Paganesimo e riti trasferiti al cristianesimo

Paganesimo e riti trasferiti al cristianesimo. Dal Pesce d’Aprile al Risus Paschalis

Durante il paganesimo vigeva un calendario lunghissimo di celebrazioni collegate alle stagioni, molte di queste passarono al cristianesimo…

Il culto del Sole-Sol Invictus Mithras, il quale, unito sempre a quello dell’Imperatore, divenne per un certo tempo una sorta di “religione di stato”. Questa celebrazione aveva ormai preso una piega dissoluta e perso qualsiasi legame con l’antica sacralità del Mistero, ormai feste ed orge sfrenate facevano da padrone. La commemorazione, con le sue depravate baldorie e gozzoviglie, era troppo radicata nel costume popolare per essere abolita dall’influenza del Cristianesimo. La Chiesa, invece di contrapporsi fermamente al vortice involutivo in cui il paganesimo sprofondava, cominciò a far compromessi con esso.

Vedi ad esempio i Saturnali (gennaio) e  Lupercali (febbraio),  che
continuarono in forma di “carnevale”. Nei  Saturnalia i romani
celebravano l’anniversario della costruzione del Tempio dedicato al
dio Saturno, e si riversavano nelle strade cantando ed osannando il
padre degli Dei. Durante quei festeggiamenti veniva praticato il
capovolgimento dei rapporti gerarchici e delle norme costituite della
società, sicché i plebei potevano confondersi con i nobili e viceversa
grazie ad un travestimento.  Durante i  Lupercali, Servio informa che
“februm” era un tratto di pelle lupesca, salata da usare  nelle
cerimonie februanti,  si celebrava il dio dell’impulso primaverile,
Lupercus, e i luperci erano giovani coribanteschi che animavano,
flagellandole, le donne, con fruste di pelle lupesca, i “febri”.

Pesino il  Pesce d’aprile, cangiato in  Risus Paschalis,   è una
tradizione nordica nella quale  (per tutto il medioevo) si compivano
atti impudici (in corrispondenza del periodo pasquale)  legati a più
antichi riti “bacchici” che sancivano l’inizio della primavera e del
risveglio della natura. Infatti anche il “pesce” è un antichissimo
simbolo fallico…

Ma tutto ciò avveniva all’inizio del cristianesimo, poi pian piano la
trasgressione si trasformò  in  persecuzione e violenza. …i riti
divennero  “sadomaso”  nella tradizione cristiana
“posteriore” (con la raggiunta supremazia)… Iniziano con l’uccisione
di  centinaia di migliaia di pagani,  poi con la caccia alle streghe,
i roghi, i tribunali inquisitori, le conversioni forzate nelle
Americhe, la pedofilia, l’oppressione dei miseri, etc. etc.

Se durante il periodo pagano il cristianesimo, lo zoroastrismo, il
mitraismo, etc. poterono coesistere con  il consolidamento del
potere cristiano.. vince l’assolutismo, la “paura” e la morte (come
d’altronde avviene con l’affermazione della religione sorella:
l’islam).

Il simbolo chiaro  della celebrazione escatologia cristiana  si
manifesta  nella notte di San Lorenzo. Nella mitologia cristiana
questa data è legata al martirio del santo. La leggenda narra che le
stelle cadenti siano le lacrime del martire versate durante il
supplizio (dicono che morì abbrustolito su una graticola), che vagano
in eterno nei cieli, e scendono sulla terra, soltanto nel giorno in
cui Lorenzo morì.  I cristiani si inventarono la figura di San Lorenzo
traendola dalla Divinità etrusca Acca Larentia, un tempo: Madre Terra,
poi  Sacra Prostituta (che si prostra ), protettrice di plebei e della
fertilità dei campi, era assimilata a Fauno e Lupesco. Da Larentia a
Lorenzo il passo è brevissimo. E le famose “lacrime” in realtà erano
le gocce di sperma di Dioniso che fecondava la terra.

Potremmo continuare a lungo nella descrizione delle appropriazioni e
deturpazioni della sacralità pagana perpetrate dai cristiani, ed in
effetti quasi tutti i santi cristiani hanno un ‘origine pagana,  ma
lasciamo perdere…

Il fatto è che  per avere un dominio totale sulla gente è stato
semplicemente sovrapposto e sostituito l’avvenimento pagano con quello catto giudaico… persino i paramenti, gli arredi e le modalità di una normale messa sono identici a quelli di un qualunque rito di primo
livello pagano…  E come si può  credere  ancora che gli evangeli
siano qualcosa di più che manuali del giovine chierico scritti ad usum
delphini?  Balle… programmate a tavolino…. da San Paolo in giù…
Anche ammesso che i Vangeli, nascano da una cronaca di fatti, tale
cronaca è stata rimaneggiata, mal tradotta, stravolta dalla chiesa per
un uso finalizzato a quanto serviva ai preti per dominare…

Noi esseri umani siamo in una catena evolutiva e non dovremmo
giustificare alcun errore del passato, se non per comprendere che è
passato e che va trasceso e superato. Se però una religione si ammanta del ruolo di “unica e vera”  mentre  continua con gli errori del
passato allora la censura dovrebbe essere  più severa… Ovviamente
ciò vale per tutte le religioni così dette “monoteiste” (giudaismo,
cristianesimo ed islam). Per altre religioni, persino più antiche ed
“aliene” alla nostra cultura certi problemi non si pongono, vedi la
profonda etica  del buddismo e del jainismo e del taoismo, che vantano
un’antichità di migliaia di anni ed avrebbero molto da insegnare a
giudei,  cristiani e musulmani in quanto a “tolleranza”…  e
sacralità.

Fonte: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2018/11/27/da-gaudemus-igitur-a-la-vita-e-una-valle-di-lacrime/

Paolo D'Arpini nasce a Roma il 23 giugno 1944. Nel 1970/71 fonda a Verona il Circolo culturale "Ex" e scrive il suo primo libro Ten poems and ten reflections (Rummonds Editore). Nel 1976, a Calcata, fonda Annapurna la prima azienda italiana a occuparsi di alimentazione integrale e vegetariana. Nel 1984 fonda a Calcata il Circolo vegetariano VV.TT , e di lì a poco anche il Comitato per la Spiritualità Laica, pubblica i libri "Calcata. racconti dalla città invisibile" e "Incontri con i santi" (Edizione VV.TT.). Nel 1996, ad Acquapendente, partecipa alla fondazione della Rete Bioregionale Italiana, di cui diventa coordinatore nel 2009. Nel 2010 si trasferisce a Treia, nelle Marche, e pubblica "Vita senza tempo" assieme a Caterina Regazzi (Edizioni Vivere Altrimenti), "Riciclaggio della memoria, appunti su Ecologia Profonda, Bioregionalismo e Spiritualità Laica", "Treia: storie di vita bioregionale" (Edizioni Tracce), "Compagni di viaggio" (Edizioni OM). Collabora regolarmente con la rivista laica "Non Credo" (Edizioni Religion Free) e con diversi blog ecologisti, tra cui Terra Nuova, Long Term Economy, Politicamente Corretto

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