La festa d'Italia costerà 200 milioni all'industria
Unità d'Italia, ma quanto ci costi? Gli industriali di Treviso hanno fatto due conti e si sono dati una risposta amara: «Almeno 190 milioni di euro». Tanto perderanno le imprese venete, secondo il presidente Alessandro Vardanega, grazie alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità. Il 17 marzo, ricorrenza della proclamazione del Regno, sarà infatti «giorno festivo», dunque senza lavoro ma ugualmente retribuito. Una faccenda che ha già mandato su tutte le furie gli industriali e gli artigiani di Bologna e che ora spinge pure il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat, finora restio ad intervenire su un tema che spacca la politica di casa, a sbilanciarsi: «Siamo assolutamente favorevoli all'idea di festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia è un'iniziativa opportuna per richiamare e sottolineare il comune senso di appartenenza alla storia del Paese».
''Siamo assolutamente favorevoli all'idea di festeggiare i 150 anni dell'Unita' d'Italia, e' una iniziativa opportuna per richiamare e sottolineare il comune senso di appartenenza alla storia del Paese. Cio' che non va bene e' la scelta dei tempi tenuto conto della contingenza economica e della difficolta' delle imprese e del sistema produttivo''. Lo sottolinea, in una nota, il presidente di Confindustria Veneto, Andrea Tomat.
''Poter celebrare questa importante ricorrenza anziche' giovedi' 17 marzo, la domenica o quantomeno recuperare la festivita' il 4 novembre, sarebbe stata una soluzione piu' ragionevole e coerente con la sobrieta' e i tagli che dobbiamo attivare in ogni direzione'' , spiega Tomat.
“Non e' giusto far pagare questo costo e la mancata produzione alle sole imprese. Gli imprenditori stanno facendo sacrifici enormi per tornare a crescere – conclude il presidente Tomat – e per questo crediamo che festeggiare l'Unita' nazionale sia doveroso ma senza gravare sulle spalle delle aziende, togliendo loro risorse che oggi piu' che mai non possono essere sprecate. Mi auguro che queste richieste vengano ascoltate e il Governo provveda in merito''.
