRATI: DI PIETRO, QUELLI DI LAMPEDUSA SIANO SMISTATI IN EUROPA = (ASCA) – Torino, 25 mar – ''Chiediamo che il confine del Mediterraneo sia un confine d'Europa e non d'Italia e che questi migranti (arrivati sull'isola di Lampedusa, ndr) siano immediatamente smistati al loro arrivo non solo in Italia ma nei paesi europei e deploriamo l'assenza del governo che non ha ruolo, forza e credibilita' per richiedere e imporre in sede europea interventi umanitari che devono coinvolgere tutti''. La ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a margine della campagna referendaria oggi a Torino a proposito dell'emergenza immigrati a Lampedusa. ''Gli abitanti di Lampedusa – ha detto Di Pietro – hanno ragione da vendere nel lamentarsi, il dramma dei paesi arabi e della Libia e' di dimensioni mondiali che non puo' essere affrontato soltanto da questa piccola comunita'''.
BERLUSCONI: BELISARIO, GOVERNARE E' FARE?DA QUALE PULPITO…(ANSA) – ROMA, 25 MAR – '''Governare e' fare, non dichiarare': da quale pulpito viene la predica, visto che tra l'Esecutivo e il fare c'e' di mezzo il mare. In realta', Berlusconi e' paralizzato dalle difficolta' interne alla maggioranza e per questo ha anche grandi difficolta' a rispondere ai giornalisti sulla crisi libica''. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: ''Peggio ancora, non ha neanche il coraggio e l'onesta' di riferire in Parlamento sulla strategia politico-militare italiana. I cittadini – conclude Belisario – gradirebbero sapere dal premier con chi sta facendo accordi, perche' a volte fare non significa necessariamente fare bene''.
FEDERALISMO, BELISARIO: TASSE AUMENTANO ANCHE PER REDDITI TRA 15 E 28 MILA EURO (9Colonne) Roma, 25 mar – “Il decreto sul fisco regionale è una vera e propria truffa che Lega e Pdl hanno consumato ai danni dei cittadini, in particolare dei meno abbienti”. Lo denuncia il capogruppo dell'Italia dei Valori nella Commissione per l'attuazione del federalismo, Felice Belisario. “Con il decreto legislativo sul federalismo regionale, approvato ieri nella bicameralina con il voto contrario dell'Idv, in cambio di qualche intervento tampone per limitare i danni dell'ultima manovra finanziaria del governo, si è fatto un rilevante passo indietro proprio sull'impianto della riforma federalista che porterà a un forte aumento della pressione fiscale, sia pure non subito. Il decreto, infatti, prevedeva nel testo originario che gli aumenti Irpef, di fatto obbligati soprattutto per le regioni più povere e indebitate, non avrebbero interessato i primi due scaglioni di reddito, quelli più bassi. La versione approvata ieri, invece, prevede che soltanto il primo scaglione, quello dei redditi fino a 15 mila euro, debba rimanere invariato. Dal 2014, e ancor più dal 2015, è facile prevedere una stangata anche per coloro che hanno un reddito tra 15 e 28 mila euro, vale a dire anche per le famiglie con uno introito mensile di poco superiore ai mille euro. L'aliquota in questo caso salirà sicuramente di 2-3 punti percentuali. Insomma – conclude Belisario – il federalismo completerà i danni della crisi economica, per cui la povertà è destinata ad aumentare. Questo provvedimento andava contrastato duramente, perché è l'anticamera della divisione del Paese ed avvantaggerà poche regioni a danno di tutte le altre, specie quelle meridionali”.
Governo/ Belisario (Idv): Responsabili insieme solo per poltrone Alla fine avranno più poltrone che elettori Roma, 25 mar. (TMNews) – “Più che un gruppo davvero responsabile dei destini del paese quello di Romano, Calearo e Cesario sembra un'armata Brancalone che sta insieme solo per interessi comuni, quelli per le poltrone”. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, in una nota. “Se è vero quanto si legge, oltre alla nomina dell'indagato Saverio Romano, il variopinto gruppo che ha salvato Berlusconi in più di un'occasione, sarebbe in attesa di un posto di viceministro e di almeno quattro poltrone da sottosegretario. Insomma, i responsabili – ha sottolineato – tra un po' avranno più posti nel governo che elettori. È così che si fa politica ai tempi di Berlusconi, barattando ruoli istituzionali con norme salvaprocessi. Il Governo e i 'disponibili' a tutto stanno giocando d'azzardo con le sorti del Paese”.
FEDERALISMO: DONADI “NESSUNA SVOLTA, È SCATOLA VUOTA” ROMA (ITALPRESS) – “Non c'e' nessuna svolta, parlare di federalismo ci sembra davvero fuori luogo: e' soltanto una riorganizzazione amministrativa”. Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera, con un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, boccia la riforma federale regionale approvata dalla commissione parlamentare. Per Donadi “ormai il federalismo si sta riducendo a un contenitore vuoto. Con il federalismo municipale si sono introdotte piu' tasse che altro e anche con quello provinciale e regionale non si vede l'inversione di marcia che si era auspicata”.
NUCLEARE: DONADI, PAROLE FAZIO NON BASTANO (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''Le parole del ministro Fazio non bastano di certo a tranquillizzare gli italiani, serve piu' informazione, soprattutto da parte del servizio pubblico, sulla nube radioattiva, sui cibi e sui prodotti provenienti dal Giappone e sul referendum''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Solo dopo la tragedia di Fukushima – aggiunge Donadi – si e' squarciato il velo di omerta' e di silenzio sui referendum. Il voto sul nucleare e' di importanza strategica per il futuro del Paese, i cittadini hanno il diritto di essere informati ed il servizio pubblico radiotelevisivo ha il dovere di informare''. ''Saremo in piazza domani – conclude il capogruppo Idv – e parteciperemo alla manifestazione del Forum Acqua contro la privatizzazione dell'acqua e anche per dire no al nucleare e si' alle rinnovabili''. (ANSA).
NUCLEARE: ORLANDO, IL GOVERNO HA PAURA DEGLI ITALIANI (ANSA)- MASSA (MASSA CARRARA), 25 MAR- ''Gli italiani hanno paura del nucleare, ma il governo ha paura degli italiani, che vadano a votare e boccino la sua scelta. Per questo scoraggiano la partecipazione al referendum, perche' oggi riguarda la cricca del nucleare e la cricca dell'acqua privata''. Lo ha detto Leoluca Orlando portavoce nazionale dell'Italia dei Valori in un incontro con i vertici provinciali del partito a Massa (Massa Carrara). ''Oggi, secondo il governo, il rischio di un referendum non si puo' correre, ma anche se ci manderanno a votare a ferragosto – continua Orlando – ci sara' una grandissima partecipazione''. ''Abbiamo paura del nucleare perche' e' un pericolo per la salute delle persone – ha concluso – perche' si sa come far partire una centrale, ma non si sa quanti anni saranno necessari a eliminare l'aspetto nocivo delle scorie; il nucleare e' un concentramento in mani monopolistiche della produzione di energia e un disincentivo alle forme alternative di energia. E' come un mega inceneritore che disincentiva alla raccolta differenziata''. (ANSA).
LIBIA: ORLANDO, NON ESISTE UNA POLITICA ESTERA EUROPEA (ANSA)- MASSA (MASSA CARRARA), 25 MAR- ''Quello che sta accadendo in Libia rappresenta il fallimento della politica estera europea, anzi dimostra che non esiste una politica estera europea''. Lo ha detto Leoluca Orlando durante un incontro a Massa (Massa Carrara) con i vertici provinciali dell'Italia dei Valori. ''In queste settimane si e' avvertita l'assenza del ministro degli Esteri della Comunita' europea Catherine Ashton – continua Orlando -; da mesi l'opinione pubblica parla del Mediterraneo e lei non ha detto una parola sulla questione a conferma che non esiste politica estera dell'Unione''. ''Esiste invece una politica di rapporti bilaterali, fondati sugli affari in base ai quali si tratta con uno Stato senza stare attenti se sia uno stato vero o una dittatura. Francia e Italia in particolare. Ricordo che la ministra degli Esteri francese a Natale era a Tunisi ospite di Ben Ali e ha sostenuto lui e la sua polizia. Ecco – ha concluso Orlando – cosa intendo per rapporto bilaterale con un paese: un giorno fai affari con chi governa, il giorno dopo con chi fa cadere quello stesso governo''. (ANSA).
ANPI: IDV, DIFENDIAMO CARTA DA ATTACCHI (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''Il 15/o Congresso Nazionale dell'Anpi e' l'occasione per ricordare e mantenere vivo lo straordinario patrimonio rappresentato dalla Resistenza. Un valore assoluto diventato di straordinaria attualita' soprattutto in un momento politico come quello attuale, in cui si ripetono i tentativi di violare e calpestare i principi fondanti della nostra Carta''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il portavoce nazionale del partito, Leoluca Orlando, che nei giorni scorsi hanno incontrato a Roma, presso la sede dell'IdV, l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani. ''La nostra Costituzione, nata dalle ceneri della lotta di Liberazione, e' messa seriamente a rischio dalle leggi liberticide di questo governo. Primo fra tutti, il principio d'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, scritto dai nostri padri costituenti e custodito nell'articolo 3, che Berlusconi ha cercato di scardinare con un provvedimento vergognoso come il legittimo impedimento. Per questo motivo – concludono – l'IdV ha promosso un referendum per cancellare questo inaccettabile scudo giudiziario e ribadisce il proprio impegno in difesa della Costituzione''. (ANSA).
RAI: PARDI (IDV), MASI E MINZOLINI PAGINA NERA DELL'AZIENDA = Roma, 25 mar. (Adnkronos) – “Il manuale del mistificatore, il cosiddetto libro bianco, e' una questione da affrontare nelle sedi competenti: Masi e Minzolini stanno scrivendo una pagina nera del servizio pubblico”. Lo dichiara il senatore Francesco 'Pancho' Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione vigilanza. “Da un lato -prosegue Pardi- il 'direttorissimo' si occupa di notizie frivole per distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dai fatti piu' delicati e importanti della vita politica, economica e sociale del Paese”. “Dall'altro, manipola, nasconde e strumentalizza le informazioni per stravolgere la realta' in modo da promuovere il consenso nei confronti del governo. Il nuovo motto della Rai e' diventato: di tutto, di meno. Cosi' le Olimpiadi dei cani, ad esempio, prendono il posto dell'inchiesta sulle ville di Berlusconi a Antigua. Addirittura si arriva alla censura di regime, da quando l'Idv ha denunciato alla Corte dei Conti le spese 'allegre'di Minzolini, pagate con i soldi dei contribuenti, e' arrivato il diktat di ammutolire i nostri esponenti, che non hanno piu' voce nel tg ma solo immagini affastellate. La gestione della coppia Masi-Minzolini ha ridotto il Servizio pubblico a megafono di regime”, conclude Pardi.
BANCHE. LANNUTTI (IDV): BENE ANTITRUST, BASTA 'PIZZO' IGNOBILE (DIRE) Roma, 25 mar. – “Finalmente l'Antitrust si e' accorta, dopo le nostre molteplici denunce, del pizzo quotidiano imposto dalle banche per prelevare i propri soldi allo sportello”. Lo dice il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, commentando l'avvio dell'indagine sui costi allo sportello da parte dell'Antitrust. “Quella dei tre euro- prosegue Lannutti- e' una tassa odiosa che grava soprattutto sugli anziani e sui lavoratori, comprese Forze di Polizia, ai quali vengono decurtati questi soldi”. “Sono soddisfatto che l'Antitrust faccia il proprio dovere, ma mi chiedo- stigmatizza l'esponente dell'Idv- quale sia invece la funzione della Banca d'Italia, del governatore Draghi e della dott.ssa Tarantola, Capo della Vigilanza, se non quella di occupare dorate poltrone in modo ignobile”. “Per questo dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa a milioni di consumatori e utenti bancari frodati e truffati ogni giorno dai signori banchieri”, conclude Lannutti.
NUCLEARE: LANNUTTI, SPENTE NOSTRE CENTRALI ELETTRICHE A FAVORE FRANCESI = (ASCA) – Roma, 25 mar – ''L'Italia lascia spente le centrali elettriche per importare l'energia nucleare francese''. E' quanto afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, in due interrogazioni inviate ai Ministeri dello Sviluppo, dell'Economia e dell'Ambiente. ''Altro che necessita' di renderci autonomi, il progetto atomico del governo e' palesemente inutile e controproducente perche', se favorira' i gruppi economici collegati, esporra' a rischi inaccettabile i cittadini e i territori – prosegue Lannutti -. A causa del dumping praticato dai francesi il Gestore della Rete di Trasporto dell'energia elettrica nazionale immette in rete solo 5 gigawatt sui 45 che puo' produrre, perche' non utilizza gli impianti elettrici italiani ma importa i pacchetti energetici che arrivano dalle centrali nucleari francesi. Non e' vero, quindi, che il fabbisogno italiano deve essere coperto per il 19% dal nucleare della Francia: la realta' e' che si lasciano spente le nostre centrali elettriche per importare l'energia da oltralpe, perche' altrimenti i francesi avrebbero energia invenduta e il loro nucleare non risulterebbe piu' conveniente. Romani abbia almeno il coraggio di ammettere l'evidenza: abbiamo un potenziale energetico che non viene sfruttato. E' assurdo lasciare inutilizzati i nostri impianti per arricchire i francesi, peggio ancora sarebbe costruire anche in Italia centrali nucleari quando al contrario e' piu' logico sfruttare gli impianti elettrici esistenti e sviluppare soprattutto le fonti alternative. Il governo dovrebbe rispondere di questa politica energetica suicida: di sicuro – conclude Lannutti – sara' il responso dei referendum ad imporre un deciso cambio di rotta''.
CULTURA: LANNUTTI (IDV), AUMENTO ACCISE E' INGIUSTO (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''Per dare ossigeno ad un settore che ha ridotto all'asfissia, il Governo strozza i cittadini imponendo un aumento dell'accisa sui carburanti: non e' questo il modo di finanziarie il Fus, la pezza e' peggiore del buco''. Lo afferma in un'interrogazione inviata ai Ministri Tremonti e Romani il capogruppo dell'IdV in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. ''Il Governo con una mano da' e con l'altra toglie – aggiunge – perche' reintegrare il Fondo unico per lo spettacolo con l'aumento di 1-2 centesimi al litro costera' ai cittadini circa 20 euro all'anno. Si tratta di una misura che finira' per affossare i consumi e alimentare l'inflazione, aggiungendosi ad ataviche e sconcertanti imposte come quella per la guerra in Abissinia, per la crisi di Suez o l'alluvione di Firenze. Dovrebbe essere ovvio che, cessata la causa che ha determinato la tassa, questa sparisca: ma al contrario su di essa viene applicata anche l'Iva, cosi' lo Stato incassa il surplus fiscale dato dal combinato disposto Iva e accise pari a circa 1 miliardo e mezzo di euro''. ''L'aumento del costo del carburante per sopperire ai tagli allo spettacolo e all'annullamento della tassa sul cinema di un euro – conclude Lannutti – configura una guerra tra poveri, che vede come sempre i consumatori costretti a ripianare i deficit dello Stato, frutto di gestioni poco oculate''. (ANSA).
FIAT: CARLINO (IDV), RESTERA' IN ITALIA? ASSICURAZIONI GOVERNO NON BASTANO = Roma, 25 mar.(Adnkronos) – “Continuiamo a non capire su quali basi il Governo, ed in particolare il Presidente del Consiglio ed il Ministro Sacconi, continuino a dare costanti rassicurazioni sulla permanenza in Italia della “testa” del gruppo Fiat”. Lo dice la senatrice dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, commentando le indiscrezioni di stampa secondo cui l'amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, avrebbe intenzione di trasferire il quartier generale del gruppo negli Stati Uniti, subito dopo l'acquisizione della maggioranza azionaria di Chrysler. “Semplicemente il Governo, poco importa se per ignavia o per negligenza, non si e' voluto occupare del problema Fiat se non quando vi e' stato costretto dagli eventi, limitandosi pero' a prendere per buone le promesse da marinaio di Marchionne”, prosegue. “Ad oggi – conclude – l'Esecutivo non ha nessuna carta in mano per tentare quanto meno di preservare la permanenza nel nostro Paese della sua piu' importante industria”.
Festival cinema, Giambrone (Idv): Galan subito in commissione Roma, 25 MAR (Il Velino) – “E' grande la confusione del governo, anche sulla politica culturale serve una pausa di riflessione: per questo chiediamo che Galan si chiarisca le idee e venga subito in commissione ad illustrare il suo eventuale programma”. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Cultura al Senato, Fabio Giambrone. “L'uscita del neo ministro sulla Mostra del Cinema di Roma e' il risultato dello spaesamento di un Esecutivo allo sbaragli,o che farebbe bene a frenare piuttosto la proliferazione di incarichi istituzionali. Galan tolga le ragnatele dalla scrivania di Bondi, studi lo stato in cui hanno ridotto la produzione culturale italiana e poi venga in commissione per apprendere quali sono le urgenti necessita' del settore. Capira' cosi' che bisogna valorizzare le nostre risorse, puntare alla qualita' dell'offerta e valutare il merito delle iniziative: la potatura che l'ex ministro dell'Agricoltura propone e' fuori stagione. Ora e' il tempo di lavorare seriamente per ottimizzare il nostro immenso patrimonio – conclude Giambrone – e garantirgli le opportune prospettive di sviluppo”.
Festival cinema, Rodano: da Polverini e Alemanno lacrime di coccodrillo Roma, 25 MAR (Il Velino) – “Non parte bene la guida Galan al ministero dei Beni culturali. Dal neo ministro ci aspettavamo che non cedesse a pulsioni localistiche, ma che lavorasse per far crescere entrambe le realta' cinematografiche italiane, che in questi anni hanno dimostrato di poter convivere e di essere complementari”. Lo dichiara, in una nota, Giulia Rodano, consigliere dell'Italia dei valori della Regione Lazio. “Il movimento cinematografico di Roma – prosegue Rodano – meriterebbe invece una politica di ampio respiro, che possa incrementare la vocazione produttiva tipica di Roma e del Lazio, incoraggiando la crescita del mercato dell'audiovisivo, che in Italia manca mentre e' presentissimo tra i nostri competitor europei, Germania e Francia in testa, per non parlare degli Stati Uniti. Quanto alle rimostranze di Polverini e Alemanno contro la minaccia di Galan sul festival del Cinema, appaiono come le lacrime di coccodrillo: sono loro i primi responsabili dell'indebolimento del Festival, conseguenza delle progressive diminuzioni dei fondi pubblici destinati all'evento. Da bilancio regionale, solo per fare un esempio, gli stanziamenti per la prossima edizione del Festival di Roma si sono ridotti a 250 mila euro”.
CASA POLVERINI: PROTESTA IDV IN PIAZZA CAMPIDOGLIO (ANSA) – ROMA, 25 MAR – Il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, insieme a diversi inquilini dell'Ater e delle case delle Poste, hanno manifestato questa mattina in Piazza del Campidoglio contro il ''caso dell'appartamento affittato alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini''. ''Come fa la presidente Polverini a rubare una casa popolare a danno di 30 mila persone che sono in lista d'attesa – ha detto Pedica -. I requisiti dell'Ater dicono che l'affittuario deve avere un reddito sotto i 18 mila euro e non penso che la Polverini ce l'abbia. Per questo deve uscire immediatamente da quella casa perche' calpesta ed insulta tutte le persone che aspettano di entrare in una casa popolare''. ''Ci aspettiamo dalla governatrice delle scuse – ha concluso – ma soprattutto che si sottoponga al giudizio della magistratura''. I manifestanti hanno esposto dei cartelli in cui si leggeva la scritta: ''Presidente Renata Polverini perche' occupi una casa popolare''.
GOVERNO: PEDICA (IDV),DECRETO SU CONSIGLIERI INCOSTITUZIONALE (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''Siamo davanti all'ennesima forzatura della regole costituzionali: nel decreto sul Fus il Governo ha in realta' inserito anche delle norme che con lo spettacolo non c'entrano nulla, ma aumentano solo i costi della politica''. Cosi' il senatore dell'Italia dei valori Stefano Pedica. ''Voglio sottolineare – dice il parlamentare dipietrista – che ai sensi dell'articolo 77 della Costituzione, il Governo e' autorizzato ad adottare decreti legge solo in casi straordinari di necessita' e urgenza. Non mi pare che riportare da 48 a 60 i consiglieri comunali di Roma e Milano e reintrodurre l'indennita' per gli eletti nelle circoscrizioni delle grandi citta' sia un'urgenza. Il decreto e' dunque incostituzionale''. ''Tra l'altro, chi chiede sacrifici economici ai cittadini aumentando le tasse e tagliando i servizi, dalla scuola alla sanita', non puo' poi aumentare i costi della politica. Questo e' inaccettabile. Come Idv denunciamo questo ennesimo scempio''.
FIAT. PEDICA (IDV): BERLUSCONI DISTURBI ALMENO MARCHIONNE (DIRE) Roma, 25 mar. – “Dopo queste ultime indiscrezioni e' assolutamente necessario che da Fiat arrivi una parola di chiarezza sulle prospettive aziendali. Il governo, invece di occuparsi di una riforma della giustizia fatta per pochi, convochi i vertici dell'azienda per capire le reali intenzioni di Marchionne”. Cosi' il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, commenta le voci di un possibile trasferimento del quartier generale Fiat negli Usa. “Non si tratta solo di un pezzo di storia industriale del paese- continua- ma anche di migliaia di posti di lavoro in ballo. Ovvio che, se Fiat dovesse portare in America il suo quartier generale, nel medio e lungo periodo diminuiranno i lavoratori impiegati in Italia dall'azienda. Sottolineo che il governo Berlusconi, non indicando nomine, ha lasciato per vari mesi senza ministro, il dicastero allo sviluppo economico. Questo la dice lunga sull'irresponsabilita' di questo esecutivo, in tema di politica industriale e di sviluppo. Una politica che non tutela i lavoratori ha fallito la sua mission, non si puo' sedere sullo scranno piu' alto del governo solo per fare accordi con dittatori o leggi ad personam. Berlusconi- conclude- che non vuole disturbare Gheddafi, forse in virtu' di una passata amicizia, disturbi invece Marchionne e faccia chiarezza sul futuro di Fiat e quindi di migliaia di lavoratori”.
IMMIGRAZIONE: MESSINA (IDV), EMERGENZA PENALIZZA TURISMO (ANSA) – PALERMO, 25 MAR – ''L'emergenza profughi, e l'insicurezza generata dalla crisi libica, stanno generando sofferenze in tutto il settore turistico siciliano, il problema rischia di estendersi a tutto il Mezzogiorno''. Lo dice il deputato nazionale Ignazio Messina, capogruppo in Commissione finanza e responsabile enti locali di Idv, che ha presentato un'interrogazione sulle difficolta' che sta attraversando il settore turistico in Sicilia. ''Gli operatori del settore – riprende – con la stagione estiva alle porte, rilevano infatti i primi cali di flussi turistici e disdette. Inoltre, considerato il carattere per lo piu' stagionale che il turismo ha ancora nel Sud, perdere la stagione estiva significherebbe mettere in ginocchio un settore che rappresenta il 12,5% del Pil regionale. Il turismo e' una risorsa importante, alla quale Sicilia e Mezzogiorno non possono rinunciare''. ''La Sicilia negli ultimi anni – aggiunge Messina – ha puntato molto sullo sviluppo di questo settore, con numerosi investimenti pubblici e privati. La crisi libica sta invece vanificando tutti questi investimenti e gli sforzi che la Sicilia ed il suo settore turistico hanno fatto ''.e ''Chiediamo al ministro Brambilla – conclude – di mettere in campo straordinari ed urgenti provvedimenti, sia in termini di promozione dei territori, diretta a rassicurare dai pericoli del conflitto libico, sia in termini di investimenti e interventi infrastrutturali''. (ANSA).
Di Stanislao (Idv): Coinvolgere Parlamento su Difesa europea Roma, 25 MAR (Il Velino) – Dopo l'approvazione del provvedimento “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Ue” ed in previsione della legge Comunitaria 2010 che andra' in Aula la prossima settimana, il capogruppo IdV in commissione Difesa, Augusto Di Stanislao, ha depositato una risoluzione in commissione in materia di Sicurezza e Difesa. “Il recente accordo tra Francia e Regno Unito – afferma Di Stanislao – nel campo della Difesa e della Sicurezza e le conseguenze che potrebbero scaturire richiedono la messa a punto di una nuova strategia italiana nel campo della difesa europea. Inoltre, l'anno in corso sara' decisivo e strategico nel processo finale di integrazione del mercato europeo della Difesa. Per questo motivo chiedo che la IV commissione impegni il governo a coordinare in maniera piu' efficace le proprie strategie e i propri strumenti nazionali con quelli dell'Unione europea, al fine di garantire coerenza ed efficacia ed avere maggiore forza ed incisivita' per quanto riguarda la nostra partecipazione e ad coinvolgimento diretto del Parlamento nelle scelte e nelle prerogative in materia di Difesa europea. Non possiamo assolutamente rischiare di essere isolati, l'Italia deve giocare un ruolo di primo piano nel mondo della Difesa e della Sicurezza e non e' e non sara' cosi' se il governo a cominciare da La Russa continuera' con questa politica superficiale e subordinata a scelte altrui.”
NUCLEARE: IDV, RUBBIA STRONCA ESITAZIONI (ANSA) – ROMA, 25 MAR – ''Nel mare di dichiarazioni dopo l'incidente di Fukushima la persona piu' autorevole che abbiamo in Italia, il premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, ha detto la cosa piu' sensata: sull'energia nucleare non esiste la sicurezza assoluta, esistono solo vari livelli di sicurezza''. Lo dice Paolo Brutti, responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, il partito che ha promosso il referendum contro il ritorno alle centrali atomiche. ''L'affermazione di Rubbia – dice l'esponente dell'Idv – stronca sul nascere le esitazioni di chi punta sulla moratoria: qui non c'entrano discorsi di pancia ed emotivi, e' la testa piu' capace del Paese a dirci che la strada del nucleare presenta comunque rischi. E per abbattere i margini di rischio, per quanto minimi, occorre affrontare costi esorbitanti che mettono definitivamente fuorigioco la tecnologica nucleare. Il voto al referendum non e' solo un pronunciamento politico. Con il 'si' ' sulla scheda, che nel solito modo all'italiana vuol dire no al nucleare, si costringe il governo a intraprendere subito la strada delle fonti alternative, evitando l'immane spreco delle nuove centrali ed evitando due anni di immobilismo che risulterebbero mortiferi, scaraventandoci in fondo alle nazioni tecnologicamente piu' evolute''. (ANSA).
SNAM RG: ZIPPONI (IDV), NUOVO ATTACCO A SETTORE STRATEGICO = (AGI) – Roma, 25 mar. – Dopo i casi Lactalis, Alstom, Auchan e Air France “oggi c'e' un nuovo attacco a uno dei settori strategici del sistema economico italiano” rappresentato da Snam Rete Gas. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare IdV, Maurizio Zipponi. “Il fondo Knight Vinke – continua – ha chiesto di vendere la rete di Snam Rete Gas. Gli italiani devono sapere che la rete del gas fu opera di Enrico Mattei, permettendo cosi' al sistema economico e alle famiglie di avere una fonte di energia alternativa al petrolio e meno inquinante. Vendere la rete Snam Rete Gas significa privare lo Stato italiano di un asset strategico e scaricherebbe il costo maggiore derivato dalla rendita speculativa dei fondi sulle famiglie e sulle imprese. Prima che sia troppo tardi e che qualcuno possa dire 'non lo sapevamo', l'IdV solleva questa importante questione”. (AGI)
Fiat, Idv: report Reuters conferma incapacita' governo Roma, 25 MAR (Il Velino) – “Il report della Reuters sulla Fiat conferma l'incapacita' del governo italiano. Berlusconi e Sacconi, ancora oggi, fingono di non sapere che Marchionne ha gia' deciso di lasciare il nostro Paese e di spostare il centro direzionale dell'azienda negli Usa”. Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. “A questo quadro disastroso si aggiungono la mancata produzione di nuovi modelli in Italia e i vergognosi accordi firmati a Mirafiori e Pomigliano, che hanno prodotto soltanto cassa integrazione tra i lavoratori. Il nostro Paese sta perdendo definitivamente la Fiat e, per questo, il governo deve assumersi le proprie responsabilita'”. “Per l'ennesima volta – conclude Zipponi – l'IdV chiede all'esecutivo di convocare Marchionne, affinche' faccia chiarezza sul piano industriale degli stabilimenti italiani e su quei 20 miliardi di investimenti piu' volte sbandierati”.
EUROPA-REGIONI: LATINA SCALO; RINALDI,DOVE SONO FINITI FONDI? (ANSA) – BRUXELLES, 25 MAR – ''Adesso qualcuno dovra' spiegare dove sono finiti i fondi Ue'': lo chiede l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Niccolo' Rinaldi, per quella che definisce ''la gestione scellerata del sito dismesso dell'ex-Zuccherificio di Latina Scalo, convertito in intermodale, operazione conclusa con la messa in liquidazione della societa' di gestione e dell'intera struttura''. ''Il recupero e la ristrutturazione del sito industriale, – spiega il segretario provinciale IdV Latina, Enzo De Amicis – a Piattaforma Logistica d'interscambio gomma-rotaia per le merci aveva come scopo la salute dei cittadini di Latina Scalo, attraverso la sua bonifica per la rilevante quantita' di amianto presente nel sito e la creazione di un polo intermodale sulla linea ferroviaria Roma-Napoli le cui caratteristiche lo rendevano unico nel centro Italia in termini di risparmi operazionali. La stessa Comunita' Europea, riconosciuto il valore del progetto, aveva stanziato oltre 20 miliardi di vecchie lire per la sua realizzazione affidando alla Societa' Logistica Merci S.p.a., costituita per la gestione del Polo dopo la sua ristrutturazione e detenuta per il 95% dal Comune di Latina che ne aveva effettuato l'acquisto. Durante anni gli amministratori del Polo hanno solo prodotto debiti (circa 1,5 milioni di perdite all'anno), e il Comune non si e' mai liberato delle azioni a favore dei privati, nell'interesse stesso della riuscita''. ''Questo progetto era stato pensato per l'economia del territorio e nell'interesse della sua comunita'. Ora chi spieghera' alla cittadinanza e all'Ue come sono stati gestiti i fondi e soprattutto dove sono finiti?'', conclude Rinaldi che sul tema presentera' un'interrogazione scritta alla Commissione europea.(ANSA).
NUCLEARE. RINALDI (IDV): TRASPARENZA SU RISULTATI DI STRESS-TEST CHIEDEREMO ALLA COMMISSIONE UE PIENO ACCESSO AI RISULTATI. (DIRE) Roma, 25 mar. – “La Commissione europea, che ha appena ricevuto il mandato da parte del Consiglio di rivedere la sicurezza dell'insieme delle centrali nucleari europee, sara' ora sottoposta a fortissime pressioni, mentre da parte nostra chiediamo rigore e trasparenza”. Lo afferma in una nota il capo delegazione dell'Idv al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi, alla notizia dell'avallo del Consiglio europeo per procedere a stress test sulle centrali nucleari. Adesso, sottolinea, “occorrera' seguire da vicino le modalita' effettive di questo esame sullo stato di salute degli impianti”. Come spiega l'esponente dell'Idv, “gia' in passato, pressioni al piu' alto livello sono state esercitate da alcuni operatori nucleari per condizionare le autorita' di controllo”. Adesso, quindi, “ora non potranno bastare ne' 'stress-test' virtuali, ne' tantomeno certificazioni dagli stessi operatori delle centrali”. Viceversa, sostiene Rinaldi, “un esame centrale per centrale deve essere condotto con criteri severi, esaminando le procedure di raffreddamento, le saldature a garanzia dei serbatoi, l'efficienza dei gruppi elettrogeni”. Non solo: a detta di Rinaldi “anche il rischio sismico e di maremoto deve essere valutato”, mentre “un capitolo a parte” deve riguardare la messa in sicurezza dei siti di scorie nucleari, che “ancora costituiscono un'allarmante riserva di tossicita' anche in paesi che sono usciti trent'anni fa dal nucleare”. Oggi, quindi, “diviene ancora piu' inammissibile la segretezza dei risultati del monitoraggio, spesso accampata con la scusa di 'sicurezza militare'”. Per cui, conclude, “attraverso il Parlamento Europeo chiederemo alla Commissione pieno accesso ai risultati”.
UNIVERSITÀ. IDV: STUDENTI, DOCENTI E RICERCATORI VITTIME DI CAOS RIFORMA GELMINI HA DISTRUTTO LA PUBBLICA. (DIRE) Roma, 25 mar. – “La riforma Gelmini approvata dal governo ha distrutto l'universita' pubblica, attentando al diritto allo studio e al futuro di intere generazioni. I tagli di Tremonti hanno messo in ginocchio interi settori del mondo accademico, che in un colpo solo si sono trovati senza risorse”. Lo dice Rosario Coco, Responsabile nazionale per la Scuola e l'Universita' dei giovani dell'Italia dei Valori. “Attualmente- continua- studenti, docenti e ricercatori, sono vittime di un caos senza precedenti: il nuovo ciclo dei dottorati non verra' attivato, il rinnovamento delle borse di studio e' sospeso, i piani di studio sono stravolti dall'accorpamento dei corsi, gli atenei aumentano le tasse per via della totale incertezza finanziaria e le biblioteche non hanno i finanziamenti per aggiornarsi”. Conclude la nota: “Noi giovani Idv, con i vertici di partito, stiamo lavorando insieme alle associazioni degli studenti, ai ricercatori, ai dottorandi, ai precari, agli associati, ai rappresentanti del Cnr e degli ordinari per gettare le basi di un'alternativa del centrosinistra sull'Universita', in particolare- conclude- per la difesa del carattere pubblico dell'istruzione, il riadeguamento del Ffo alla media europea e la priorita' dell'offerta didattica rispetto all'amministrazione