Carlo Spinelli (IDD) scrive al Premier Conte chiedendo spiegazioni sul nuovo DPCM

 

Il responsabile per la politica interna del movimento Italia dei Diritti con una mail indirizzata al Primo Ministro chiede su quali basi si fonda la possibilità che una cena al ristorante o una serata al cinema o a teatro siano grande veicolo di contagio del Covid-19 e chiede che vengano al momento eliminate le ZTL per favorire l’uso del mezzo privato a scapito del trasporto pubblico

Roma 30 ottobre 2020: Il nuovo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è in vigore già da qualche giorno e sta scatenando reazioni che in alcuni casi si sono trasformate anche in atti di violenza commessi da parte di chi, strumentalizzando la situazione già molto drammatica, ne approfitta per attaccare lo stato e portare destabilizzazione nel Paese. Sicuramente gli italiani, soprattutto quelle categorie di persone che lavorano nei settori già duramente colpiti dal lockdown della primavera scorsa, sono all’esasperazione ed in massa dimostrano nelle piazze italiane per far sentire la propria voce e le proprie ragioni stremati da questa emergenza che si protrae ormai da mesi e che sembra destinata a durare ancora per molto tempo. Italia dei Diritti il movimento che da anni opera a difesa e tutela dei diritti degli italiani, per mano del responsabile della politica interna  Carlo Spinelli ha inviato una lettera, tramite mail, al Premier Conte per chiedere spiegazioni  su alcuni punti del DPCM ultimo che potevano essere trattati in maniera diversa ed è lo stesso Spinelli che ne illustra i contenuti ” Il 26 ottobre ho scritto al Primo Ministro perché ritenevo fosse doveroso da parte sua chiarire alcuni punti del suo ultimo DPCM in particolare la motivazione che lo ha spinto ad esempio a chiudere i ristoranti alle 18 o le sale cinema e teatro. Dopo la mia mail – continua Spinelli – Conte in poche parole ha spiegato pubblicamente che così ha voluto evitare che le persone la sera facessero ricorso al mezzo pubblico evitando eventuali assembramenti; una spiegazione che noi come Italia dei Diritti non accettiamo anche perché quanti sono coloro che si recano a cena fuori la sera prendendo la metro o il bus? Così come la vedo difficile usare il mezzo pubblico per andare a teatro visto che di solito le pièce teatrali terminano intorno la mezzanotte e rimane sicuramente scomodo usare il trasporto pubblico, molto meglio utilizzare il mezzo privato, più comodo e più sicuro. Non capiamo quindi su quali basi si fonda la convinzione che una cena, una serata al cinema o a teatro siano un grande veicolo di diffusione del coronavirus, quindi questa decisione ci lascia molto perplessi. Si va a colpire così un settore che già è stato messo in crisi dal lockdown della primavera scorsa – continua Carlo Spinelli – e questa nuova chiusura parziale o totale mette definitivamente in ginocchio il settore della ristorazione e della cultura italiana. Non sta in piedi quindi la motivazione del mezzo pubblico anche perché la sera è sicuramente meno usato che in altri momenti della giornata quando si creano dei veri e propri assembramenti alle stazioni della metro, sopra i vagoni della stessa e all’interno degli autobus, questo si che è un grande veicolo di contagio come emerso da una recente ricerca che stima che il 54% dei casi di Covid-19 viene trasmesso proprio per l’uso del trasporto pubblico, eppure non si riesce a mettere un freno a questi pericolosi assembramenti. Noi proponiamo che vengano provvisoriamente eliminate le ZTL in modo che si possa entrare liberamente nelle città con il mezzo privato  incentivando quindi l’uso e decongestionare così il trasporto pubblico e proponiamo anche un incentivo all’uso dei taxi, altro settore questo che si sta paralizzando, trovando delle forme che possano essere convenienti sia per i clienti che ne dovessero fare uso, magari inserendo delle tariffe fisse più basse rivolte a chi ne fa uso per recarsi a lavoro, sia per i tassisti ai quali andrà poi riconosciuto un indennizzo laddove si trovano costretti a portare a destinazione i clienti a un costo molto più basso. Per ultimo vorrei fare una considerazione rivolta a chi ci rappresenta in parlamento – prosegue ancora Spinelli – è antipatico in una situazione come questa sentire delle critiche continue su qualsiasi decisione questo governo prenda per fronteggiare questa emergenza, critiche che provengono a volte anche dall’interno della stessa maggioranza, ed è ancora più antipatico vedere come chi sta all’opposizione cavalchi l’onda del malcontento popolare a fini propagandistici a volte anche contraddicendosi con quanto affermato in precedenza; sento dire dalla triade Salvini, Meloni e Tajani che Conte sta prendendo decisioni sbagliate, che non accetta la collaborazione della minoranza, ma non sento però, soprattutto da Salvini e dalla Meloni, proposte alternative, ci facessero sapere quindi come si comporterebbero loro, proponessero pubblicamente un modus operandi per fronteggiare la pandemia, continuare ad andare in tv a dire che è tutto sbagliato – conclude Spinelli – seconde me non fa altro che fomentare ancora di più gli italiani creando situazioni dove l’esasperazione potrebbe portare ad episodi ancora più violenti di quelli che si sono verificati in questi giorni; sicuramente ai tempi di Aldo Moro ed Enrico Berlinguer maggioranza ed opposizione pur essendo su fronti contrapposti affrontavano le emergenze facendo fronte comune nell’interesse degli italiani ma quelli erano altri tempi ed altri uomini”.

Ufficio stampa politica interna Italia dei Diritti

E mail idd.polinterna@gmail.com

 

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