Non sei completamente protetto
di Paolo Mario Buttiglieri, sociologo
Il protagonista della nostra vita è un sentimento che si chiama paura. Dalla paura nascono gli Stati, le Chiese e gli ordini professionali (ordine dei medici, ordine dei giornalisti).
La paura invoca disperatamente l’ordine. Ma è proprio la paura che determina il disordine e la follia.
I matti sono molto ordinati e compulsivi, proprio come coloro che hanno paura.
Chi ha paura perde il controllo di se ed è capace, pur non volendolo, di uccidere colui che pensa sia la causa del disordine.
Compito della polizia è riportare l’ordine. L’ordine da sicurezza. E la prigione è il luogo più sicuro che ci sia…apparentemente.
Chi vuole L’ORDINE è terrorizzato e se la sta facendo sotto.
In realtà tutto segue un ordine, ma coloro che invocano l’ordine non se ne accorgono.
Come ciechi su una strada dritta si muovono immaginando curve che non ci sono.
La paura porta alla follia e la follia alla distruzione di se e degli altri.
L’uomo che non controlla la propria mente se la fa controllare da coloro che gli inducono il sentimento della paura.
C’è stato un periodo che la paura si nutriva di Corano, di fondamentalismo islamico. C’è chi ha paura degli stranieri, chi teme i fascisti, chi gli omosessuali, chi le religioni, chi gli atei.
Oggi la paura accomuna popoli di tantissimi stati, soprattutto i loro governanti, che si affidano ai virologi come una volta una volta ci si affidava agli stregoni o ai sacerdoti.
La paura accomuna atei, omosessuali, mussulmani, cattolici, quelli di sinistra e di destra.
E prigionieri della paura si rinuncia alla libertà, seppellendo definitivamente la democrazia per la dittatura dei virologi
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Paolo Mario Buttiglieri, sociologo e giornalista
direttore del Centro Culturale Uqbar