Mentre l’opinione pubblica italiana è concentrata, come al solito , su questioni politiche e il Governo Draghi cerca di affrontare con pragmatismo il problema vaccinale il resto del mondo, e il Nord Africa sta registrando eventi di portata epocale.
Il Marocco, con un azione socio politica senza precedenti ha attuato un piano vacciale che con l’azione dei vaccini Sinopharm, Sputnik, Astrazeneca e Johnson & Johnson è riuscito a vaccinare in modo efficace oltre il 10% della popolazione. La scelta dei vaccini come si può capire dalle aziende coinvolte non ha tenuto conto, come fanno alcuni paesi europei, di paure geopolitche ma ha avuto come obbiettivo la salute dei cittadini che , in casi emergenziali, non può essere condizionata dalla politica o dalla geopolitica.
Un altro paese della regione che vive momenti difficili è l’Algeria Come riferisce l’Agenzia Nova, “migliaia di persone hanno ripreso a sfidare ogni martedì e venerdì le restrizioni anti-Covid occupando le piazze. L’ingente dispositivo di sicurezza messo il campo dalle autorità ha permesso di evitare scontri di rilievo e grandi sommosse” .
Proteste che si inseriscono anche in piano vaccinale che , stando ad alla testata “I24News” sin ” in forte rallentamento, evidenziando che l’obiettivo di vaccinare il 70% della sua popolazione nel 2021 è ancora lontano da raggiungere” .
La vaccinazione in Algeria ha avuto il sostegno dello Stato d’Israele nonostante che la Repubblica algerina si sia pronunciata spesso in modo negativo sulla riapertura degli uffici di collegamento tra Israele e il vicino Marocco . la stessa emittente “I24News” avrebbe affermato che un aereo dell’Esercito brasiliano atterrato il 9 marzo in Algeria proveniente da Tel Aviv in Israele ” non aveva effettuato scalo per rifornirsi di cherosene ad Algeri, come avevano fatto credere alcuni media, ma ha portato un carico di vaccini anti-Coronavirus offerto da Israele alla popolazione algerina. ”
L’emittente israeliana ha sottolineato il fatto che le autorità algerine manifestavano pubblicamente un rifiuto di qualsiasi rapporto con Israele, criticando il Marocco che, invece, ha ripreso i contatti con lo Stato ebraico attraverso la riapertura di uffici di collegamento.
Infatti, mentre il Marocco ha avuto nei confronti di Israele un atteggiamento trasparente e nel quale l’opinione pubblica marocchina era costantemente informata dell’evolversi degli eventi, l’Algeria hanno intrattenuto rapporti con Israele pur continuando ad attaccare in pubblico l’atteggiamento marocchino con Israele , alimentando una visione forviante degli eventi in modo da lasciare de facto l’opinione pubblica algerina allo scuro delle trattive con lo Stato ebraico . Inoltre sempre più spesso si alimenta una posizione anti marocchina anche nel tentativo di parlare di problemi seri della popolazione locale.
Se si smettesse di creare falsi nemici, alimentare pericoli inesistenti o tensioni , ll progetto dell’Unione del Magreb Arabo, che coinvolge Libia,Tunisia, Marocco ed Algeria sarebbe la vittoria del mondo arabo . Una vittoria che farebbe finire le inutili tensioni che oggi come oggi non hanno senso e che sono un danno per il mondo arabo. Gli Arabi della sponda meridionale del Mediterraneo devono vincere la cultura della diffidenza tra di loro e trovare la via dell’unità. Il Magreb Arabo se unito sarebbe tra le regioni economicamente più ricche e attrattive sul piano economico ma per realizzare questo serve porre fine a divisioni artificiali e guardare oltre i propri interessi di politica interna
Certo ogni Nazione si trova ad affrontare problemi diversi ma non vi è nulla di male quando si riceve un aiuto dirlo apertamente.
Il vicino Marocco non ha mai negato di aver ricevuto vaccini dalla Cina o dalla Russia come i due vaccini occidentali . Questo proprio perché l’opinione pubblica che è ben cosciente dello stato di necessità capisce perfettamente che le logiche politiche , di apparenza geopolitica sono ormai un retaggio del passato e se l’Africa e il mondo arabo che è stato la vittima della “guerra fredda” il luogo in cui le vecchie superpotenze hanno giocato fin dalla fine della Prima Guerra mondiale il loro gioco oggi, il mondo è cambiato e le appartenze a categorie mentali antiquate devono essere superate con pragmatismo per il bene del mondo arabo .
E’ l’invito che mi sento di rivolgere a tutto il mondo arabo, costruite il futuro non su logiche di contrapposizione che sono figlie del colonialismo ma costruite sulle basi della comune apparenza religiosa, cultuale che permetterà stabilità e sicurezza per questa regione
Marco Baratto
Osservatore sui problemi africani