Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità  d’Italia: Biennale di Venezia 2011: il padiglione Italia nel Mondo

Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia: Biennale di Venezia 2011: il padiglione Italia nel Mondo

Padiglione ItaliaLussemburgo – 21-12-2010 Il Ministero degli Affari Esteri, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia intende promuovere quest'anno il progetto “Biennale di Venezia: il padiglione Italia nel mondo”.

Elaborato su proposta del Curatore del Padiglione Italia della Biennale, On. Vittorio Sgarbi, il progetto, che presuppone la collaborazione dell'intera rete degli Istituti Italiani di Cultura (IIC), mira alla valorizzazione degli artisti italiani contemporanei attivi all'estero, attraverso l'esposizione delle loro opere negli IIC dal 4 giugno al 27 novembre 2011.

L'interazione con la Biennale di Venezia sarà assicurata anche mediante la proiezione, all'interno del Padiglione Italia della Biennale, di video dedicati alla produzione artistica dei singoli autori selezionati.

L'iniziativa sarà pubblicizzata attraverso un catalogo bilingue, dedicato esclusivamente alla produzione artistica presentata presso gli IIC, consultabile online e distribuito in Italia presso la Biennale di Venezia, e da una sezione ad hoc del sito web della Biennale, provvista di appositi link agli IIC, ai Ministeri e alle altre istituzioni coinvolte.

Bruce Naumann – Leone d'oro '09I criteri ministeriali richiesti per la candidatura sono stati la nazionalità italiana dell'artista e l'aver svolto nel Granducato il proprio lavoro relativamente al decennio 2001 – 2011. “La scelta privilegerà i giovani che, – si legge ancora nel comunicato del Ministero – seppur di comprovato talento, non abbiano ancora ottenuto pieno riconoscimento internazionale”.

Sotto la supervisione di Sua Eccellenza Raffaele de Lutio, Ambasciatore d'Italia in Lussemburgo, la Commissione, composta dalla Direttrice dell'IIC Lussemburgo Roberta Alberotanza e dal Direttore del Mudam Enrico Lunghi, ha oggi ristretto a quattro il numero dei potenziali candidati.

La probabile scelta avverrà dunque tra i quattro o meglio le quattro candidate che avrebbero tutti requisiti, nonché le potenzialità per rappresentare egregiamente la produzione artistica italiana in Lussemburgo al prossimo appuntamento con la Biennale di Venezia.

Un grande in bocca al lupo dunque alle nostre Irina Gabiani, Claudia Passeri, Marilena Romano e Sonia Sion, artiste differenti per supporti, tecniche e filosofia, di cui ancora troppo poco si conoscono le opere nonché le eccellenti doti artistiche.

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LE OPERE:

Irina Gabiani Irina Gabiani Irina Gabiani

Claudia Passeri Claudia Passeri Claudia Passeri

Marilena Romano Marilena Romano Marilena Romano

Sonia Sion Sonia Sion Sonia Sion

GLI ARTISTI:

IRINA GABIANI
Irina Gabiani nasce a Tbilisi, Georgia, nel 1971.

Dopo l’Accademia a Tbilisi, si trasferisce ad Amsterdam dove studia alla Gerrit Rietveld Academy (“Free direction” e “Contemporary jewelry”). Dal 1998 vive e lavora in Lussemburgo.

L’Universo nella sua olistica essenza è al centro della ricerca dell’artista, secondo la quale noi tutti apparteniamo ad un unico sistema, ad un “grande organismo” immaginato come una sorta di complicata catena dagli anelli correlati l’uno con l’altro, del quale noi, e tutto quanto attorno a noi, siamo parte.

Cercando di vedere oltre quanto possiamo percepire con i nostri occhi, andando oltre la visione del mondo alla quale ci siamo abituati, l’artista ricerca le innumerevoli somiglianze tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo all’interno della materia. I due “mondi” sembrano quasi riflettersi vicendevolmente. Più conosciamo la materia e ne capiamo la complessità che ci sfugge alla visione semplice e più l’infinitamente piccolo ci conduce all’universo. Per questo motivo, soprattutto nei suoi ultimi lavori, appaiono immagini di micro e macro universi vicine le une alle altre e dove, a volte, l’immagine del micro supera la dimensione del macro. Scoprire infiniti mondi dentro ciò che ci circonda quotidianamente, conduce l’artista a ritenere che ci sono altre realtà parallele nel tempo e nello spazio.

Nei suoi lavori Irina utilizza disegno, pittura, fotografia e scultura, spesso in porcellana o ceramica.

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CLAUDIA PASSERI
Claudia Passeri nasce nel 1977 a Lussemburgo.
Vive e lavora in Lussemburgo.

Gli studi:
2002.2004 Istituto Europeo di Design, Roma
1999-2002 Ecole Supérieure de l’Image”le 75, Bruxelles
1998-1999 Accademia di Belle Arti, Bologna

Ha pubblicato su diversi cataloghi e rivista tra cui: Borderline, Roundabout, Mutations1, Tra Monti e Axion Art 2002. Tra i progetti a cui ha partecipato:“ADOR” – progetto “Münzstrasse, 10”, Berlino nel 2008 , “Agence Borderline” – progetto d'arte pubblica nel 2007 a Lussemburgo, nel 2005 “Waiting” – Art Workshop – Casino, Luxembourg e “Pasolini Amore e Rabbia” – Galerie QG SalzInsel, Esch/Alzette, e nel 2002 a Bruxelles durante la notte della proiezione con: “Une aiguille dans une meule de foin”.

Le sue opere sono state esposte a Lussemburgo, Bruxelles, Roma e ultimamente al Pompidou di Metz e al Charles Dickens Museum di Londra

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MARILENA ROMANO
“Di origini e cultura mediterranea, Marilena Romano vive in Lussemburgo da più di trent'anni.

Poichè interpella la grammatica della sostanza cromatica, la sua pittura trae il linguaggio misterioso da un atto i cui i segni grafici si librano carichi di un'estetica pienamente assimilata.

Inchiostro, sabbia, foglia d'oro, segni di ideogrammi cinesi, ma anche vecchia carta tibetana, l'artista rivela l'essenza dei suoi soggetti e dei suoi segni attraverso il dialogo che stabilisce con le risorse delle sue origini e il loro divenire artistico.

“Secrets d'Atelier”, è una recente mostra in cui Marilena Romano traduce nel linguaggio delle composizioni astratte la metafora di una femminilità primordiale connotata tra le dissimulazioni delle curve arabeggianti, il fascino dei colori e i segni primitivi della storia.

Un opera che interpella le vie dello spirito con un gesto altrettanto rigoroso e sensuale.

Radu Vasile

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SONIA SION
Sonia Sion nasce a Caserta nel 1975.
Vive e lavora in Lussemburgo.

Laureata alla Sapienza di Roma in Filosofia, con una tesi intitolata “Percezione e conoscenza”, non ha mai abbandonato la sua vena artistica che la ha portata ad esporre in Italia (Roma, Torino, L'Aquila, Pisa, Modena…), ma anche in Belgio, in Portogallo (in occasione della International Biennale Art Exhibition Montijo), certamente in Lussemburgo e presto anche in Germania, all'interno di “Moneta Projekt” e a Nairobi in Kenya al RaMoMa Museum.

E' stata selezionata ed inclusa in diverse reti di artisti tra cui “Cultureinside” un network di artisti in Lussemburgo, IKV, International Association of Artists, Cologne, Germany, e il “G.A.I. giovani artisti italiani / young italian artist” association and network, Ministero per i beni e le attività culturali.

La sua opera varia tra la pittura, la scultura e le istallazioni, e una sorta di pittura che conosce pochi termini di paragone nel mondo: un minuzioso sistema grafico con penna roller gel di colore argentato o con pennello a punta fine, che lascia apparire una rete simile ad una trama tessile. Si evoca qui l’arte secolare della tessitura, ma quest’accurata rete si sgfrangia, si sfibra, rendendo appena leggibili le immagini che l’opera suggerisce. Sonia Sion gioca con la nozione di costruzione e decostruzione, di presenza e assenza, di solidità e fragilità.

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articolo: Guglielmo Sessa; foto: picasa, web;

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