In tempi non sospetti, ossia da quando l’ex cav. ha fondato Forza Italia insieme con i suoi compagni di merende, di cui alcuni sono finiti anche in carcere, nonché da quando il governo giallo-rosso ha cominciato a fibrillare a causa delle intemperanze dell’ex sindaco di Firenze, alias Matteo Renzi, ho più volte detto e scritto anche su questo giornale che detto personaggio era inaffidabile in toto.
Oggi infatti corre voce che egli stia sciogliendo Italia Viva per formare un nuovo partito con Calenda, Bonino e, udite-udite, con Silvio Berlusconi.
Dette voci circolanti già da qualche giorno confermerebbero che la mia supposizione secondo la quale Renzi se la intendeva già da anni con un pregiudicato potrebbe essere più che fondata.
Detto signore di Firenze, attraverso la sua inaffidabile posizione, ora -non so con quale coraggio- che io chiamerei tout court spudoratezza politica, sta lavando il cervello alla pubblica opinione per far recepire alla stessa che Draghi sarebbe una sua personale creatura nata dalla caduta del Governo, da lui provocata tanto da dover meritare un “do ut des” nel senso che, avendo Renzi favorito la nomina di Draghi a primo Ministro, gli spetterebbe a sua volta la nomina alla… presidenza della Repubblica o, quanto meno, un’inversione di ruoli anche per l’età che, se non vado errato, non sarebbe in linea con detta eventuale nomina.
Questo signore non può inoltre recepire che si deve a lui la modifica del Recovery; infatti, essendo esso fino a qualche tempo fa programmato solo su bozza, aveva bisogno certamente di un disegno definitivo da parte di tutti, non sottacendo, questo sì, che il ritardo era ed è dovuto a motivi di forza maggiore come la pandemia.
Ergo, anche quest’ultimo motivo si è rivelato un vile pretesto per smantellare Giuseppe Conte, non come governo, ma come persona.
Se gli italiani non hanno ancora capito questo, c’è da stare poco allegri anche perché, lo stesso governo appena insediato, si troverà a breve a fare i conti con seri ed oggettivi eventi. Sempre in funzione di questo personaggio & co.
Arnaldo De Porti
Belluno-Feltre